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Sulle pagine di Avengers #5, in uscita questa settimana negli Stati Uniti, il super-criminale Loki ha svelato ai Vendicatori – e ai lettori – le motivazioni per cui la Terra dell’Universo Marvel è piena di esseri dotati di super-poteri (e lo è addirittura dall’antichità, come ha dimostrato la presenza degli Avengers preistorici sull’albo Marvel Legacy dello scorso anno).
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Nella storia scritta da Jason Aaron e disegnata da Paco Medina, Ed McGuinness, Juan Vlasco, Mark Morales, Karl Story e David Curiel, il Dio degli Inganni asgardiano spiega che l’origine dell’Universo Marvel è da ricollegarsi alla presenza di un Celestiale – da lui chiamato il Progenitore – sotto il Polo Nord. I Celestiali sono misteriose divinità spaziali alte 600 metri e ricoperte da armature. A crearli fu Jack Kirby nel 1976 sulle pagine della serie dedicata agli Eterni.
Come rivelato ora, il Progenitore fu infettato dalle locuste spaziali dell’Orda e cadde sulla Terra, quando questa era ancora disabitata. Qui l’Orda attaccò il Celestiale, che iniziò a sanguinare e vomitare una poltiglia scura. Questa poi si mescolò alla lava di cui era allora composta la Terra, e l’evento, unito alla presenza del cadavere del Progenitore, alterò il corso dell’evoluzione del pianeta, provocando la nascita di esseri con poteri.
La motivazione fornita dagli autori per bocca di Loki è dunque legata alla casualità di un “incidente spaziale”: grazie al Celestiale, l’umanità è dotata di un enorme potenziale nel proprio codice genetico. Questo spiega il perché di così tanti individui modificati da esperimenti scientifici, oltre che della nascita dei mutanti, finora mai chiarita del tutto.