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Gipi torna al fumetto: unastoria

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“E adesso, voglio fare fumetti”. Questo è quello che ci ha detto Gipi quando, qualche giorno fa, lo abbiamo sentito per parlare del suo nuovo lavoro (per un’intervista che sarà online prossimamente).

Dal suo ultimo fumetto, LMVDM (La mia vita disegnata male) sono passati ormai cinque anni. Nell’arco di questo periodo l’autore pisano si è dedicato all’illustrazione, soprattutto per Repubblica, ma soprattutto al cinema. Prima adattando il graphic novel di Giacomo Monti Nessuno mi farà del male, per il suo debutto come regista con il film L’ultimo terrestre (2011); poi producendo e girando il lungometraggio Smettere di fumare fumando (2012).

Gipi unastoria cover DEF

Il suo ritorno al fumetto non è stato un percorso semplice o scontato. In questa intervista di qualche mese fa, commentava così:

Quando ho ricominciato ero un monco, facevo cagare. Non riuscivo nemmeno a gestire una pagina di fumetto intera, le prime pagine della Storia infatti sono tutte disegnate su pezzetti di carta separati. Ma ero pazzo di felicità quando ci sono riuscito. Pazzo e spaventato che fosse solo una cosa passeggera. Invece sembra di no. Sto andando avanti. L’altro giorno parlando con un amico al telefono gli raccontavo proprio questo, dopo momenti di sconforto, quando sono al tavolo da disegno adesso mi sento a casa mia, come stessi facendo esattamente quello che devo fare. Il mio.

Il “ritorno a casa” di Gipi si intitola unastoria (così, in minuscolo e tutto attaccato), ed è il racconto di un uomo che va in pezzi. Un racconto che inizia con una lunga sequenza spiazzante, in grado di generare uno stato confusionale in chi legge – cosa succede? chi parla? cosa stiamo vedendo? – tanto quanto accaduto al suo protagonista. Silvano Landi, infatti, è uno scrittore di successo ossessionato dalle lettere ritrovate del bisnonno, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale. Abbandonato dalla moglie, Landi, prossimo ai cinquant’anni, finisce in un ospedale psichiatrico.

In quest’altra intervista, Gipi ha accennato alle motivazioni che lo hanno portato a immaginare i primi frammenti del nuovo lavoro:

Mi sono rifatto al sentimento raccapricciante che mi da l’idea di avere 50 anni, di invecchiare, di sentire il corpo che prende la china discendente. Soprattutto questo mi ha ispirato. Poi, come al solito, non riesco a fare un racconto di sola realtà: c’è sempre un altro piano che si sovrappone e si fonde.

Sia il disegno che la narrazione, naturalmente, si fanno eco di questo viaggio interiore, in bilico tra meditazione e improvvisazione, offrendoci una riflessione dolceamara su quanto l’identità di un uomo possa rivelarsi eternamente fragile.

Il disegno qui è diverso. E anche l’approccio, che non è quello umoristico-furbino stile La mia vita disegnata male […] è tutto molto più severo, più serio, nel tentativo di rendere la storia ‘monumentale’ e distante da me, dall’autobiografia, dalla contemporaneità. Non c’è neppure una battuta nel libro. Neppure una.

unastoria (Coconino Press) sarà presentato a Lucca Comics & Games, e uscirà nelle librerie il 4 novembre. Noi vi presentiamo qui le prime 10 tavole, più un’altra breve sequenza di due, che appare qui per la prima volta.

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