Siamo al quarto albo di House of X/Powers of X e ancora la storia deve ingranare, Hickman si sta prendendo tutto il tempo per sistemare piccole e grandi informazioni sul terreno di gioco. Dopo la rivelazione del precedente numero, Powers of X 2 si sposta avanti a indietro nel tempo per mostrare vari momenti sconnessi tra di loro. Come tutti questi fili narrativi siano collegati rimane un mistero che lo sceneggiatore non sembra voler chiarire.
Cosa succede in “Powers of X” 2
Nel passato (X⁰), Moira e Charles si recano su Octopushiem, il rifugio acquatico di Magneto, e illustrano al signore del magnetismo il loro piano per il futuro della specie. Grazie alle premonizioni mostrate da Moira, Erik si convince.
Nel presente (X¹), Xavier e Magneto scoprono che nella chiavetta rubata da Mystica sono contenuti i piani di una Mother Mold, una versione aggiornata del Master Mold, una nuova generazione di Sentinelle, Nimrod, come parte del protocollo Orchis. Xavier ordina a Ciclope di fermare Orchis.
Nel futuro, si scopre che Wolverine e i suoi rispondono agli ordini di Apocalisse, che conduce il gruppo in una missione contro le macchine. Wolverine appare preoccupato, perché senza i poteri di Percival – che li rendeva invisibili alle macchine – combatterli non sarà facile.
Un’infografica spiega cos’è un Nimbus. Nimbus è l’unione delle menti delle cento personalità più intelligenti presenti sulla Terra nel XXXI secolo, racchiuse in un corpo Nimrod. Nella speranza di trovare alleati, Nimrod è stato fatto schiantare sul pianeta Nibiru in modo che trasformasse il ferro e il nickel del suo centro in un contenitore di memorie, convertendo poi il pianeta in un’enorme essere senziente. Nell’anno 1000, la specie Phalanx giunge sulla Terra comunicando di aver divorato Nimbus e chiedendo cosa cerchino gli umani. «Ascensione» è la risposta proferita dal Bibliotecario.
Appunti e riferimenti di “Powers of X” 2
- Octopushiem, il rifugio di Magneto, viene qui chiamato Isola M e si dice sia situato nel Triangolo delle Bermuda. Su Xavier Files hanno commentato ironicamente la scelta del nome dicendo: «Dai, amico, sembri un bambino dell’asilo che scarabocchia il proprio nome sulle sue cose».
- Questo albo chiarisce l’identità di alcuni degli X-Men del futuro: il tizio con il teschio in fiamme, come supposto, è Xorn; l’uomo-albero potrebbe essere “Black Tom” Cassidy, oppure Cypher. Anche se la certezza non c’è – perché nessuno lo nomina – i suoi poteri e la descrizione che dà di sé («Un tempo questo corpo apparteneva a un mutante di grado di comunicare con qualunque cosa. Conservo ciò che era, benché egli abbia abbandonato da tempo questa esistenza») farebbero pensare a uno dei due mutanti.
- Quando Moira spiega il suo piano a Magneto, l’uomo è travolto da visioni delle proprie vite, tra i vari momenti ex-novo ce n’è uno – quello con Magneto ammanettato – tratto da Il processo di Magneto, apparsa su Uncanny X-Men #200.
- Quando Xavier, Magneto e Ciclope passano in rassegna i membri del gruppo Orchis (SHIELD, AIM, SWORD, HAMMER), Eric rivela che «si sono tappati il naso pur di reclutare qualche ex membro dell’Hydra». Nella versione originale Magneto dice invece «They’ve also held their noses long enough to Operation Paperclip in a few ex-Hydra as well». L’operazione Paperclip – utilizzata dal signore del magnetismo come un verbo – era il nome di un progetto con cui il governo statunitense reclutava scienziati tedeschi della Germania nazista nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale. Hickman aveva già trattato l’argomento nella serie The Manhattan Projects disegnata da Nick Pitarra.
- A tal proposito, Hickman aveva dato spessore all’Hydra nella serie Secret Warriors, in cui si rivelava che l’organizzazione criminale era un organismo composto solo in parte da spinte naziste. Le polemiche attorno a Secret Empire nacquero anche a causa della diversa percezione dell’Hydra agli occhi degli editor Marvel (che distanziavano il gruppo terroristico da una semplice etichetta, alla luce della ret-con hickmaniana) e a quelli dei lettori comuni, che hanno continuato ad associare Hydra a una minaccia esclusivamente nazista. In questa sede, Hickman sembra tornare a una visione classica dell’Hydra, enfatizzando la componente nazista.
- A guidare il gruppo degli ultimi mutanti nel futuro scopriamo esserci Apocalisse, storico nemico degli X-Men creato nel 1986 da Louise Simonson e Jackson Guice. Il suo vero nome è En Sabah Nur (“occhio dell’alba” in egiziano) ed è stato il primo mutante ad essere apparso sulla Terra, migliaia di anni fa. Una delle sue storie più famose è L’era di Apocalisse, una saga che narra di una realtà alternativa in cui Charles Xavier è morto prima di poter fondare gli X-Men, portando al dominio incontrastato di Apocalisse. Apocalisse vive secondo la legge del più forte (poco importa se sia mutante o meno) e pare strano che, di fronte alla supremazia delle macchine, stia lottando a favore della parte più debole del conflitto. Nel recente evento Age of X-Man Apocalisse si scopriva un pacifista. Quest’ultimo sviluppo – e l’intervento di Moira – potrebbero aver cambiato le sue motivazioni.
- Xavier fa un discorso sull’unità di intenti e questo tema sembra esprimersi in varie occasioni: in House of X 1, Xavier aveva uniti i mutanti sotto una stessa lingua, cultura e nazione. In Powers of X 1, Sinistro aveva unito più mutanti in un ibrido genetico. Ora vediamo il concetto di unità spingersi all’estremo con l’introduzione di Phalanx.
Frase dell’albo
«Solo questo conta davvero… Lasciare qualcosa che riecheggi anche dopo la nostra dipartita» (Xorn, molto crepuscolare)
Leggi la guida agli X-Men di Jonathan Hickman
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