HomeMondi POPAnimazione"Weathering with You" di Makoto Shinkai, un film imperfetto ma da vedere

“Weathering with You” di Makoto Shinkai, un film imperfetto ma da vedere

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Weathering with You è il nuovo tassello dell’opera Makoto Shinkai, un regista ancora lontano dall’essere maturo. L’attesa per questo suo nuovo film era oltretutto particolarmente alta, visto il successo mondiale del lavoro precedente, Your name., che ha ottenuto ovunque incassi – relativamente – elevati e critiche positive.

Il protagonista di Weathering with You è Hodaka, un adolescente che scappa di casa e si ritrova a vivere da solo nel caos cittadino di Tokyo. Lì conosce Hina, una giovane ragazza con il potere di influenzare le condizioni meteorologiche. Insieme, i due forzeranno i limiti delle rispettive esistenze.

Il cinema di Shinkai ha forti limiti autoriali, indeciso su quale strada prendere, spesso poco incisivo o addirittura poco personale. La filmografia del regista è un’altalena qualitativa: spesso cade con incredibile ingenuità, come in I bambini che inseguono le stelle (il cui vecchio titolo era Viaggio verso Agartha), film che soffre di un omaggio a Hayao Miyazaki talmente esplicito da diventare sudditanza intellettuale (se non plagio); o come Il giardino delle parole, un mediometraggio che, al di là della bellezza tecnica, esplicita una pochezza contenutistica e intellettuale imbarazzante.

Oltre alle cadute, però ci sono le vette: 5 cm al secondo rasenta la perfezione nella prima parte; La voce delle stelle ribalta il concetto di spazio tempo inquadrandolo in una dimensione puramente shinkaiana (la storia d’amore utopica); infine Your name., il film che, a mio parere, al di là del clamoroso successo al botteghino, rappresenta la punta di diamante del suo cinema: equilibrato, innovativo, emozionante, narrativamente coinvolgente, complesso eppure universale.

Lo Shinkai autore, dunque, deve ancora superare dei limiti, che in questo Weathering with You emergono seppur contenuti. Lo diciamo subito: non siamo di fronte al nuovo Your name. Vive furbescamente delle stesse suggestioni ma cerca di essere altro, sebbene ci riesca solo in parte. Ecco perché, a mio parere, è un’opera imperfetta ma comunque da vedere.

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L’intero impianto narrativo è debole: si intuisce che c’è un background dei personaggi ma non si capisce in che modo le motivazioni, che non necessariamente devono essere esplicitate, influenzino alcune scelte dei protagonisti. L’elemento fantastico, che in Your name. era così ben inserito in un contesto di quotidianità da essere credibile e ben funzionale alla storia, risulta un po’ vago e poco incisivo, anche se emerge un discorso di stampo ecologista molto legato ai più recenti dibattiti sul clima.

Weathering with You propone una serie di personaggi tutti ben approfonditi ma privi di quello spessore che caratterizza quelli, per esempio, di Mamoru Hosoda. C’è tanta solitudine, in Weathering with You, a rendere il film un mosaico di individui alla ricerca disperata di una propria dimensione di serenità, la quale si realizza solo nell’incontro, nello spendersi per gli altri, nel credere negli altri, nell’affidarsi a loro. Ecco che, nelle sfumature, il film acquisisce una bellezza tutta sua: Hodaka si ritrova a vivere le follie della Tokyo contemporanea. Hinai a badare a se stessa e al fratellino dopo la morte della madre.

Gli adulti, un po’ come in Una tomba per le lucciole di Isao Takahata, non ne escono bene: egoisti, moralisti, giustizialisti, insensibili alle reali esigenze dei più piccoli. L’unico a dimostrarsi differente da quel magma indistinto di adulti gelidi è Keisuke Suga, che aiuta Hodaka nel suo percorso di crescita. Ma questo perché Keisuke stesso è ancora un bambino, incapace di superare un trauma e di prendersi le proprie responsabilità di padre.

Weathering with You, dunque, racconta il percorso di crescita di uomini e donne in un mondo spietato inserendolo in una dimensione di eccezionalità che ne sottolinea l’importanza. Dove il film stupisce è in almeno tre elementi. Il primo è quello tecnico: Shinkai continua il suo percorso verso un’animazione 2D tesa al fotorealismo, suo marchio di fabbrica che ha inevitabilmente influenzato il mercato degli anime (e di questo bisogna dargliene atto). L’integrazione di sfondi iperrealistici con i personaggi animati “classicamente” raggiunge vette notevoli e porta Weathering with You a essere un’opera da godere innanzitutto da un punto di vista meramente visivo. Ma anche uditivo: le musiche e tutto il tessuto sonoro sono, ancora una volta, ottimi.

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Il secondo elemento positivo riguarda la conclusione, e qui un po’ di spoiler ci scappa. Hinai, convinta da Hodaka, sceglie di non sacrificare se stessa in favore dell’amore che prova per lui. Questa scelta scardina la concezione di sacrificio che è tipica di quasi tutti gli anime che conosciamo e che appartiene alla cultura nipponica (dai Cavalieri dello Zodiaco a Dragon Ball, da Gundam a Capitan Harlock). Il sacrificio si lega alla concezione giapponese di morte (e spesso di suicidio), la quale ha a che fare con la consapevolezza  di sé e dei propri obblighi e delle proprie responsabilità per il bene comune (da qui si potrebbe parlare dei concetti di on e giri, doveri e obblighi, ma per qualsiasi approfondimento sul concetto di sacrificio e morte negli anime rimando al saggio di Marcello Ghilardi, Cuore e acciaio – Estetica dell’animazione giapponese, Esedra editrice).

Hinai, convita da Hodaka, capisce che è più importante vivere la vita desiderata piuttosto che sacrificarsi per il bene di tutti, e questo atto, per quanto minimale di primo acchito, è di un impatto enorme per chi conosce un minimo la cultura nipponica. Shinkai, dunque, rivoluziona il concetto di sacrificio e, di conseguenza, ripensa il modo in cui bisogna vivere.

Il terzo e non meno elemento importante è la capacità di Shinkai di creare specifiche atmosfere. Non sempre ci riesce, ma quando trova il modo il risultato è sorprendente. In 5 cm al secondo così come in Your name. sono presenti alcune sequenze sospese, dove la narrazione si sposa con la bellezza dell’immagine, del suono, della musica, diventando poesia visiva. Succede anche in Weathering with You, in particolare quando il clima, su Tokyo, peggiora improvvisamente. Quella lunga sequenza è tra le migliori del film e dimostra il vero valore di Makoto Shinkai: fare cinema dove la sensazione, l’urgenza dell’emozione diventa l’obiettivo primario. Potremmo quasi identificarla come una poesia postcontemporanea, unica e particolare.

Insomma, com’è questo Weathering with You? Imperfetto, soggiogato dalla bellezza di un film senza sbavature come Your name., eppure affascinante e imperdibile, un tassello importante nella storia dell’animazione giapponese, un momento in cui immergersi nella magia unica e straordinaria degli anime.

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