Avete un amico appassionato di fumetti ma non sapete cosa regalargli a Natale? Oppure è un fan dei film di supereroi e dovete scegliere un regalo ma non sapete da dove cominciare? In questo caso un fumetto DC Comics, di quelli importanti e in un’edizione di lusso, potrebbe essere l’ideale. Per aiutarvi nella scelta abbiamo stilato una lista di 10 titoli DC che dovrebbero stare nella libreria di qualsiasi amante dei fumetti. Edizioni di pregio e volumoni con interi cicli di storie, tutti reperibili in libreria o online.
Il ritorno del Cavaliere Oscuro
Scritta e disegnata da Frank Miller (con Klaus Janson e Lynn Varley), è una delle storie che, negli anni Ottanta, hanno cambiato il fumetto di supereroi, rendendolo più maturo. Il protagonista è un Batman ormai invecchiato, che da anni ha smesso di fare il vigilante, ma che all’improvviso viene spinto dagli eventi a reindossare il costume e a scontrarsi con… Superman.
Lanterna Verde/Freccia Verde
Un classico ciclo di storie degli anni Settanta realizzato da due degli autori più importanti di quel periodo, Dennis O’Neil e Neal Adams. Il super-poliziotto Lanterna Verde e il liberale Freccia Verde si ritrovarono a vivere una serie di avventure in giro per gli Stati Uniti, con problematiche d’attualità (il razzismo, la diffusione delle droghe, la gentrficazione) e un approccio molto più realistico alla materia supereroistica.
Superman: L’uomo d’acciaio
A metà anni Ottanta, DC Comics azzerò la continuity di Superman, affidandone il rilancio a John Byrne, l’autore canadese reduce da cicli di successo su X-Men e Fantastici Quattro, tra gli altri. I cinque numeri della miniserie da lui scritta e disegnata ripresentarono in chiave più moderna tutti gli elementi della mitologia di Superman, dall’infanzia a Smallville alla scoperta dei poteri e ai primi incontri con Lois Lane, Lex Luthor e Batman.
Kingdom Come
Una visione oscura del futuro dell’Universo DC, con Superman, Batman, Wonder Woman e tutti gli altri eroi classici ormai invecchiati ma costretti a tornare sul campo di battaglia per impedire alla nuova generazione di eroi – e ai nemici di un tempo – di distruggere il mondo. Un cult degli anni Novanta sceneggiato da Mark Waid e illustrato in stile iperrealistico da Alex Ross.
Kamandi di Jack Kirby
Negli anni Settanta, Jack Kirby, dopo aver co-creato tutti i più importanti personaggi di Marevl Comics, passò in DC per realizzare le sue opere più personali, dalla saga del Quarto Mondo a OMAC e The Demon. Kamandi racconta le avventure dell’ultimo ragazzo sulla Terra, l’ultimo umano sopravvissuto in un futuro selvaggio popolato da creature umanoidi dalle sembianze animali. Una delle storie più avventurose e coinvolgenti di Kirby.
Flash dei due mondi
Una delle storie più importanti degli anni Sessanta, pubblicata all’alba della Silver Age del fumetto e realizzata dallo sceneggiatore Gardner Fox e dal disegnatore Carmine Infantino. Costituì un punto di svolta sotto molti punti di vista, raccontando il primo incontro fra il Flash dell’epoca – Barry Allen – e il suo predecessore dei tempi della Seconda guerra mondiale – Jay Garrick – e dando vita al Multiverso DC.
Batman: The Killing Joke
Le storie di Alan Moore con i superoi più classici di DC Comics si possono contare sulle dita delle mani, ma si tratta sempre di piccoli capolavori. Tra tutte, forse la più famosa è questa sua escursione su Batman disegnata da Brian Bolland, in cui l’autore inglese ridefinì il rapporto tra l’eroe e la sua nemesi più tenace, il Joker, con soluzioni narrative ancora oggi, a oltre 30 anni dalla sua pubblicazione, discusse e controverse.
Wonder Woman di George Pérez
Sulla scia del successo di autori come Frank Miller e John Byrne, a metà anni Ottanta negli Stati Uniti si sviluppò la tendenza ad affidare ai disegnatori anche le sceneggiature delle storie, non sempre con risultati eccelsi. Tra le eccezioni positive ci fu sicuramente il rilancio di Wonder Woman affidato al portoricano George Pérez, che con il suo tratto classico e iper-dettagliato fu perfetto per raccontare le nuove avventure della principessa delle Amazzoni, a metà tra contemporaneità e mito.
Justice League International
A metà anni Ottanta, Keith Giffen e J.M. DeMatteis aggiornarono l’idea della Justice League alla contemporaneità e la trasformarono in un’organizzazione internazionale. Soprattutto, gli sceneggiatori trattarono la materia del racconto con irriverenza, spingendo sulla comicità delle situazioni e sugli scambi ironici tra gli eroi, rifiutando l’atmosfera cupa e seriosa che andava di moda grazie ai lavori di Frank Miller e Alan Moore. Le avventure erano impreziosite dalla matita dell’allora esordiente Kevin Maguire, bravissimo a rendere le espressioni facciali e le impercettibili emozioni che comunicava ogni smorfia.
Crisi sulle Terre Infinite
Negli anni Ottanta DC Comics ebbe un’idea drastica, che oggi viene vissuta come una tendenza ordinaria ma che all’epoca fu particolarmente di rottura: un reboot. Si sarebbe ricominciato da capo, fatto piazza pulita del passato e ripresentato i personaggi sotto la luce della modernità. Tra il 1985 e il 1986, Crisi sulle terre infinite, una storia sulla fine del multiverso scritta da Marv Wolfman e disegnata da George Pérez, spaccò l’universo DC. Agli autori toccò prendere in mano i cocci e ricostruire i personaggi dal principio, a partire da una lunga saga avvincente e piena di personaggi.
Leggi anche: