Con To be continued, Lorenzo Ghetti (classe 1989, membro del collettivo di autori Delebile) è forse uno dei primi fumettisti a mostrare al (distratto?) pubblico italiano le potenzialità più interessanti della narrazione a fumetti su supporto digitale. Un lettore che fino ad oggi abbia considerato la carta come il supporto innegabilmente migliore per pubblicare, potrebbe avere l’impressione – avventurandosi nella lettura a scorrimento dei primi episodi dell’opera – che il cambio di paradigma tra pagina e schermo sia ormai cosa fatta. E invece.
«Credo il progetto sia nato dalla coincidenze di diverse cose. Da una parte mi ha sempre affascinato il formato della serie “orizzontale”, cioè una storia che va avanti episodio dopo episodio, in cui ognuno, anche se con una sua completezza, non è autoconclusivo. Dall’altra è da un po’ che seguo con curiosità i webcomics, sia americani che italiani. Mi sembra un campo perfetto per sperimentare e provare, iniziare a “macinare” vignette senza dover aspettare di avere una storia finita per farla vedere in giro, oltre ovviamente alla comodità di raggiungere gratuitamente chiunque.»
L’idea – spiega Lorenzo – è quella di creare un fumetto web che non ragioni in termini di tavole, ma che sfrutti una serie di potenzialità che solo il web può avere, come ad esempio lo spazio illimitato. «Mi divertiva l’idea di creare un fumetto che potesse andare in ogni direzione possibile, se poteva essere funzionale per la narrazione. Esistono già webcomic che utilizzano per esempio le GIF, oppure che scorrono in orizzontale invece che in verticale. Altri ancora hanno degli elementi che appaiono nella vignetta o si muovono ad ogni click del lettore. Mi è semplicemente venuta voglia di divertirmi con tutti queste possibilità … creare qualcosa fatto apposta per il web.»
To be continued (TOBECO per gli amici) parla della generazione dei ventenni di oggi, spaesati di fronte alla crisi sociale ed economica che li aspetta appena fuori dal portone dell’università, e allo stesso tempo impegnati a far valere le proprie possibilità e capacità. Ma ne parla senza moralismi, attraverso la metafora dei superpoteri calati in un contesto di formazione e di crescita personale. «Così ho proposto a Carlo Trimarchi, un Web Designer che lavora a Berlino, di lavorarci assieme. Ci siamo conosciuti due anni fa quando lavoravamo entrambi per BilBOlBul Festival Internazionale di Fumetto a Bologna. E’ stato lui a farmi conoscere JQuery Scrollpath, il sistema di scorrimento che abbiamo deciso di usare per To Be Continued.»
«C’è stata la generazione dei supereroi degli anni ’30-’40, quella degli anni 60′ e quella degli anni ’80. – racconta l’autore – Ad oggi, come ci si può immaginare, il mondo è sovrappopolato da persone con superpoteri (o “persone diversamente speciali”), tutti nipoti e pronipoti delle generazioni precedenti. Però, per un problema ereditario legato ai geni che danno i superpoteri, una generazione è sempre un po’ più debole della precedente. Per cui il mondo è pieno di giovani che vorrebbero fare i supereroi, ma sono tutti un po’ scarsi. Se a questo aggiungiamo che dopo ottant’anni di superlotta al crimine, magari non ci sono più supercattivi da combattere, è normale per i personaggi della storia iniziare a farsi delle domande.»
Il caso di TOBECO è indicativo della condizione di passaggio che la generazione di Lorenzo sta attraversando: da un lato, la crisi di un sistema di valori ormai decaduto. Dall’altra le infinite potenzialità di un mondo nuovo, tutto da inventare. Non è un caso, allora, che questa storia viva molto meglio sul web che non sulla carta.
«Mentre in America sono già più abituati – spiega Lorenzo – non credo che in Italia il pubblico sia ancora molto disponibile a pagare per un fumetto digitale; il gusto materiale dell’oggetto è innegabile e fondamentale. To Be Continued è il primo progetto in cui mi occupo sia di testi che disegni, non lo considero particolarmente appetibile né per un editore, per il formato in cui l’ho pensato, né per un lettore, che non mi ha mai sentito nominare e che credo difficilmente si lascerebbe catturare dal mio stile di disegno. Pubblicarlo gratuitamente su internet mi sembrava la risposta più sensata.»
E sui consigli di lettura, per chi volesse finalmente cominciare ad esplorare il mondo dei fumetti online (o webcomic, come preferite), l’autore consiglia:
«In Italia alcune serie di Mammaiuto (From Here to Eternity di Francesco Guarnaccia e l’ormai concluso Mooned di Lorenzo Palloni, ad esempio). Rileggo sempre volentieri una delle loro prime serie, La Gabbia di Francesco Rossi. In Francia esiste la rivista digitale a fumetti Professeur Cyclope, su cui è pubblicato anche Alessandro Tota. In America ci sono tantissimi progetti. Studygroup pubblica molte serie a fumetti e racconti. È da poco finito il webcomic Nimona, di Joelle Stevenson. Super Mutant Magic Academy è il webcomic di Jillian Tamaki. L’autrice Emily Carroll pubblica sul suo sito diversi racconti a fumetti fatti apposta per il web. Thunderpaw di Jen è stato uno dei primi che ho iniziato a seguire.»