A marzo uscirà una nuova rivista semestrale autoprodotta da Michele Nitri: U.D.W.F.G., che raccoglierà fumetti autoconclusivi dal taglio dark weird fantasy. Gli autori coinvolti sono cinque e sono fra i migliori fumettisti underground in circolazione. Ratigher e Paolo Massagli dall’Italia, Miguel Angel Martin dalla Spagna, Tetsunori Tawaraya dal Giappone e, a sorpresa, l’americano Mat Brinkman, il fondatore del collettivo Fort Thunder, uno dei movimenti fumettistici più interessanti degli ultimi 20 anni, che torna al fumetto seriale dopo 10 anni di sporadiche comparsate. Vista l’importanza del progetto, sia per gli artisti che partecipano, sia per il particolare metodo di finanziamento, abbiamo intervistato Michele per un approfondimento. Inoltre vi mostriamo in anteprima esclusiva alcune tavole, qui.
Come è nata l’idea della rivista?
L’idea è nata circa un anno fa, dopo la rilettura dei fantastici fumetti di Mat Brinkman. Provavo ad etichettare il genere di Brinkman e tutto ciò che mi veniva in mente non bastava. Alla fine ne venne fuori un “darkweirdfantasy” estremamente underground, e quindi “underdarkweirdfantasyground”.
Già iniziava a prendere forma il nome di una possibile pubblicazione, con l’acronimo U.D.W.F.G., e iniziai a pensare quali autori sarebbero potuti risultare interessanti cimentandosi con questo genere/acronimo. Il secondo fattore che mi fece propendere per una zine, fu la scoperta e lettura di uno dei capolavori più oscuri del “weird tales”: Zothique, del sottovalutato “cugino” di Lovecraft, Clark Ashton Smith. Fui molto colpito da quella raccolta di racconti, e mi fece capire che nonostante fossi stato sempre riluttante per le raccolte, i collettivi, e le zine, questo dipendeva dalla mancanza di concretezza che vi riscontravo, quando, con tematiche ben scelte, idee chiare e originalità, avrei potuto puntare ad imitare il bellissimo mosaico di storie di Smith. Storie che nonostante dovessero sottostare al frazionamento forzato di una pubblicazione periodica, riuscissero a dare un’idea di insieme di un mondo fantastico credibile e coerente, praticamente un mosaico oscuro.
Qualcosa che considerando la periodicità risultasse comunque epico come Zothique, fino a suscitarne l’ormai quasi perso fattore “accanimento” dei lettori di fumetti – parlo proprio dell’accanimento che si tramuta nella piacevole attesa per il numero successivo che molti di noi cercano – ormai troppo fossilizzati sul concetto di graphic novel e poco fiduciosi nei confronti delle riviste.
Spiegaci i dettagli: chi saranno gli autori, quante le storie, e il prezzo.
Gli autori coinvolti si cimenteranno in storie molto autoconclusive di stampo dark weird fantasy e sono a livello internazionale: il genio e fondatore del genere Mat Brinkman dagli USA, il nostro capo Miguel Angel Martin dalla Spagna, lo psichedelico Tetsunori Tawaraya dal Giappone, e per l’Italia abbiamo il talentuoso Ratigher e un geniale autore underground emergente Paolo Massagli. Tutti insieme formano “The Hollow Crew” appena fondata in concomitanza di questa pubblicazione.
Ognuno di loro sarà autore di una storia per numero. La fogliazione è abbastanza libera, a seconda delle esigenze artistiche, del tempo a disposizione ecc. Ma la rivista sarà un bel librone di alta qualità in formato a4, da 96 pagine, con carta spessa, bandelle e con una sorpresa dal punto di vista estetico! Il prezzo concordato dopo vari dibattiti è 18 euro, che ci sembra abbastanza in linea con il mercato odierno, considerando anche che sarà un edizione limitata a 700 copie.
Ogni quanto uscirà?
Avrà una periodicità semestrale e ci metto la faccia a riguardo: nessun ritardo! Odio i ritardi! Ogni 6 mesi i fan avranno tra le mani il nuovo numero. E’ una cosa che mi sono imposto rigidamente, anche io sono lettore e negli ultimi anni ho tagliato tantissime serie a causa della poca serietà riscontrata in molti editori.
Come hai scelto di finanziare il progetto?
Il metodo di finanziamento adottato è molto rischioso e ha richiesto parecchio coraggio e pianificazioni. Posso assicurare che ogni acquirente avrà il piacere di comprare un prodotto sostenendo a pieno, moralmente ed economicamente, gli artisti coinvolti, perché gli autori sono stati retribuiti in anticipo con l’acquisto immediato di tutte le tavole originali da parte mia.
Quindi, ci tengo a specificare che in questa iniziativa c’è una grande amicizia che ci lega da anni, c’è tanto cuore e c’è tanta fiducia da parte di tutti nel progetto. Io posso solo provare ad affermarlo oggettivamente, ma spero che ognuno dei lettori potrà confermarlo leggendo le storie, constatando che ogni autore ha dato il 110% nella realizzazione di queste ultime, sfornando pagine impressionanti degne dei loro migliori lavori se non superiori. Fatta questa premessa, ci sarà una vendita parallela alla pubblicazione, che riguarda le tavole originali prodotte. Ho deciso di utilizzare questo metodo innovativo a mio modesto sapere, avendo notato che il mercato delle tavole è in costante aumento: c’è sempre più gente che preferisce comprare un’opera d’arte invece di un capo firmato o un cellulare all’ultima moda. Sinceramente, credo che possedere il lavoro dell’artista che amiamo sia qualcosa di inestimabile. Le tavole inizialmente verranno messe in vendita a prezzi molto competitivi per chi bazzica nel mondo degli originali. L’aumento dei prezzi potrà avvenire solo con il passare del tempo e il trascorrere dei numeri e sarà giustificato solo in presenza di una produzione non più in grado di soddisfare la richiesta. Ma questo si sa, è il collezionismo, è l’incremento del prestigio. Inoltre vorrei aggiungere che un aspetto molto affascinante di questo metodo è l’aspetto meritocratico che ne viene fuori, più gli autori avranno successo, più salgono le valutazioni e più aumentano le retribuzioni. Con il risultato di motivare ogni artista, spingendolo a dare il massimo.
