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Guida agli X-Men di Hickman: “Powers of X 3”

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Powers of x 3 è un numero molto svelto, tutto ambientato nella terza linea temporale, l’anno 100. È un albo più di azione che di parole e anche insolitamente povero di riferimenti. Ciononostante viene svelato il ruolo di X² all’interno del mondo creato da Hickman.

powers of x 3 marvel

Cosa succede

Nell’anno 100 (X²) la razza uomo-macchina decreta l’essere umano una vestigia del passato. I neonati vengono infettati con un tecnovirus che li rende creature ibride. North, Xorn, Rasputin e Cardinale irrompono durante una di queste cerimonie battesimali nella Chiesa dell’Ascendenza.

La luogotenente di Nimrod il minore esprime preoccupazioni sull’attacco: perché i mutanti stanno attaccando gli uomini, invece che tentare di allearsi per combattere le intelligenze artificiali? Nimrod però non è interessato alla questione.

Nel frattempo, Wolverine, Apocalisse e Cypher vanno nell’archivio di Nimrod per rubare delle informazioni contenute in un cristallo. Vengono attaccati dallo stesso Nimrod, che non capisce perché vogliamo quei dati, risalenti al passato e ormai obsoleti. Rasputin, intanto, si scontra con la luogotenente di Nimrod e toglie la maschera a Xorn, liberando il buco nero che ha nella testa.

Mentre Apocalisse si sacrifica per bloccare Nimrod, Cypher/Krakoa apre un portale per tornare sull’Asteroide insieme a Wolverine, il quale inserisce il cristallo rubato (che contiene le notizie relative alla nascita di Nimrod) nel corpo di Moira, addormentata in un sarcofago sull’Asteroide K. Una volta sveglia, Wolverine la uccide. Si conclude così la nona vita di Moira X.

Appunti e riferimenti

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  • Il titolo di Powers of X 3, This Is What You Do, in italiano tradotto con Questo è ciò che fai, deriva dall’ultima battuta di Moira ed è una storpiatura del motto di Wolverine: «Sono il migliore in quello che faccio, anche se quello che faccio non è molto bello». La frase comparve per la prima volta in Wolverine #1, di Chris Claremont e Frank Miller.
  • Un’infografica ci aggiorna sulla situazione nell’anno 100, che scopriamo essere la linea temporale della nona incarnazione di Moira (mentre il presente è la sua decima vita): Apocalisse guida i suoi quattro cavalieri, Guerra, Morte, Pestilenza e Carestia, rispettivamente, Wolverine, Xorn, North e Krakoa/Cypher. Quello che sembrava un Magneto vestito di verde acido è in realtà North, una Chimera di seconda generazione creata con Polaris (personaggio creato nel 1968 da Arnold Drake e Jim Steranko, è la figlia di Magneto – hai i capelli verdi, ed è in grado di controllare e generare campi magnetici) ed Emma Frost. Mentre la pianta parlante è Cypher – o quello che resta di lui – ricoperto dagli ultimi resti di Krakoa. Cylobel, Rasputin, Cardinale e Percival fanno invece rapporto ad Akkaba, un mutante che viene definito la loro madre.
  • Apocalisse viene definito “X-terno”, termine molto in voga tra gli autori dei mutanti negli anni Novanta – quelli di X-Force in particolare – per indicare la classe di mutanti immortali.
  • Nell’universo degli X-Men, Akkaba è anche il nome di un clan fedele ad Apocalisse, nato in realtà da una comunità dell’antico Egitto (la moderna Aqaba) che aveva dato i natali proprio ad Apocalisse.
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  • In Buoni e cattivi (X-Men #164) gli X-Men finivano nel buco nero di Xorn, atterrando nel Mojoverse.
  • Un dettaglio sul funzionamento di Krakoa: come avevamo già visto in Powers of X 1, quando qualcuno attraversa un portale creato con i fiori di Krakoa, emerge nel luogo d’arrivo a testa in giù.
  • La cronologia della nona vita di Moira segna, quando la donna aveva 45 anni, “Avengers World sconfitto”. Il mondo dei Vendicatori (nella traduzione italiana “sconfitto” riferito a un pianeta mi suona un po’ strano, ma tant’è) era apparso per la prima volta nella storia, sempre scritta da Hickman, 5000 anni nel futuro (Avengers #32) in cui compariva un pianeta controllato dall’evoluzione dei Vendicatori, una rete universale di tutti i superesseri della galassia. In quello stesso albo era presente una versione adulta di Franklin Richards, che viveva su un asteroide, come fanno i mutanti nell’anno 100. Le tempistiche non sembrano collimare granché ma Hickman avrà probabilmente pensato a un’arguta spiegazione anche per questo.
  • Nella cronologia viene anche citata Tian, una città segreta della Cina dove vivevano i mutanti autoctoni nella storia Ghost Box di Warren Ellis e Simone Bianchi. In Ultimate Comics Hawkeye, scritta sempre da Hickman, era il nome di due città gemelle fondate da Xorn e Zorn.

Frase dell’albo

x-men

«Si potrebbe pensare – considerato il mio nichilismo – che abbia una certa affinità con gli apocrifi umani. Invece guardatemi, nel bel mezzo di una missione suicida, di fronte a un dolce oblio e certo solo di una cosa: sperava in qualcosa di più dall’umanità» (Xorn, molto giudizioso).

Leggi la guida numero per numero agli X-Men di Jonathan Hickman

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