Nel 1960, sul numero 28 della testata antologica the Brave and the Bold di National Comics (la futura DC Comics), datato marzo, alcuni tra i più importanti personaggi della casa editrice si riunirono per la prima volta per affrontare una minaccia che avrebbe potuto distruggere la Terra, riprendendo una tradizione classica delle avventure di supereroi. Quella fu la prima apparizione della Justice League of America.
Nel corso di questi 60 anni il supergruppo è diventato noto anche solo come Justice League, con l’acronimo JLA o in vari altri modi a seconda delle declinazioni (Justice League International, Justice League Dark…), ma la sostanza è rimasta la stessa, con i più noti personaggi della casa editrice – a partire da Superman, Batman e Wonder Woman – spesso al centro della scena e vari altri eroi ad alternarsi intorno a loro.
Nel 2017 la Justice League è anche approdata al cinema, in un film diretto da Zack Snyder e Joss Whedon che non ha ottenuto il successo sperato da DC Comics e Warner Bros. Restano però le tante grandi avventure lette in questi 60 anni nei fumetti dedicati al gruppo, tra le quali ne abbiamo selezionate 10. Le più rappresentative, le più belle, ma soprattutto quelle a cui siamo più legati.
Starro il Conquistatore!, di Gardner Fox e Mike Sekowsky (1960)
Rileggere oggi i fumetti di supereroi di 60 anni fa crea spesso imbarazzo. Abituati a trattamenti realistici o oscuri dei tizi in costume, fatichiamo ad accettare quanto fossero naïf all’epoca. È il caso della prima storia della Justice League of America, pubblicata sulla collana che National Comics Publications (così si chiamava all’epoca DC Comics) dedicava ai crossover tra i suoi eroi. La minaccia contro cui combattono Wonder Woman, Aquaman, Flash, Martian Manhunter e Lanterna Verde è il terribile Starro del titolo, ovvero una stella marina oversize psionica volante che vuole conquistare la Terra. Eccitante, vero?
Il primo ad accorgersi della minaccia è Aquaman, avvisato da un pesciolino dell’arrivo dell’alieno, che ha già ingigantito tre echinodermi autoctoni e li ha mandati in missione per i sette mari. Il re di Atlantide chiama quindi in soccorso i membri della JLA, che si mettono alla loro caccia. Non intervengono solo Batman e Superman, troppo impegnati con le loro minacce di serie A per comparire in un albo collettivo. Inutile dire che i buoni vinceranno e la titanica stella marina sarà intrappolata per sempre (o almeno per qualche anno) nella calce, comprata in un negozio di prodotti per giardino.
Più che per la trama, questa storia così semplice è interessante perché mostra un approccio completamente diverso a quello a cui siamo abituati. I fumetti di supereroi che leggiamo oggi vivono di continuity, richiami precisi a storie passate, spiegazioni “realistiche”. È però un approccio ideato da Stan Lee e Marvel Comics negli anni Sessanta, e prima di allora di tutto quello importava poco.
Per questo nella prima storia la JLA esiste già, con tanto di base supersegreta e linea di comunicazione riservata, e non ne viene raccontata l’origine: basta una pagina di presentazione nel frontespizio, con i faccioni di tutti i supereroi e la roboante scritta: «Avversari del male! Nemici dell’ingiustizia! Per i potenti eroi della Justice League of America ogni misfatto è una minaccia che deve essere schiacciata».
Questa storia è stata pubblicata in Italia nel volume DC Showcase Presenta: Justice Leauge of America 1.
(Alberto Brambilla)