Come già è successo con Akira, anche Ghost in the Shell, un altro caposaldo della fantascienza animata, ha ispirato un breve fan-movie. Il lungometraggio diretto nel 1995 da Mamoru Oshii è l’adattamento del manga omonimo di Masamune Shirow del 1989 (in Italia per Star Comics) che ha ispirato inoltre vari spin-off animati e videogiochi.
Ghost in the Shell rappresenta una delle opere più rappresentative del genere cyberpunk e un riferimento innegabile per tutta la science fiction che lo ha succeduto, primo su tutti per il film Matrix (le lettere verdi dei titoli di coda di quest’ultimo sono solo uno dei chiari riferimenti all’immaginario grafico del lungometraggio di Oshii).
A oggi, Ghost in the Shell rimane un’opera imprescindibile e ancora all’avanguardia. Uno degli esempi più significativi del continuo interesse che riesce a generare è il recente progetto fan-movie di riproduzione con attori in carne e ossa diretto da Ash Thorp insieme a un team internazionale di oltre trenta collaboratori, tra cui due anche di origine italiana, come l’artista di computer graphic Furio Tedeschi e Gavriil Klimov.
Project 2501 – Homage to Ghost in the Shell è nato come un rispettoso tributo fotografico pensato da Ash Thorp e Tim Tadder (fotografia), che si è poi evoluto nella realizzazione di un video. Mentre Project 2501 è in lavorazione, negli Stati Uniti è in produzione invece il live-action remake ufficiale di Ghost in the Shell, a opera di Steven Spielberg e Avi Arad.
Per il momento, in attesa della conclusione dei lavori, di Project 2501 è possibile vedere in anteprima alcuni studi preparatori e fotogrammi, oltre a un video che ne illustra il making.