Il 6 marzo arriverà nelle sale cinematografiche italiane Captain Marvel, ventunesimo film del Marvel Cinematic Universe, ma il primo con una protagonista femminile. Diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, è interpretato da Brie Larson (Carol Danvers / Captain Marvel), Samuel L. Jackson (Nick Fury), Ben Mendelsohn (Talos), Lee Pace (Ronan l’Accusatore), Clark Gregg (Phil Coulson) e Jude Law (Yon-Rogg).
Carol Danvers
Protagonista del film è Carol Danvers, alias Captain Marvel, in passato nota nei fumetti di Marvel Comics anche con gli alias di Ms. Marvel, Binary e Warbird. Eroina spaziale dotata di potenti poteri cosmici, fu creata nel marzo 1968 da Roy Thomas e Gene Colan. Fu presentata come un agente dell’aeronautica militare statunitense, al fianco dell’eroe alieno Mar-Vell, appartenente alla razza dei Kree, noto sulla Terra come Capitan Marvel.
Dopo che il suo DNA fu fuso con quello di quest’ultimo in seguito a un’esplosione, Carol assunse dei super-poteri – forza e resistenza sovrumane, un sesto senso precognitivo e le capacità di volare e di lanciare colpi di energia dal proprio corpo – e divenne la supereroina Ms. Marvel.
Di recente la Marvel ha modificato retroattivamente le origini del personaggio per renderle più simili a quelle del film, rivelando che la madre di Carol era in realtà un membro dei Kree e che Carol è un ibrido umano-Kree per nascita, non per l’intervento di Mar-Vell. Il suo vero nome, dunque, sarebbe Car-Ell.
Già a settembre, in un’intervista, l’attrice Brie Larson – premio Oscar nel 2016 come miglior attrice protagonista per Room – ha dichiarato che la versione cinematografica di Carol è per metà terrestre e per metà Kree. «Hai questa parte Kree di lei che è imperturbabile, che è un’incredibile combattente ed è competitiva» ha spiegato Larson. «E c’è questa parte umana di lei che è imperfetta, ma è anche la cosa che lei si ritrova a seguire. È questo che la fa finire nei guai, ma è anche la cosa che la rende grande.»
Secondo le informazioni sulla trama fornite dai Marvel Studios, dopo aver scoperto del suo retaggio alieno, Carol parte per lo spazio, continuando la vita da militare tra i Kree finché non è costretta a tornare sulla Terra per salvare il pianeta dagli alieni mutaforma Skrull.
Sul grande schermo, Capitan Marvel indossa un costume del tutto simile a quello dei fumetti più recenti, privo di maschera, meno scosciato e dall’aspetto più “militaresco”, in doppia versione: verde, argento e nera in alcune fasi del film; rossa, gialla e blu in altre (ma è proprio quest’ultima da considerarsi quella definitiva). In alcune scene, Capitan Marvel indossa un elmetto in tinta con la tuta, che lascia fuoriuscire una cresta di capelli. Questo look è stato ideato nel 2012 dal disegnatore Jamie McKelvie.
Come base per il film è stato utilizzato il ciclo di storie del personaggio scritto da Kelly Sue DeConnick tra il 2012 e il 2015 (di cui abbiamo parlato qui), che come affermato dal produttore esecutivo Kevin Feige, «è molto recente ma è stato davvero di grande ispirazione».
L’ambientazione
Il film è a tutti gli effetti un prequel del Marvel Cinematic Universe, essendo ambientato negli anni Novanta, per la precisione nel 1995. Uno dei trailer si apre per esempio con una scena ambientata in un negozio della catena di videonoleggio Blockbuster, molto popolare anche in Italia fino al fallimento avvenuto nel 2013.
In alcune scene, inoltre, Brie Larson indossa t-shirt di band molto popolari in quegli anni, come i Guns N’ Roses e i Nine Inch Nails (senza dimenticare l’immancabile chiodo), secondo quanto rivelato da alcune foto scattate sul set. Le parti “terrestri” del film sono inoltre ambientate a Los Angeles.
Il film rivelerà il modo in cui Carol Danvers arriverà nel presente per partecipare ad Avengers: Endgame e aiutare Capitan America, Iron Man e gli altri eroi a combattere Thanos, dopo essere stata chiamata in soccorso da Nick Fury nella scena post-credits di Infinity War. Una possibile soluzione è quella dei viaggi nel tempo. Secondo l’attore Samuel L. Jackson, che interpreta proprio Fury, Carol è «una delle poche persone nell’universo Marvel che possono viaggiare nel tempo».
Kree e Skrull
Il film è incentrato sulla guerra tra due razze aliene dei fumetti Marvel, i Kree e gli Skrull. La storia presenta infatti elementi tratti da una delle più importanti saghe a fumetti degli Avengers, La guerra Kree-Skrull, realizzata dallo sceneggiatore Roy Thomas e dai disegnatori Sal Buscema, Neal Adams e John Buscema tra il giugno 1971 e il marzo 1972.
I primi sono un popolo militarista e sono già apparsi all’interno del Marvel Cinematic Universe. Ronan l’Accusatore – il villain del primo Guardiani della Galassia – era proprio un Kree, ma alcuni di loro sono apparsi anche nella serie tv Agents of S.H.I.E.L.D. Esistono due tipi di Kree, quelli con la pelle blu (come Ronan) e quelli con la pelle rosa (come Mar-Vell). Questi ultimi rappresentano una minoranza.
Gli Skrull sono invece esseri mutaforma dalla pelle verde, le orecchie a punta e il mento striato, con una forte propensione per lo spionaggio e l’infiltrazione. Possono assumere le sembianze di chiunque e di qualunque cosa, oltre che guarire molto rapidamente dalle ferite più comuni.
