L’edizione di oggi (23 gennaio) del quotidiano Il manifesto cita il manga Dragon Ball nel titolo di prima pagina. Il giornale di sinistra è famoso per le sue titolazioni graffianti, spesso composte da giochi di parole sarcastici e caustici. Questa volta le parole scelte sono in pura salsa pop, ma con risvolti di economia politica internazionale.
“Dragon” rimanda a Mario Draghi, l’economista italiano presidente della Banca Centrale Europea. Perché “Dragon Ball”? Perché, come spiega la giornalista Anna Maria Merlo nell’articolo a pagina 2, le scelte del presidente della Banca Centrale Europea sono una sfida alle consuetudini della politica economica della Comunità Europea.
Per diversi paesi più deboli – come l’Italia – l’immissione di miliardi nel mercato decisa da Draghi era attesa e acclamata come le gesta di Son Goku in Dragon Ball. Ma c’è anche il timore che il progetto si riveli una vana bolla (palla?), come è successo in Giappone con un simile intervento rivelatosi stagnante per l’economia, fa notare la Merlo (di qui un richiamo ancor più diretto al Paese del Sol Levante).
A trent’anni dalla sua nascita, l’epica serie di Akira Toriyama entra perfino nei titoli dei quotidiani italiani, a confermarsi come un fenomeno pop indubbiamente consolidato nell’immaginario di generazioni diverse.