Gli anni Ottanta sono stati un periodo assai florido per l’animazione nipponica. Si sono affermati i generi più disparati, dall’avventura al post apocalittico al romantico, con anime che hanno fatto il giro del mondo, trasmessi dalle televisioni di svariati paesi (e l’Italia è stato uno dei più ricettivi).
Sul finire del decennio sono usciti alcuni anime molto popolari, ancora oggi amati dagli appassionati più hardcore ma anche dal pubblico generalista. A questi si aggiunsero alcune chicche estremamente rappresentative di un decennio risultato fondamentale per l’animazione giapponese.
Quella che segue è una selezione dei titoli – tra serie, film e OAV – più rappresentativi usciti nel 1989, che dunque quest’anno compiono 30 anni.
Ranma 1/2
L’adattamento di quello che potrebbe essere definito il manga più popolare di Rumiko Takahashi – la creatrice tra gli altri di Lamù e Inuyasha – iniziò a essere trasmesso in Giappone nell’aprile 1989, anche se arrivò in Italia solo nel 1996. La storia racconta le avventure e disavventure di un ragazzo in grado di diventare donna se si bagna con acqua fredda (e tornare normale con quella fredda), tra indecisioni amorose, duelli e situazioni imbarazzanti.
Ranma 1/2 è inoltre la divertente epopea di una famiglia allargata e presentata una in lunghissima serie di episodi – ben 161 – che uniscono quotidiano e fantastico con gusto romantico e avvincente.
Dragon Ball Z
La seconda serie di Dragon Ball, che adatta le avventure raccontate nei volumi dal 17 al 42 del manga originale di Akira Toriyama. Il protagonista, Goku, non è più un bambino, e le sue storie abbandonano la comicità improntata su continue gag che ha caratterizzato in precedenza la serie, incentrandosi invece maggiormente sui combattimenti.
I 291 episodi di Dragon Ball Z possono essere suddivisi in più saghe, che vedono Guku e i suoi fortissimi amici battersi contro mostri che minacciano la Terra sempre più forti nel corso degli anni, fino a trasformarsi in una saga generazionale.
Kiki – Consegne a domicilio
Il quinto film diretto da Hayao Miyazaki (il quarto per lo Studio Ghibli) racconta la storia di una streghetta che, compiuti i 13 anni, parte sulla sua scopa in compagnia del suo gatto nero verso un’altra città per svolgere l’anno di apprendistato. Nella nuova città riesce ad ambientarsi ma deve anche affrontare imprevisti, come la perdita della capacità di volare.
Il primo doppiaggio italiano del film risale al 2002, mentre un nuovo adattamento è stato poi realizzato nel 2013, permettendo il recupero delle musiche originali (e la distribuzione nelle sale cinematografiche).
Venus Wars
È l’adattamento a film animato di una delle space opera a fumetti più apprezzati degli anni Ottanta. Venus Wars è una creazione di Yoshikazu Yasuhiko – figura poliedrica, noto tra le altre cose come regista dalla prima serie di Gundam – e racconta di un futuro in cui Venere viene colonizzato dai terrestri e diventa teatro di scontri tra fazioni.
La guerra raccontata si svolge in singolari combattimenti su veicoli motorizzati simili a motociclette. Il manga originale è stato tra i primi pubblicati in Italia da Granata Press negli anni Novanta, e poi ristampato in quattro volumi da Magic Press nel 2009. Il fumetto era realizzato da Yasuhiko, che è stato anche regista, sceneggiatore e character designer del film.
Baoh
Baoh è il breve manga realizzato da Hirohiko Araki tra il 1984 e il 1985 prima di intraprendere la sua serie più lunga e popolare, Le bizzarre avventure di JoJo. Baoh durò appena due volumi (pubblicati anche in Italia, da Star Comics) ma ispirò un film di 48 minuti distribuito esclusivamente nel mercato dell’home video.
La storia racconta la fuga di un giovane rapito e trasformato in un’arma biomeccanica che si ritrova a dover affrontare un’organizzazione segreta che lo contrasta con mostri e assassini. L’anime fu realizzato nel 1989, quando Araki era ormai famoso per JoJo, e fu prodotto dallo Studio Pierrot, noto per Lamù la ragazza dello spazio, L’incantevole Creamy, È quasi magia Johnny, Great Teacher Onizuka e decine di altri popolarissimi anime.
