HomeNewsTito Faraci racconta la genesi del Color Fest dedicato a Groucho

Tito Faraci racconta la genesi del Color Fest dedicato a Groucho

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Dopo che alcune voci si erano rincorse sul Web, è arrivata la conferma da parte di Roberto Recchioni, editor delle testate di Dylan Dog, che nel 2015 uscirà un Color Fest interamente dedicato a Groucho, con storie di Leo Ortolani, Tito Faraci e Silvia Ziche, Giacomo Keison Bevilacqua, Zerocalcare.

Non si tratta di certo delle prime uscite “soliste”, per la spalla dell’Indagatore dell’Incubo, che già in passato era stato protagonista di brevi albetti speciali. A giudicare dai nomi coinvolti, però, sembra che in questo caso la direzione sia diversa, con una rinuncia al realismo anche nel reparto grafico.

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groucho

A proposito di questo albo, Tito Faraci ci ha raccontato che la sua genesi è molto recente e risale al 26 settembre, dopo la conferenza stampa Bonelli: «Mi sto preparando alla festa della serata. A un certo punto, mando un messaggio a Roberto Recchioni. Una cosa instintiva. Mi è venuto da scrivergli: “Però rivoglio i Grouchini.” Mi riferivo agli albetti di 32 pagine con storie dell’assistente di Dylan Dog, un tempo allegati agli Speciali. Be’, passa nemmeno un minuto e Roberto mi risponde: “Parliamone”. Accidenti, mi ha spiazzato.»

Faraci, allora non ha voluto perdere tempo: «Quella notte, tornato dalla festa, invece di piombare in un sonno vagamente etilico, mi sono messo al computer e ho buttato giù un’idea, che la mattina ho mandato a Roberto. Ma lui era già andato più avanti, diavolo d’uomo. E il giorno dopo ancora, domenica, mi ha chiamato: “Okay, facciamo uno speciale con quattro storie. Per adesso, ci siete tu e Leo”. Roberto è fatto così. Un treno in corsa.»

La scelta del disegnatore non è stata poi difficile: «Abbiamo pensato a chi poteva disegnare la storia sceneggiata da me. Avevo appena finito Infierno 2, con Silvia Ziche (uscirà a Lucca e, credetemi, è venuto una bomba. Anche se non dovrei dirlo io). Il suo nome è venuto fuori subito. “Silvia Ziche su Dylan Dog?” ha detto Roberto. “È abbastanza folle… quindi, va bene!” Poi dicono che la Bonelli si muove lentamente.»

Il coinvolgimento di Ortolani, invece, è arrivato a Rapallo lo scorso 27 settembre durante la Cena dei Cartoonist, come raccontato dallo stesso autore a Rat-Man.org: «È stato un colpo basso da parte di Roberto Recchioni, che ha approfittato di un mio momento di debolezza, che ero lì che ridevo e brindavo e brindavo e brindavo, tipico di chi sta sempre rinchiuso in casa, poi si trova improvvisamente a Rapallo con gli amici, tipo Gianni Fantoni e il mitico Fausto Oneto, proprietario del ristorante museale U Giancu, e ho detto di sì. Poi Rrobe è scappato con quella risata da Xabaras, e allora mi sono reso conto di cosa avevo detto e ho fatto l’urlo alla Munch.»

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