Marvel Comics ha dedicato una breve storia – di una sola pagina – al tema dell’immigrazione, ambientandola in Italia, per la precisione a Riace. Sceneggiato dalla poeta e sociologa Eve L. Ewing e disegnato da Jen Bartel, il racconto è contenuto in Marvel Comics #1000, albo uscito questa settimana negli Stati Uniti per celebrare gli 80 anni della casa editrice di Spider-Man e Iron Man.
La protagonista della storia è una piccola bambina africana ospite di un centro di accoglienza del comune calabrese, che non riesce a parlare a casa dei traumi subiti durante il viaggio attraverso il mare ma che si esprime attraverso i disegni. In uno di questi, si vede come sia stata Tempesta degli X-Men – supereroina per metà africana – a salvarla.
«So come ci si sente. Credimi» afferma Tempesta alla bambina nel momento del salvataggio. Nella finzione dei fumetti Marvel, Ororo Munroe – questo il vero nome del personaggio – era la figlia di una principessa di una tribù kenyota e di un giornalista americano che crebbe in Egitto, fino a quando un aereo da guerra precipitò sulla sua casa, uccidendo sua madre.
Rimasta orfana, Ororo fu addestrata come ladra fra le strade del Cairo. Dopo aver sviluppato i propri poteri mutanti di controllo degli eventi atmosferici, la ragazza si spostò nell’Africa nera, dove inizò a essere venerata come una dea, prima di essere arruolata da Charles Xavier (alias il Professor X) per i suoi X-Men.
Intitolata “Over Troubled Water” (“Su acque agitate”), la storia mette al centro dell’attenzione un tema di grande attualità come quello dell’immigrazione via mare dal nord dell’Africa alle coste meriodionali dell’Europa. Negli ultimi anni, il piccolo comune di Riace è finito in particolare al centro delle cronache internazionali come esempio virtuoso di accoglienza.
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