di Andrea Alberghini
È online da oggi – e disponibile, in pdf, per il download gratuito – il numero invernale di “MAS Context”, rivista internazionale di architettura pubblicata a Chicago che con taglio interdisciplinare esplora di volta in volta una specifica tematica attinente il contesto urbano.
Il tema di questa occasione ci interessa da vicino: architettura e narrativa (grafica) – parecchio spazio al fumetto, insomma. In linea con la natura multidisciplinare del trimestrale e in coerenza con il titolo dell’argomento, MAS Context: Narrative raccoglie una serie di saggi, interviste e alcune storie a fumetti che esplorano il rapporto tra narrazione grafica e progetto architettonico, secondo tre direttrici: l’utilizzo del fumetto all’interno dell’ambito disciplinare dell’architettura; le incursioni dei fumettisti nel mondo dell’architettura; le interferenze tra architettura e animazione.
Il corposo volume di 230 pagine è curato dal direttore Iker Gil e dall’architetto Koldo Lus Arana, presente nella duplice veste di accademico esperto della materia e di archicartoonist noto sotto lo pseudonimo di Klaus. Agli articoli di carattere generale firmati da Koldo Lus Arana (autore della tesi di dottorato Futurópolis: el cómic y la construcción transmediática de la ciudad del futuro) e da Mélanie Van Der Hoorn (autrice del libro Bricks & Balloons) si alternano così interviste a Sir Peter Cook (Archigram), Klaus, François Schuiten, Joost Swarte, Marc-Antoine Mathieu, Manuele Fior, Tom Kaczynski e Jonathan Gales.
La rivista presenta opportunamente anche quattro brevi “archifumetti”, emblematici del fecondo rapporto tra le due discipline: Lost in the Line di Léopold Lambert (tratto dal volume Weaponized Architecture); Out of water di Jimenez Lai (tratto da Citizen of No Place); The Kartun View! di Wes Jones, Steven Purvis e Mark Simmons (realizzato in occasione della Biennale di Architettura di Venezia del 2008); Starchitecture redux di Klaus (una raccolta di caustiche vignette dedicate all’archistar Rem Koolhaas). Il tutto impreziosito da una copertina che vanta un disegno di Chris Ware tratto da Building Stories.