Era il 31 agosto del 1939 quando tra gli scaffali delle edicole statunitensi spuntava Marvel Comics #1, il primo fumetto della casa editrice Timely Publications, che nel 1963 prenderà il nome definitivo di Marvel Comics.
Sulla copertina, postdatata ad ottobre per questioni di distribuzione, era raffigurato un minaccioso uomo avvolto dalle fiamme. Era la prima Torcia Umana, un androide creato dallo scrittore Carl Burgos che non ha nulla a che vedere con il ben più famoso membro dei Fantastici Quattro creato nel 1961 da Stan Lee e Jack Kirby.
Nelle sessantaquattro pagine dell’albo, oltre la Torcia Umana, facevano la loro prima comparsa Angel di Paul Gustavson, un eroe baffuto e dall’aura quasi mistica; Ka-Zar, un clone di Tarzan; il Cavaliere Mascherato, un pistolero del west creato da Al Anders; Namor il Sub Mariner, disegnato dal pioniere del fumetto supereroistico Bill Everett; e diverse strip umoristiche usate come riempitivo.
Marvel Comics #1 fu tirato in 80 mila copie, non molte per l’epoca, ma andò esaurito quasi subito e fu ristampato. La seconda edizione fu un successo clamoroso e vendette circa 800 mila copie. Tutto questo spinse l’editore Martin Goodman, che fino a quel momento aveva pubblicato solo riviste pulp, a continuare e ampliare la pubblicazione di comic book.
Marvel Comics continuò a uscire, ma cambiò nome in Marvel Mystery Comics. Ad essa si affiancarono nuove testate (Daring Mystery Comics, Mystic Comics, Red Raven Comics) e Goodman creò una divisione editoriale dedicata, la Timely Comics. Per tenere alto il ritmo di tavole prodotte, assunse un gruppo di autori, tra cui Joe Simon e Jack Kirby, che nel 1941 diedero vita a Capitan America, il primo grande eroe della casa editrice famoso ancora ai giorni nostri.
Timely Comics cessò le pubblicazioni nel 1949 e fu rilanciata da Goodman nel 1951 con il nome di Atlas Comics, ma la spinta del fumetto di supereroi si era ormai affievolita e le pubblicazioni per lo più spaziavano dall’horror alla fantascienza al fumetto umoristico.
Nel frattempo, in seguito al successo della testata Justice Society of America, che riuniva i personaggi più popolari della DC Comics come Batman e Lanterna Verde, al quarantenne Stan Lee, nipote acquisito di Goodman che da qualche anno era principale sceneggiatore, unico redattore e factotum della sezione fumetti dell’azienda, fu scelto per creare un nuovo gruppo di supereroi. Lee affidò le sue idee alla matita di Jack Kirby e così nacquero i Fantastici Quattro, il primo supergruppo con super problemi. E fu un successo.
Solo nel 1962 Goodman e Lee decisero di dare una svolta alle loro pubblicazioni, fino a quel momento sparpagliate sotto diversi imprint stampati in piccolo nei colophon degli albi, raggruppandole sotto l’etichetta Marvel Comics, che ufficialmente debuttò nel febbraio del 1963 nel box in alto a sinistra sulla copertina di Journey Into Mystery #91.
Il resto è storia.
Leggi anche: La vendetta del fondatore della Marvel: Martin Goodman e Atlas/Seaboard
Entra nel canale Telegram di Fumettologica, clicca qui.