Manuele Fior, Alessandro Tota, Giacomo Nanni, Piero Macola e Luigi Critone. Cinque fumettisti italiani residenti a Parigi, cinque protagonisti della nuova scena del fumetto italiano (ed europeo). Gabriele Orsini ha deciso di raccontare la loro storia, la loro quotidianità, il loro lavoro in un documentario. Ma per produrre il progetto video, servono fondi. Ed ecco perché oggi, 22 aprile 2014, ha inizio un crowdfunding (qui) con l’obiettivo di arrivare a 4.300 euro totali.
“Se non otterremo il budget di cui abbiamo bisogno – ci ha spiegato Orsini – non riusciremo a produrre il documentario. In qualche modo, se qualcuno è veramente interessato a vedere il video, dovrà pagarlo in anticipo contribuendo alla produzione. Oltre alla semplice psw per accedere al video su vimeo, che si ottiene con il finanziamento minimo di 5 euro, investendo di più nel progetto si possono ottenere disegni e stampe originali di ognuno dei 5 disegnatori”.
“5Fumettisti5 è un documentario nato un po’ per caso – prosegue Orsini – Prima di arrivare a Parigi, nel 2012, non ero particolarmente appassionato di fumetto. Divoravo “Topolino” da piccolo, avevo letto Gipi (ero qui in Erasmus quando ha vinto Angoulème), qualcosa di Pratt e di Pazienza. A Parigi mi si è aperto un mondo. Grazie ad alcune amicizie comuni ho conosciuto la banda di fumettisti italiani espatriati, che gravitano intorno alla residenza per artisti e ricercatori dei Recollets. Quasi per scherzo, e con l’aiuto fondamentale di alcuni amici per le riprese, abbiamo cominciato a girare una serie di interviste.
Ne sono venute fuori tante ore di girato. Cinque corpose interviste che spaziano dal percorso professionale alle gioie e dolori del lavoro di ogni autore. Abbiamo girato anche molte immagini dei disegnatori a lavoro, impegnati in studio o in giro nelle librerie parigine per le dediche. Frequentando gli autori, nel tempo si è creata una complicità che credo renda il documentario piuttosto coinvolgente.
L’idea è quella di raccontare una scena piuttosto sconosciuta. Anche se ognuno segue il proprio percorso, nonostante tra di loro ci siano grandi differenze dal punto di vista stilistico, vengono tutti (meno Critone) dall’esperienza Coconino e con i loro libri hanno contribuito a rilanciare il fumetto indipendente in Italia dopo il vuoto degli anni Novanta. A Parigi hanno cominciato a frequentarsi, si confrontano quotidianamente sui risultati delle ore passate al tavolo da disegno. Sono amici e colleghi”.