Questa settimana Jonathan Hickman impone una pausa forzata alle vicende di Xavier, rimasto senza i suoi fedeli X-Men: Powers of X 4 viaggia tra passato e futuro, distogliendo lo sguardo dal presente immediato e rivelando invece, da una parte, i dettagli che hanno portato alla nascita di Krakoa, e dall’altra le futuribili visioni dell’anno “1000”.
Cosa succede in Powers of X 4
Nel passato, Magneto e Xavier si recano da Sinistro a chiedergli aiuto. Il criminale, diventato mutante grazie a una manipolazione del proprio genoma, vive attorniato da una corte di suoi cloni e conduce una vita dissoluta e sopra le righe. Nel frattempo, però, sta catalogando il DNA di tutti gli esseri viventi del pianeta. I due mutanti gli chiedono di dare priorità alla razza mutante, indicizzandone ogni esemplare. Xavier poi gli ordina di dimenticare perché lo sta facendo fino a una certa data nel futuro.
Nel presente – mesi fa – Cypher viene portato da Xavier su Krakoa, che gli racconta la propria origine. L’isola era parte di un’unica entità, Okkara, che fu divisa da forze oscure. Nacquero due metà, Arakko e Krakoa. Il primo mutante della Terra, Apocalisse, riuscì a porre fine al conflitto, spingendo Arakko nella voragine che si era creata e sigillandone l’apertura. Krakoa si salvò ma rimase sola e incompleta. Xavier istruisce Cypher affinché produca un linguaggio con cui poter comunicare con l’isola.
Nel futuro, gli Anziani hanno trasferito tutto il loro sapere e se stessi in un simulacro digitale di modo da essere assorbiti dai Phalanx, che non accettano di inglobare entità biologiche come gli umani. Restano dunque in attesa di capire se i Phalanx hanno ritenuto «accettabile» l’assorbimento.
Appunti e riferimenti
- Il Bar Sinistro è apparso per la prima volta in Secret Wars (sempre scritto da Hickman): era il dominio di Sinistro nella dimensione patchwork di Battleworld. Hickman torna a utilizzare il cattivo – il suo terzo X-Men preferito – con questo stile a metà strada tra i Looney Tunes e Ruby Rhod.
- Xavier e il suo piano vengono definiti «ambiziosi» in due occasioni durante l’albo: prima da Sinistro e poi da Cypher.
- Che Sinistro stesse catalogando il DNA di tutti gli esseri umani sulla Terra lo si sapeva già dalla storia di Tom Tayolr e R.B. Silva Il programma Adamantio (parte della saga Alla ricerca di Wolverine).
- Nell’infografica che rivela i segreti di Sinistro, Hickman sembra snocciolare dati e fatti che servono a sovvertire storie del passato, piantare semi per il futuro o semplicemente accennare ironicamente a dettagli della storia. Va sottolineato che questi segreti vengono bollati come bugie dall’annotazione a margine della pagina.
- Nella stessa pagina, il ritorno del «mutante innovatore caduto nel fiore degli anni» che si occupa di moda è un riferimento a Jumbo Carnation, mutante designer apparso in Kid Omega (X-Men #134, di Grant Morrison e Keron Grant) e morto per un’overdose di Kick, una droga sintetizzata da John Sublime che gli permetteva di prendere possesso di chiunque la assumesse).
- Il terzo segreto («Anni fa, l’imitazione di una rossa deceduta strinse un patto con il diavolo. Quando morì, molti credettero che i suoi segreti fossero finiti con lei nella tomba. Chissà che sorpresa quando scopriranno che non solo non è vero, ma che si è lasciata alle spalle molto più di qualche segreto») si riferisce a Madelyne Pryor, clone di Jean Grey che nella saga Inferno strinse un patto con il demone N’astirh. La storia, in cui i demoni infernali si mischiavano al virus tecno-organico come succede qui per i mutanti, è citata anche in chiusura di pagina.
- Pare che Sinistro abbia ottenuto il suo gene mutante da John Proudstar (Thunderbird), un personaggio apparso in Giant-Size X-Men #1 che ebbe vita breve: morì in una delle prime missioni del gruppo (sembra perché gli autori non riuscissero a differenziarlo abbastanza da Wolverine a livello caratteriale).
- Il «mutante progerico con legami sinistri» è Ernst, bimba mutante che in Spider-Man and the X-Men #6 rivelò essere in combutta con Sinistro.
- I «due fratelli che saltarono giù da un aereo» con un terzo consanguineo sono Scott e Alex Summers, fratelli di Vulcan (la parentela fu rivelata nella storia Genesi letale).
- Il «mutante più forte tra i forti» è Apocalisse, e tutto il discorso successivo è riferito ai quattro Cavalieri che gli fanno da seguito.
- Il decimo segreto recita: «Quale Sinistro mutante ha subito il lavaggio del cervello ed è stato sostituito molto prima che un certo pelato lo sapesse, e fa parte del gioco fin quasi da quando esiste il gioco stesso? Shhhhhh!». È un dettaglio le cui conseguenze verranno probabilmente esplorate in una delle nuove serie mutanti supervisionate da Hickman.
- Xavier indossa un completo tipico dell’esercito britannico del Diciannovesimo secolo, con tanto di casco coloniale, simile a quello che la sorella Cassandra Nova sfoggiava all’inizio di E come Extinzione. Non è l’unico parallelo tracciabile: se Cassandra in quell’occasione aveva portato Donald Trask a vedere una colossale Sentinella sepolta nella giungla, Xavier porta Cypher a parlare con un antichissimo albero.
- Cypher non è sorpreso dal fatto che Krakoa, per comunicare, non utilizzi le consonanti fricative – quelle prodotte facendo passare l’aria attraverso un restringimento della bocca (il suono “th” in inglese o lo “sc” di “sciare” in italiano, per capirci) – che infatti alcune lingue utilizzano pochissimo, come le lingue dei nativi americani o quelle del sud-est asiatico. Se avete letto questo numero e state sognando che qualcuno scriva una storia di mille pagine in stile Arrival su come Cypher ha creato il linguaggio krakoano, benvenuti nel club.
- Il passato di Krakoa e le sue origini atomiche erano state di recente raccontate in Journey Into Mystery: The Birth of Krakoa, in cui si vedeva Nick Fury fare amicizia con l’isola all’epoca della Seconda guerra mondiale.
- Nel narrare le origini di Krakoa, in riferimento ad Apocalisse che risanò la crepa dell’isola, Hickman utilizza l’espressione «he stood in the gap» («si frappose nel varco», qui tradotto con più libero «si innalzò nell’abisso») una formula già utilizzata dallo sceneggiatore nella serie S.H.I.E.L.D. per definire coloro che entravano nell’omonima organizzazione. In quella testata si scopriva tra l’altro che Apocalisse era uno degli agenti originali dello S.H.I.E.L.D. «He stood in the gap» è anche un passo del Libro di Ezechiele (22:30, «Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l’ho trovato»).
Frase dell’albo
«Adoro l’ambizione. Ne adoro ogni dettaglio.» (Sinistro, molto hickmaniano)
Leggi la guida numero per numero agli X-Men di Jonathan Hickman
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