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In memoria di XL: le testimonianze degli autori

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Massimo Giacon

Come persona direttamente coinvolta in buona parte degli anni di vita della rivista mi è difficile esprimere un parere neutrale, dato che le riviste sono fatte soprattutto di persone, per cui ho un sacco di bei ricordi legati agli incontri con tutti gli altri disegnatori, e sono grato a XL per avermi fatto conoscere meglio autori che altrimenti sarebbero rimasti confinati nel semplice incrociarsi alle varie conventions. Luca Valtorta, il direttore, è un sincero appassionato di fumetti, e ha sempre voluto dedicare a questo media uno spazio ragguardevole all’interno del giornale, nonostante il gruppo editoriale di Repubblica gli avesse fatto intendere più volte che a loro i comics non importavano granché. La rivista aveva pregi e difetti che si portano dietro tutte le riviste rivolte a un pubblico generalista, ma chi lo sa. Io mi ricordo che anche dopo il numero 10 di Frigidaire la gente “alternativa” diceva che era una rivista troppo fighetta, per cui XL va presa come tutte le cose che hanno avuto qualche rilievo. Si sfogliano i numeri, si guarda chi c’era, e che strada ha fatto. Le riviste sono le nostre capsule del tempo, e nel bene e nel male ci raccontano un po’ chi eravamo e cosa avremmo voluto essere.

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