Sabato 8 novembre, Hayao Miyazaki, il maestro dell’animazione giapponese, riceverà l’Oscar alla carriera. Alla fine dello scorso anno, il 73enne Miyazaki, che nel 2003 aveva già vinto il prestigioso riconoscimento per il lungometraggio animato La città incantata, aveva annunciato il suo ritiro dalla regia.
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«Non vorrei mai essere membro di una giuria e dover scegliere di assegnare un premio a qualcuno. Non mi piace classificare le cose. Provo una specie di disgusto per questo genere di operazioni.» Ha dichiarato Miyazaki al giornale online L.A. Times riguardo i premi Oscar. E sul suo ritiro ha aggiunto: «Sono molto occupato ultimamente. Vado nel mio atelier ogni giorno e mi vengono richieste molte cose, quindi mi metto al lavoro. E per me è un po’ un problema». Nonostante abbia abbandonato la produzione di film, Miyazaki è impegnato su più fronti: la grafica di un parco giochi per bambini a Fukushima e diversi lavori per il museo dedicato allo Studio Ghibli.
I fan del regista, intanto, aspettano con impazienza il manga su cui l’autore ha annunciato di star lavorando da un po’ di tempo. Le aspettative sono alte, ma Miyazaki frena gli entusiasmi: «non sono ancora stato in grado di concluderlo. Sto lavorando su più cose.» E in un’intervista al magazine Variety rimarca: «ho un sacco di progetti che devo seguire. Purtroppo non riesco a lavorare al manga quanto mi piacerebbe fare.»
Che Miyazaki stesse disegnando un manga si è saputo nel novembre del 2013, poco dopo l’annuncio del suo ritiro dal mondo dell’animazione. La storia è ambientata durante l’epoca storica Sengoku, un periodo di vasta crisi politica per il Giappone, che va da 1478 al 1605. Il fumetto è stato pensato per essere serializzato sulla rivista giapponese Model Graphix. Il progetto, però, in questi mesi è andato a rilento: «Ho i miei dubbi sul fatto che riesca finirlo. Ho voluto riversarci dentro molte energie, ignorando i costi, prendendolo come un hobby. Ho pensato che avrei avuto del tempo libero, ma invece ho continuato a ricevere offerte di lavoro e a visionare diversi progetti. Non necessariamente cose lucrative, ma che trovo interessanti e affascinanti.»
Ma la notizia più rilevante di queste ore, momenti in cui Miyazaki si trova a Los Angeles per ricevere l’Oscar è che, molto probabilmente, il maestro dell’animazione giapponese non si ritirerà a vita privata, ma continuerà con il suo lavoro allo Studio Ghibli. Del resto, come era risultato anche dalla recente intervista di Toshio Suzuki, produttore del famoso studio, Miyazaki continua ad andare a lavoro ogni giorno.
«Continuerò a fare anime finché non morirò», ha confessato ai giornalisti della Associated Press. Dichiarazione che è in netto contrasto con quanto, mesi fa, aveva detto. Ma questa non è sicuramente la prima volta che Miyazaki ritorna sui suoi passi. Già in passato, infatti, dopo aver annunciato ai media il proprio ritiro, ha fatto marcia indietro. Ancora non si sa, però, su cosa il Maestro stia effettivamente lavorando, manga e parco a tema a parte. Certo è che ha ancora molto da offrire ai suoi fan.