HomeNewsCorpicino, la cronaca nera italiana secondo Tuono Pettinato

Corpicino, la cronaca nera italiana secondo Tuono Pettinato

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«L’idea nasce dal fatto che ogni tanto mi interesso, come tutti immagino, dei fattacci di cronaca nera. Frugando un po’ in libreria mi sono accorto che c’erano un sacco di libri sui singoli casi, ma non c’era nulla su tutto quel contesto culturale orribile di turisti del macabro, gite di curiosi ad Avetrana, mitomani e indagati vip. Tutto un mondo che mi pareva quasi altrettanto terrificante come il delitto stesso, e sul quale non c’era nulla di scritto che analizzasse questo fenomeno.»

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Così Tuono Pettinato spiega da dove nasce il suo graphic novel Corpicino, pubblicato dall’editore genovese Grrrzetic. «Il titolo Corpicino si riferisce ai termini usati in questi casi dai cronisti cinici per far presa emotiva sugli spettatori (come “piccolo angelo” e simili)».

Corpicino è la storia di un infanticidio e della forza del giornalista Martinelli, che cerca di risolvere l’enigma della morte del piccolo Marcellino Diotisalvi. Ma Corpicino è anche un viaggio nell’orrore dei nostri tempi, nella follia collettiva della gente perbene, più interessata ad apparire davanti alle telecamere e a recitare un ruolo che a condurre la propria normale – banale come tutte? – esistenza di cittadino qualunque.

Rifacendosi ai testi di René Girard, studioso di riti sacrificali ancestrali che sembrano calzare anche nel descrivere alcuni aspetti dell’attualità della nera, in Corpicino Tuono Pettinato mette in bocca al personaggio del prof. di antropologia Renato Giraldi la spiegazione di certi – inquietanti – rituali sociali: «il rito sacrificale è ciò che permette a una comunità, continuamente a rischio di disgregarsi per tensioni interne, di proiettare tutte le ansie su un capro espiatorio, e questo permette ai vari membri della comunità di essere di nuovo uniti e in armonia, almeno fino alla prossima crisi.»

«La storia l’avevo in mente da un po’, ma c’è voluto tempo per far quadrare il tutto, come le varie narrazioni che procedono in parallelo. Con l’editore è almeno un paio di annetti che ne parliamo, e altri progetti nel mezzo, tra cui Enigma, hanno contribuito a dilatare i tempi» ci racconta Tuono Pettinato.

«La cosa più gustosa e difficile era trovare una chiave umoristica per raccontare un fenomeno così terrificante, ma i vari orrori culturali del turismo del macabro erano un ottimo bersaglio per il grottesco e l’humor nero. La storia procede quindi con tre sottotrame, alternate e intrecciate tra loro: la storia del giornalista Martinelli, un idealista che si trova a mettere in discussione la sua etica professionale; il ripetersi di scene di questo orrore mediatico; i momenti in cui pian piano si cerca di scavare nelle dinamiche antropologiche profonde alla base del delitto.»

Una sterzata cinica e a tratti horror per Tuono Pettinato, autore che ci ha abituati a uno stile comico e spensierato, ma con un’attenzione costante verso l’immaginario collettivo e la psicologia delle masse, riletti con personale humor nero. Un lavoro curato anche nei dettagli, a partire dalla copertina “con trick cartotecnico” e da una striscia di testo fuxia – in stile telegiornale – che, scorrendo sotto ogni pagina, crea contrasto col bianco e nero della storia: «la bandina stile notiziario che scorre in basso sotto i disegni in quasi tutte le pagine, da un lato era un modo di sfruttare in maniera inconsueta la bicromia, dall’altro un modo per accrescere il senso di oppressione dei notiziari crudeli e frivoli.»

Un fumetto ambizioso il Corpicino di Tuono Pettinato, che si tuffa in un mare di riferimenti arcitaliani (e non solo), «alcuni più scoperti, altri meno. Martinelli e il suo infido direttore vengono da Sbatti il mostro in prima pagina di Bellocchio, il Mangusta è una specie di Hannibal the Cannibal, Giraldi somiglia al vecchio de Il Corvo di Clouzot e le scene di doppiezza della gente perbene sono ispirate da Furia di Fritz Lang. E poi…e poi c’è Collodi.»

Di Corpicino (acquistabile online), Fumettologica presenta una selezione di 12 tavole.

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