Infine verranno prodotte diverse cose di contorno come magliette, stampe, e una serie limitatissima di statuette scolpite forse dal più grande scultore di fumetti Europeo, Marco Navas che si occupa già delle statuette del famoso fumetto francese Blacksad.
Sono 10 anni che Mat Brinkmann non fa un fumetto, come lo hai convinto?
Non l’ho convinto, Mat Brinkman è incredibile perché unico, non è possibile condizionarlo, anche quando si parla di soldi. Ricordo ancora quando anni fa provai ad acquistare qualche pagina originale da lui. Ci misi più di 6 mesi, con svariati e lentissimi scambi di mail, con il rischio di un suo ripensamento per valore affettivo. Mat Brinkman è lontano da qualunque cosa commerciale, lontano da ogni impulso prettamente economico, lontano da ogni condizionamento artistico. Mat Brinkman è un vero artista. La mia idea iniziale, consapevole della difficoltà dell’impresa, era quella di coinvolgerlo come copertinista. Poi, avendo preso un po’ di confidenza, ho scoperto che viveva un periodo ricco di ispirazioni fumettistiche e non solo artistiche come negli ultimi 10 anni. Gli ho proposto il progetto che calzava perfettamente e alla mia ennesima mail in stile romanzo ha semplicemente risposto con un suo secco “count me in!”
A questa domanda può rispondere solo lui, ma credo che molto sia dipeso
dalla passione e serietà che avevo dimostrato nel tempo. O forse come mi disse Tetsunori “He noted your will”.
Che riscontro ti aspetti, sia dal mercato estero che da quello italiano?
Non avrei mai investito tutto questo tempo, denaro e stress (non è facile gestire 5 autori così diversi e cosi underground) se non fossi stato convinto di ciò che stavo proponendo. Sono molto fiducioso, credo che sia un occasione per poter far conoscere un genere molto di nicchia tramite autori differentissimi tra loro che riescono ad abbracciare diverse categorie di lettori e zone internazionali. Infatti la zine sarà completamente in lingua inglese.
Sono sicuro che chiunque con una discreta conoscenza della lingua inglese non avrà difficoltà a leggerne le storie, infatti non ci saranno dialoghi alla Alan Moore, perché parliamo di fumettisti che curano molto più l’aspetto visivo e ritmico.
Poi, anche se in Italia è per lo più sconosciuto, negli USA Matt Brinkman ha una cerchia di fan sfegatati che comprerebbero un libro solo per avere una sua copertina, figuriamoci per un suo ritorno al fumetto. In Giappone Tetsunori ha il suo ristretto giro e con piacere ho scoperto che li ci sono anche collezionisti del nostro Martin lì. Per non parlare della Spagna, stessa cosa per l’Italia, dalla quale mi aspetto ottimi risultati. Non dimentichiamoci che la zine parte dall’Italia e ha due autori italiani, quindi il passaparola sarà molto più efficiente. Aggiungo che Mat Brinkman e Tetsunori sono molto conosciuti in Francia, grazie alle svariate collaborazioni con la Dernier Cri.
Dove si potrà comprare la rivista?
La rivista si potrà comprare su internet , proprio in questi giorni sono partiti i lavori per un sito internet dedicato. In Italia non ci saranno distributori. Per l’estero proverò a contattare qualche vecchia conoscenza SERIA per distibuirlo in modo più agevolato (minimizzando i costi di spedizione). Al momento il pensiero verte solo su USA, Giappone, Francia, Olanda.
A chi interessa il progetto consiglio vivamente di tenere d’occhio la pagina facebook dedicata e quella degli artisti coinvolti, è tutto “work in progress” ma presto spunterà anche quella dedicata al progetto. Il sito ufficiale (ancora in costruzione) lo trovate qui: www.hollowpress.net.
Ci puoi dare qualche anticipazione sulle storie?
Posso dirvi solo che seppur fantasy, potrebbero piacere anche al lettore più cinico. Parliamo di un fantasy molto oscuro, pieno di crudeltà, sete di potere, sodomizzazione del più debole, strambe probabilità e tanta altra roba che pensandoci è molto vicina alla realtà che ci circonda. Ma come sempre c’è un barlume di speranza, la stessa speranza che stimola i personaggi dei racconti a vivere le avventure che leggeremo. A prescindere dal buon fine o dalla sconfitta. L’importante è combattere come nella vita di tutti i giorni, chi può conoscerne l’esito?
Credo che l’aspetto più affascinante del “dark weird fantasy” sia quello di raccontare storie in grado di rendere veramente labile il confine tra fantasia e realtà…..fino a confonderle, come in un incubo.
Come ci si sente a essere un editore e cosa comporta?
Comporta grandi aspettative e responsabilità senza contare i grossi investimenti sotto ogni punto di vista. Riguardo all’essere editore non mi sento affatto un editore , mi sento più il loro agente circoscritto al solo progetto. Ed è molto appagante considerando che non percepisco questo ruolo come nei confronti di clienti, ma come nei confronti di amici , fumettisti ma pur sempre amici.