Nel film Captain Marvel troviamo un Nick Fury più giovane e ancora in possesso di entrambi gli occhi, così come esordì nei fumetti di Marvel Comics, senza la sua caratteristica benda, all’interno di storie ambientate durante la Seconda guerra mondiale.
Quando Stan Lee e Jack Kirby – i due creatori di Nick Fury – decisero di raccontare parallelamente anche le avventure del personaggio al presente, ovvero in continuità con quelle di Capitan America, Iron Man e gli altri supereroi, lo privarono dell’occhio sinistro per renderlo più distinguibile dalla sua controparte più giovane.
Il momento della perdita dell’occhio fu poi raccontato su Sgt Fury and his Howling Commandos #27 (febbraio 1966), in una storia scritta da Stan Lee e disegnata da Dick Ayers, nella quale il sergente Fury e i suoi uomini (gli Howling Commandos) sono impegnati ad affrontare l’esercito nazista in Europa.
Quando i Nazisti lanciano una granata contro di loro, Fury con coraggio la afferra e la lancia indietro, salvando i propri soldati. Il gesto però non è compiuto con la necessaria fretta e la granata esplode nei pressi di Fury, che così ci rimette un occhio e rimane isolato in territorio nemico.
Dopo essersi fasciato la testa, l’eroe riesce a cavarsela anche da solo, facendo prigioniero uno scienziato nazista e convincendo persino un soldato tedesco a disertare. Quando Fury ritorna fra le fila amiche, un chirurgo gli offre la possibilità di rimettergli a posto l’occhio, con l’effetto che però dovrà restare lontano dall’azione per un anno. La scelta però è scontata: la guerra continua, e non ci si può fermare neanche davanti alla perdita di un occhio.
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