Gli altri personaggi
Tra i co-protagonisti principali del film c’è Nick Fury, più giovane e al momento non ancora direttore bensì semplice agente dello S.H.I.E.L.D. A interpretare il personaggio è sempre Samuel L. Jackson come nei film precedenti, ma ringiovanito digitalmente. Il Fury di Captain Marvel ha dunque i capelli ed entrambi gli occhi.
Nel corso di un’intervista, Jackson ha affermato che nel film è presente, «in modo piuttosto specifico, l’origine di quello che è successo al suo occhio». Ha inoltre aggiunto che scopriremo che «ha una famiglia, a cui viene fatto riferimento. Non la vedrete, ma verrà citata in un altro modo».
Un altro attore che ha subito alcuni “ritocchi” digitali è Clark Gregg, l’interprete di Phil Coulson. Il personaggio – tra i protagonisti principali di Agents of S.H.I.E.L.D. – riappare in un film del MCU a 7 anni di distanza dalla sua morte (apparente) in The Avengers di Joss Whedon.
Nel film, Carol Danvers farà parte di uno squadrone militare chiamato Starforce, capitanato da Yon-Rogg (interpretato da Jude Law). I loro compagni di squadra saranno Korath (Djimon Hounsou, già apparso in Guardiani della Galassia) e Minn-Erva (Gemma Chan).
Nel film riappare anche Ronan (interpretato ancora una volta da Lee Pace) ed esordisce la Suprema Intelligenza, il leader dei Kree. Quest’ultima è un’intelligenza artificiale che nei fumetti è rappresentata come una enorme testa verde che vive sotto vetro, immersa in un liquido di sostentamento. Nel film il personaggio ha invece sembianze umanoidi, con il volto dell’attrice Annette Bening.
Il leader degli Skrull è invece Talos, interpretato da Ben Mendelsohn. Talos ha assunto le sembianze del capo di Nick Fury allo S.H.I.E.L.D., facendo segretamente da testa di ponte per l’invasione Skrull della Terra.
Tra i protagonisti terrestri del film figura anche l’afroamericana Maria Rambeau (Lashana Lynch), migliore amica di Carol e sua ex collega nell’aeronautica. Nel film Maria è la madre single di una bambina di nome Monica, che nei fumetti Marvel è invece una supereroina. Dopo aver utilizzato anche lei in passato l’identità segreta di Capitan Marvel, ora utilizza il nome Photon (che è anche il nickname di Maria Rambeau nel film).
Il gatto Goose
Tra i personaggi del film figura anche Goose, il gatto di Carol Danvers, che è stato interpretato da quattro gatti diversi: Gonzo, Rizzo, Archie e Reggie (anche se la maggior parte delle scene appartiene a quest’ultimo, mentre gli altri possono essere considerati degli “stunt”).
Anche nei fumetti Carol ha posseduto in passato un gatto, ma il suo nome era Chewie, in rifemento a Chewbecca, uno dei personaggi principali di Star Wars. Chewie era un Flerken, una specie aliena proveniente da una dimensione alternativa che ha sembianze simili ai gatti terrestri ma ovipara.
Il gatto potrebbe rivelarsi un alieno anche all’interno del film, dato che, come riportato da Samuel L. Jackson, sul set si faceva riferimento a lui come tale: «Ho sentito che il gatto è stato definito un Flerken. Inizialmente non sapevo che cosa volesse dire. Ora ho una vaga idea di che cosa significhi».
Il gatto è stato però rinominato Goose, in riferimento a uno dei protagonisti di Top Gun. Il regista Ryan Fleck ha spiegato la motivazione dietro il cambio di nome: «Abbiamo voluto rimuovere un po’ di quella nostalgia per i film di Star Wars che ci circonda. Quando eravamo bambini, Star Wars era una cosa che sembrava molto anni Settanta e Ottanta, e credo che fosse quello il senso di Chewie nei fumetti. Ma noi volevamo allontanarci un po’ da tutto questo».
A differenza del personaggio da lei interpretato, Brie Larson è gravemente allergica ai gatti e sul set ha dovuto fare largo uso di antistaminici. «È diventata una barzelletta, perché la troupe mi guardava fare manovre folli per tutto il tempo. Nella prima settimana ho usato una corda a 15 metri di altezza. Al secondo giorno ho lanciato uno stunt da un treno in corsa. Ma poi il gatto appariva sul set e io ero tipo “Abbiamo bisogno di un piano! Dobbiamo parlare!”. Vedo volare peli di gatto e ho circa 10 minuti prima di riempirmi di bolle», ha raccontato l’attrice.
Omaggi e scene nei titoli di coda
Il film – la cui durata totale è di 124 minuti – si apre con un tributo a Stan Lee, scomparso nel novembre 2018. Il co-creatore di molti dei più importanti personaggi Marvel – da Spider-Man a Hulk, passando per Thor e Iron Man – è comunque presente con un cameo all’interno della pellicola. Si tratta di una delle ultime due scene girate da Lee prima della sua morte, oltre a quella che sarà presente in Avengers: Endgame in uscita ad aprile.
Sono previste inoltre due scene extra, una a metà dei titoli di coda e l’altra alla fine. Probabilmente, come accaduto in altri film recenti dei Marvel Studios, la prima sarà un epilogo a Captain Marvel, magari introducendo qualche elemento utile per un possibile sequel, mentre la seconda fa da ponte con Avengers: Endgame.
Il soggetto del film è stato scritto – in collaborazione con Joe Shrapnel e Anna Waterhouse – da Nicole Perlman, l’unica donna ad aver mai scritto un film Marvel. La sceneggiatura è invece di Anna Boden, Ryan Fleck, Geneva Robertson-Dworet e Jac Schaeffer.
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