Chi ama l’animazione giapponese e ne conosce un minimo i protagonisti principali, conoscerà sicuramente opere come Neon Genesis Evangelion o Nadia – Il mistero della pietra azzurra. E sicuramente conoscerà il nome dell’autore di queste due serie così fondamentali: Hideaki Anno, personaggio strano, schivo eppure catalizzatore di dibattiti infiniti sull’animazione e sulla cultura otaku.
L’Hideaki Anno artista, uno dei nomi cruciali per la storia dell’animazione giapponese, lo conosciamo attraverso due filtri: quello delle interviste e delle dichiarazioni rilasciate da lui stesso e quello delle sue opere. Ma della sua vita privata si sa poco o niente. Così come di quasi tutti gli artisti che gravitano intorno al mondo del manga e degli anime. Per questo motivo è interessante leggere un’opera come Insufficient Direction di Moyoco Anno, moglie di Hideaki ma anche nota mangaka.
Pubblicato da Dynit nella collana Showcase, Insufficient Direction è una finestra aperta sulla vita privata della coppia ma anche una riflessione scanzonata sulla cultura otaku, oltre che un’ode all’animazione giapponese. Già la struttura in sé rievoca quella di una serie animata: 20 episodi – che si aprono con il font di Evangelion – più il finale, pillole di normalissima quotidianità dove marito e moglie diventano protagonisti di una tragicommedia contemporanea.
Si va dalla scarsa igiene di Hideaki, passando per le sue folli passioni (i dvd, i treni, il collezionismo), fino ad arrivare ai difetti della stessa Moyoco. Piccole idiosincrasie della quotidianità messe in forma di fumetto, che rivelano, seppur deviate e deformate dalla narrazione e dalle esigenze autoriali, due personaggi che, al di là delle loro opere, vivono i loro giorni in una dimensione di tremenda normalità, facendoceli amare ancora di più.
Moyoco si allontana drasticamente dagli orpelli e dalla precisione grafica che contraddistingue la sua produzione: un po’ come in I miei vicini Yamada (che per struttura e approccio pare essere un riferimento obbligato), la scelta di un personaggio volutamente abbozzato e caricaturale è vincente, perché funzionale alla storia e al tipo di umorismo messo in scena. Ad esempio, Moyoco sostiene che la bocca di Hideaki «assomiglia a quella di un gatto quando è contento», motivo per cui, per tutti gli episodi, il papà di Evangelion è rappresentato in tal modo. Per spiegare meglio il proprio approccio stilistico, Moyoco a fine volume fornisce un divertentissimo schema di Hideaki, specificando ogni singolo dettaglio fisico.
Insufficient Direction è un modo per entrare, segretamente, nella vita privata di due autori di spessore nello scenario anime e manga contemporaneo. Ma è anche, come sempre con loro, una riflessione sull’essere otaku oggi. Solo in apparenza, dunque, Insufficient Direction può essere considerata un’opera superficiale e banale: per comprenderlo, basta recuperare le note esplicative finali, nelle quali emerge con forza disarmante quanto ogni singolo, breve episodio sia in realtà colmo di cultura e amore per l’animazione nipponica e la storia dei manga.
Come dice Anno nella postfazione in cui parla di sé e dell’opera, «Di fatto, realtà̀ e finzione si mescolano», come a sottolineare il labile e magico equilibrio su cui Insufficient Direction si muove con meravigliosa leggerezza.
Insufficient Direction
di Moyoco Anno
traduzione di Carlotta Spiga
Dynit, aprile 2019
brossurato, 180 pp., bianco e nero
15,90€
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