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Guida agli X-Men di Hickman: House of X 3

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Siamo a metà del grande prologo con cui Jonathan Hickman sta introducendo un nuovo contesto per le avventure degli X-Men. Finora, le ambizioni non sono mancante all’autore della Carolina del Sud, che a colpi di discorsoni e infografiche ha forgiato nuove e interessanti dinamiche per i mutanti Marvel. Quello che mancava, forse, era un po’ di azione vecchio stile, un po’ di pepe su questa pietanza altrimenti molto delicata. House of X 3 risponde alla richiesta e imbastisce un’avventura che sembra non fermarsi nemmeno di fronte alla conclusione dell’albo.

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Cosa succede in House of X 3

Nel presente, su incarico di Xavier e Magneto, Ciclope mette insieme la squadra per distruggere Mother Mold (una Master Mold, cioè una fabbrica di Sentinelle replicante e cosciente, capace di creare altre Master Mold) prima che vada online e possa, in futuro, generare Nimrod. Fanno parte del team Wolverine, Husk, Arcangelo, M, Marvel Girl, Nightcrawler e Mystica. Ciclope li avverte che non potranno portare con sé i portali di Krakoa, perché in caso di fallimento rischierebbero di compromettere l’isola.

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Un’infografica spiega che, nel futuro X², Moira e Apocalisse avevano cercato di sventare la nascita di Nimrod ottenendo un dossier incompleto sulle origini dell’essere. Da quest’ultimo avevano appreso che la sua nascita era strettamente collegata all’avvio delle Mother Mold, alloggiata sulla Forgia di Orchis – il Martello di Sol.

Nel presente, Emma Frost si reca ad Achille, un carcere di super-massima sicurezza per superumani, in cui è rinchiuso Sabretooth e ne ordina la scarcerazione: tutti i cittadini di Krakoa godono infatti di immunità diplomatica.

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Atterrati con il Blackbird sulla Forgia, i mutanti si preparano all’attacco, ma grazie al sacrificio di Erasmus, il jet degli X-Men esplode rovinosamente.

