Gli anni Novanta non offrirono tanti successi animati come aveva fatto il decennio precedente, ma ci furono senza dubbio alcuni importanti anime che lasciarono il segno o che tutt’ora proseguono con successo. Tra rivisitazioni di classici e nuove serie, nel 1999, in Giappone, uscirono infatti alcuni anime rimasti particolarmente nel cuore anche degli spettatori italiani, grazie alle loro versioni a fumetti ma anche agli intensivi passaggi sui canali televisivi nostrani.
One Piece
Dopo la conclusione di Dragon Ball Z, il Giappone e il mondo aspettavano un nuovo eroe e un nuovo manga da celebrare. Dopo aver esordito sulle pagine di Shonen Jump (la stessa rivista di Dragon Ball, JoJo e molti altri) nel 1997, One Piece si impose presto come la nuova serie culto della rivista più amata dai lettori giapponesi, così da meritarsi una serie animata due anni dopo.
La storia è incentrata su Rufi, un ragazzo dal corpo di gomma, e della sua ciurma, intenti nella ricerca del tesoro One Piece e, soprattutto, nel diventare i pirati più forti di sempre. La serie conta oltre 800 episodi trasmessi lungo 20 stagioni ed è tuttora in corso (così come il manga, tradotto in Italia da Star Comics).
Turn A Gundam
Turn A Gundam fu la prima serie dell’universo di Gundam, tra quelle ideate e dirette da Yoshiyuki Tomino, il creatore della serie originale, a non essere ambientata nell’Universal Century, l'”universo” principale di ambientazione delle varie serie. La storia racconta di una Terra uscita da un periodo del quale gli umani non hanno ricordo, la cosiddetta “Età Oscura”. Gli abitanti delle colonie sulla Luna vogliono tornare sulla Terra e inviano tre ragazzi in esplorazione, ai quali fanno seguito le forze di invasione.
Si tratta dell’ultima serie di Gundam realizzata in modo tradizionale, ovvero disegnata a mano sui cells, e presenta uno staff notevole, tra cui Yōko Kanno (Cowboy Bebop, Macross Plus, Brain Powerd) alla colonna sonora e Syd Mead (Blade Runner, Aliens) al mecha design. Il fumetto di Turn A Gundam è stato pubblicato anche in italia da GP Publishing.
Great Teacher Onizuka
Nota anche come GTO, la serie racconta di un giovane professore fuori dall’ordinario: un teppista che trova il modo di lavorare come insegnante al semplice scopo di corteggiare le ragazze. Si tratta dell’adattamento dell’omonimo manga realizzato da Toru Fujisawa e serializzato in Giappone dal 1997 al 2002. Raccolto in 25 volumi, è arrivato anche in Italia, pubblicato da Dynit.
Nel nostro paese i 43 episodi dell’anime furono trasmessi tra il 2003 e il 2004 da MTV, raggiungendo una buona popolarità, e in seguito ripresi da GXT e Cooltoon. Una curiosità: Fujisawa è stato accusato di plagio dal fumettista Tatsuya Egawa, di cui il primo era stato in precedenza assistente. Secondo Egawa, GTO non era altro che una copia di Be Free, uscito dieci anni prima.
Jin-Roh: Uomini e lupi
È un film scritto da Mamoru Oshii (noto per la regia di opere come Ghost in the Shell e Patlabor) e diretto da Hiroyuki Okiura (già direttore dell’animazione su Akira, Venus Wars, Patlabor: The Movie), da tempo apprezzato collaboratore del primo. La storia, ambientata nel Giappone degli anni Sessanta di un universo storico alternativo, è incentrata su Kazuki Fuse, un membro dell’unità di polizia anti-terrorismo di élite dei Kerberos Panzer Cops.
Apparentemente una semplice storia di guerra, Jin-Roh è invece un racconto che offre una moltitudine di piani di lettura e di interpretazioni, come del resto è cifra tipica del lavoro di Oshii, con uno spirito di critica sociale che porta l’autore sulla scia di un maestro come Akira Kurosawa.
Harlock Saga – L’anello dei Nibelunghi
Una ambiziosa rivisitazione in chiave fantascientifica de L’anello del Nibelungo, il dramma musicale di Richard Wagner, nella quale Leiji Matsumoto mise in scena il suo personaggio più amato, Capitan Harlock, per una serie in sei episodi (realizzato per il mercato home video).
Il capitano dalla benda nera sull’occhio e il suo equipaggio intraprendono un epico viaggio alla ricerca dell’”Oro del Reno”, che serve a forgiare il mitico anello che porterà il potere supremo a chi ne entrerà in possesso. A fare da colonna sonora del viaggio di Harlock, ci sono ovviamente le musiche di Wagner. Alla stessa storia Matsumoto dedicò anche un manga (pubblicato in Italia da Hazard Edizioni), intitolato L’anello del Nibelungo.
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