di Eugenia Durante
Se pensavate che i Peanuts e gli Smiths non avessero nulla in comune, vi sbagliavate di grosso. L’intuizione geniale l’ha avuta lo scorso agosto la graphic designer Lauren LoPrete, che ha lanciato sul web il progetto This Charming Charlie, mashup tra la hit della band britannica ‘This Charming Man’ e il celeberrimo protagonista delle strisce di Schulz, Charlie Brown. L’ironia malinconica dei testi di Morrissey e Johnny Marr si sposa alla perfezione con alcune strisce del fumetto, per un risultato che pare fatto su misura. Il Tumblr, diventato in brevissimo tempo Tumblr of The Week secondo il Time e Pitchfork e definito Best Tumblr Ever dall’Huffington Post, ha giustamente incantato il popolo di Internet.
Ma la definitiva vittoria per Lauren LoPrete è arrivata per vie legali. Alla Universal, che detiene alcuni dei diritti delle canzoni degli Smiths, la manovra non è piaciuta affatto, tanto da minacciare di denunciare la designer per violazione di copyright se non avesse rimosso i contenuti dal sito. Il sodalizio di Charlie Brown e Morrissey sembrava avere le ore contate, ma a sorpresa è stato proprio quest’ultimo a riaccendere la speranza. In un post sul suo sito web, Mr. Morrissey ha fatto sapere di non essere mai stato consultato in merito ad alcuna richiesta di rimuovere il blog ‘This Charming Charlie’. Ha inoltre precisato di essere rappresentato dalla Warner-Chappell e non dalla Universal, da cui era partita la minaccia. L’ex frontman degli Smiths ha poi concluso dicendo di essere lusingato dall’utilizzo dei testi delle sue canzoni nelle strisce dei Peanuts e di sperare vivamente che il sito non venga chiuso.
Lauren LoPrete ha subito pubblicato la notizia sul blog, commentando: “Sono estremamente onorata che Morrissey si sia schierato a favore di ‘This Charming Charlie’, anche se non posso dire di esserne sorpresa. Morrissey non è estraneo al fair use, ed è stato il mio massimo rispetto per la sua appropriazione di parole ed immagini che mi ha spinta a creare questo progetto. Sono felice che abbia colto l’humor che è alla base di tutto questo, anche se gli avvocati non ne sono stati capaci. Spero che questo esempio crei un precedente per le leggi sul copyright e incoraggi altre persone ad esprimere se stesse e ad arricchire la nostra cultura con la libertà d’espressione, la parodia e la critica sociale.”
Pare, insomma, che i fan possano tirare un sospiro di sollievo. D’altronde, come insegnava lo stesso Morrissey, there is a light that never goes out.
La risposta italiana a This Charming Charlie: Geppo Lindo Ferretti