Justice League International, di Keith Giffen, J.M. DeMatteis e Kevin Maguire (1987-1989)
Dopo gli eventi di Crisi sulle terre infinite, anche la testata della Justice League ripartì da zero, con un nuovo team creativo che si trovò di fronte già da subito a un ostacolo: non poter usare i membri più famosi del gruppo – Superman, Wonder Woman, Flash, Aquaman e Freccia Verde – tutti protagonisti di importanti reboot presso le rispettive testate. Poterono però utilizzare Batman, che si trovò così leader di un team composto da Martian Manhunter, Black Canary, Blue Beetle, Mister Miracle, Capitan Marvel e Booster Gold.
Keith Giffen e J.M. DeMatteis aggiornarono l’idea della squadra alla contemporaneità e, in questa versione, la Lega fu messa insieme dal mecenate Maxwell Lord IV, che voleva trasformarla in un’organizzazione internazionale. Soprattutto, gli sceneggiatori trattarono la materia del racconto con irriverenza, spingendo sulla comicità delle situazioni e sugli scambi ironici tra gli eroi, rifiutando l’atmosfera cupa e seriosa che a metà anni Ottanta andava di moda grazie ai lavori di Frank Miller e Alan Moore.
Un Batman particolarmente dispotico comandava così un gruppo composto da eroi di seconda fascia. Lanterna Verde (Guy Gardner) diventò un maschilista sboccato che si auto-paragonava a Sylvester Stallone, Black Canary era un baluardo del femminismo, Capitan Marvel un ingenuotto dal cuore d’oro e Mister Miracle cercava soltanto di accrescere la propria notorietà.
Le avventure furono impreziosite dalla matita dell’allora esordiente Kevin Maguire, bravissimo a rendere le espressioni facciali e le impercettibili emozioni che comunica ogni smorfia, che fossero urla, sdegni, facce tonte, smargiasse o perplesse.
Queste storie sono state pubblicate in Italia nei volumi DC Essential: Justice League International 1-2.
(Andrea Fiamma)