Appunti e riferimenti

  • Il titolo originale dell’albo, Once More Unto the Breach, riprende il discorso che Enrico V fa alle sue truppe per incitarle nell’omonimo dramma di William Shakespeare. La frase è stata resa in italiano in vari modi – «ancora una volta alla breccia» (Filippo Ottoni), «ancora una volta sulla breccia» (Fedele Bajocchi), «alla breccia» (Goffredo Raponi); gli adattatori Panini hanno optato per Di nuovo alla breccia, avendo cura a non perdere l’espressione “once more”, che rimanda all’idea di ripetizione e ricorsività legata a Moira. Nel dramma, Enrico tiene un altro discorso molto famoso, quello del giorno di San Crispino, in cui motiva l’esercito a combattere una battaglia suicida, affermando che in tal modo otterranno l’immortalità. Lo stesso fa Magneto all’inizio dell’albo. Il suo potrebbe essere in realtà uno sprono che guarda ad Achille, il quale esprime lo stesso concetto nel libro X dell’Iliade. “Achille”, guarda caso, è il nome della prigione in cui è rinchiuso Sabretooth.
  • Magneto dice a Ciclope di non avere paura della morte: le uniche persone che muoiono sono quelle che vengono dimenticate «e nessuno dimentica il fondatore di una nazione». Il signore del magnetismo si sta riferendo a quando Ciclope aveva fondato la propria nazione, Utopia, un rifugio per mutanti al largo di San Francisco.
  • Nel team di Ciclope ci sono un paio di mutanti che potrebbero non esservi familiari. Uno è Husk, al secolo Paige Guthrie, sorella di Cannonball, nonché uno dei membri fondatori di Generation X. Ha la capacità di mutare la composizione della pelle in qualsiasi materiale. L’altro mutante meno noto è M, ossia Monet St. Croix, aristocratica algerina, è capace di volare, possiede una forma sovraumana e abilità telepatiche. Anche lei era nel ruolino di partenza di Generation X.
  • Marvel Girl si preoccupa del personale civile di Mother Mold e Wolverine ribatte dicendo: «I civili innocenti non fanno macchine per sterminare una specie». A me (a Hickman mi sa di no) è tornata in mente la conversazione tra Randall e Dante in Clerks sulla morte degli operai che stavano costruendo la seconda Morte Nera nel momento della sua esplosione ne Il ritorno dello Jedi.
  • Secondo l’infografica compilata da Hickman, la progressione da Sentinella a Nimrod è la seguente: Sentinella (robot non senzienti) > Master Mold (una fabbrica di Sentinelle cosciente, capace di creare altre Sentinelle) > Mother Mold (una fabbrica di Sentinelle cosciente, capace di creare altre Master Mold) > Sentinella Omega (un umano infettato da nano-tecnologia) > Nimrod (un puro costrutto di Nano-Sentinelle, virtualmente indistruttibile)
  • Le Nano-Sentinelle erano già stata utilizzate da Grant Morrison nella sua gestione degli anni Duemila. Nimrod, invece, proviene dalla linea temporale di Giorni di un futuro passato ed è la prima volta che, nella realtà 616, assistiamo alla nascita del personaggio.
  • Il Martello di Sol (altrove tradotto come “Martello del Sole”) è una sfera di Dyson costruita da Tony Stark in grado di catturare e controllare l’energia del sole. L’arma è stata introdotta proprio da Hickman nei primi numeri della sua gestione di New Avengers.
  • Tra i documenti dell’albo è presente una pagina che fa luce sulle origini e il funzionamento del linguaggio di Krakoa: «all’arrivo nella nazione-stato, un telepate del luogo imprimerà il linguaggio krakoano nella mente del mutante»; il krakoano è stato creato da Douglas “Cypher” Ramsey per essere la prima lingua autoctona dei mutanti, è una lingua artificiale perché la lingua madre di Krakoa è incomprensibile per tutti i tipi di cervello a eccezione di quello di Cypher.
  • Avrete notato che, nonostante il mio eloquio fiorito, le trame degli ultimi due albi si sono notevolmente accorciate. È un segnale che Hickman concepisce la storia in maniera molto flessibile, più per una lettura sequenziale che cadenzata. Ci sono numeri svelti e altri più carichi di fatti e dialoghi. I capitoli, come stranamente non sta succedendo nelle serie tv in streaming concepite per il binge-watching, hanno lunghezza variabile. Alcuni hanno un tempo di lettura che non supera i dieci minuti, altri se la prendono comoda, permettendo flessibilità.
  • Hickman tratteggia il Professor X come un uomo molto inquietante, quasi viscido nel modo in cui si rivolge a Ciclope («figlio mio»), recuperando l’involontaria inadeguatezza che si creava quando Xavier, nei primi numeri scritti da Stan Lee, si rivolgeva a Jean Grey con fare lascivo. Per il resto, grandi caratterizzazioni anche delle parti più brevi, come Emma Frost e Sabretooth.
  • Il jet degli X-Men emerge dalla zona blu della luna, un ambiente artificiale creato un milione di anni durante il conflitto tra le razze Kree e Cotati, apparso per la prima volta nella storia del 1975 Il segreto dell’Incappucciato (Avengers #133). Per decretare la specie più meritevole e capace, gli Skrull misero a disposizione la zona blu della luna – in cui i Kree costruirono una città gigante – e un altro luogo in un altro sistema solare, in cui i Cotati misero in piedi un nuovo ecosistema. Intuendo che i Cotati avrebbero primeggiato, i Kree sterminarono gli avversari e poi uccisero gli Skrull, facendo scoppiare il conflitto successivamente noto come la guerra Kree-Skrull. In seguito, è stata la dimora degli Inumani e di Uatu l’Osservatore. Inoltre, Chris Claremont vi ambientò il climax della saga della Fenice Nera.
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  • Emma Frost cita Mondo nuovo di Aldous Huxley, romanzo fantascientifico in cui gli essere umani sono organizzati in rigide gerarchie fin dalla nascita e assumono una vasta gamma di droghe – in maniera simile a come fanno gli umani in questa serie.
  • Sentinella Omega afferma che i robot «sanno da dove arrivano i mutanti». Torna alla mente X-Men #59, Agisci o muori, baby, storia in cui Ciclope faceva credere alle Sentinelle che la mutazione era provocata dal sole, inducendole in una missione suicida contro la stella.

Frase dell’albo

«Di solito, prenderei il controllo della tua ridicola mente e ti farei infilare quella pistola dov’è passato il tuo ultimo fidanzato, ma pare che l’arte della diplomazia stia nell’eguagliare le dinamiche di potere. Perciò perché non fingi che tutto questo sia a beneficio di un più ampio scopo americano e io fingerò che tu avresti potuto fermarmi?» (Emma Frost, molto assertiva).

Leggi la guida numero per numero agli X-Men di Jonathan Hickman

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