Dopo anni senza esprimere giudizi sul conflitto israelo-palestinese – trascorsi, a suo dire, «cercando di non pensare a Israele, che non ha più a che fare con me» – Art Spiegelman, autore di una delle più importanti opere sull’Olocausto, Maus, ha infine ceduto e ha detto la sua in proposito: «Israele è come un bambino con un Disturbo Post Traumatico da Stress per essere stato picchiato che ora è cresciuto e picchia gli altri.»
Una dichiarazione laconica ma decisa, arrivata su Facebook a margine della presentazione di un’opera/collage realizzato per la rivista The Nation, che tratta proprio tale argomento, e che mostriamo qui sotto.
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