Gundam 0080: La guerra in tasca
Mobile Suit Gundam 0080: La guerra in tasca fu prodotta in occasione dei dieci anni dalla prima serie di Gundam. Come questa, si concentrava ampiamente sul tema della guerra, senza troppa distinzione tra buoni e cattivi, enfatizzando la drammaticità dello scontro. La storia racconta il tentativo di distruggere un nuovo prototipo del Gundam da parte del comando di Zeon e le vicende di un bambino affascinato da Gundam che suo malgrado si ritrova coinvolto nella vicenda.
Fu il primo character design per Gundam del disegnatore e mangaka Haruhiko Mikimoto, noto per lo stesso ruolo svolto su Macross. Composta da sei episodi, la serie fu distribuita esclusivamente nel mercato home video, ed è ancora inedita in Italia (nonostante da noi sia stato pubblicato il manga, da Star Comics).
The Guyver: Bioarmatura potenziata
Guyver è uno dei manga anni Ottanta/Novanta ad aver maggiormente segnato la fantascienza nipponica, rimanendo comunque un prodotto per certi versi di nicchia, che mai ha raggiunto la ribalta del mainstream come molte altre serie dello stesso periodo.
La serie di Takaya Yoshiki, composta da 26 episodi, racconta la storia di un giovane che si imbatte suo malgrado in una bioarmatura che si impossesserà di lui e cambierà del tutto la sua vita, mettendolo contro forze potentissime e violente. Questo, realizzato per il mercato dell’home video, fu il secondo adattamento del manga originario – dopo un film del 1986 – e ne seguì fedelmente la storia narrata nei primi cinque volumi.
Yawara – Jenny la ragazza del judo
L’adattamento della lunga serie manga di Naoki Urasawa (pubblicata dal 1986 al 1993 e in Italia dal 2013 al 2018 da Planet Manga) è un classico degli anime sportivi moderni. È la storia della giovane Yawara (ribattezzata Jenny nell’adattamento italiano andato in onda solo in 26 episodi di 124) che desidera una vita normale ma, spinta dal nonno, finisce per intraprendere la carriera sportiva del judo, riuscendo a inanellare successi su successi.
Se in Italia Urasawa è amato per i suoi manga più maturi (20th Century Boys, Monster, Pluto, Billy Bat), negli anni Ottanta fu assai popolare in Giappone anche per le serie sportive Yawara e Happy!.
Patlabor
Se l’adattamento animato più noto della serie manga di Masami Yuki è il primo OAV diretto da Mamoru Oshii, fu il reboot televisivo a contribuire ampiamente a consolidare il successo della serie con i suoi 47 episodi (andati in onda anche in Italia, sul canale Man-Ga di Sky nel 2012).
Patlabor racconta la quotidianità di una sezione di polizia dotata dei “labor”, robot in grado di svolgere lavori pesanti, utilizzati anche dalle forze dell’ordine. Anziché concentrarsi su combattimenti e scontri, la serie si distinse perché dedita al racconto della quotidianità del gruppo di poliziotti protagonisti. La sua narrazione compassata trovò ampio spazio nei 47 episodi della serie animata televisiva.
Five Star Stories
Un lungometraggio di 66 minuti che adatta il primo volume del longevo manga omonimo realizzato da Mamoru Nagano e serializzato per anni sulla rivista di anime Newtype (e pubblicato in Italia da Flashbook).
Prodotto da Sunrise (Gundam, City Hunter, Inuyasha, Planetes) e diretto da Kazuo Yamazaki (Lamù – Remember My Love, Daitarn 3, Kara dolce Kyoko), l’anime racconta di un mondo complesso, in un universo narrativo tra la science fiction e il fantasy, in cui cavalieri si scontrano a bordo di giganteschi robot antropomorfi dal mecha design sinuoso e complesso, al limite del barocco. Il lavoro di Nagano è complesso e si dipana in una linea temporale ampissima, tanto che il film può servire da introduzione a un mondo vasto e da scoprire.
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