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Perché Grant Morrison odia Watchmen

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Lo sceneggiatore scozzese Grant Morrison – attualmente impegnato sulla serie The Green Lantern di DC Comics – non ha mai nascosto il suo scarso apprezzamento nei confronti di Watchmen, la serie supereroistica di Alan Moore e Dave Gibbons. A rilanciare la discussione è un’intervista che apparirà su Full Bleed Vol. 3: Heavy Rotation, il magazine trimestrale di IDW Publishing, della quale è stata fornita qualche anticipazione.

«Il fatto che a nessuno dei personaggi fosse permesso di essere più intelligente del loro autore mi ha fatto davvero impazzire» afferma Morrison. «L’uomo più intelligente del mondo è un idiota. Prepara per tutta la sua vita un piano che viene rovinato alla fine della serie in un istante. Lo psichiatra ascolta Rorschach per cinque minuti, questi gli racconta una storia super-banale di come sia diventato un vigilante e lo psichiatra ha un crollo. Se sei uno psichiatra criminale che ha a che fare con le persone in prigione, hai sentito milioni di queste storie.»

Lo sceneggiatore si sofferma anche sulla forma, oltre che sui contenuti: «A scuola, mi fu insegnato in modo presbiteriano scozzese che la struttura deve essere nascosta: non devi vedere le meccaniche dello scrittore. In Watchmen, non puoi girare pagina senza vederlo che dice “Guardami, guardami, guardami”. Okay, abbiamo capito, amico. Sei stato buttato fuori da scuola a 16 anni perché spacciavi acidi, sei sveglio».

Morrison spiega che i rapporti fra lui e Moore si sono deteriorati proprio a causa di Watchmen: «Sono stato la prima persona a dire che Watchmen non è poi così bello. Anzi, sono l’unica persona ad averlo mai detto. E questo lo ha fatto arrabbiare così tanto che non avrei saputo fare di peggio. Ho detto che Watchmen è l’equivalente di 300 pagine di una poesia dell’ultimo anno di liceo. […] Penso che questo l’abbia davvero sconvolto».

«Alan Moore non mi ha più parlato, in attesa di prendersi la sua rivincita» conclude Morrison. «Ha definito Arkham Asylum una “cagata placcata d’oro”. Da allora io non ho più avuto a che fare con lui, e lui non ha più avuto a che fare con me. A molti fan dei fumetti piace pensare che ci sia una qualche faida, ma una faida in realtà dovrebbe coinvolgere le persone. Io leggo le sue robe, lui legge le mie… fa finta non di farlo, ma lo fa.»

Leggi anche: L’estetica di Watchmen, 30 anni dopo

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