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Storia dei fumetti Marvel non prodotti dalla Marvel

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Oltre il ragnoverso
Le versioni giapponesi di Spider-Man sono fra le più bizzarre che siano state realizzate ma non sono le uniche. È ben noto, ad esempio, che esiste una miniserie di quattro numeri ambientata ad Agra (la città del Taj Mahal) e in cui il tessiragnatele è un ragazzo di Mumbay di nome Pavitr Prabhakar chiamata Spider Man India e co-prodotta dalla Marvel e dall’indiana Gotham Entertainment (in Italia pubblicata su Marvel Crossover 41 dell’ottobre 2005).

La copertina di Spider-Man: India #3

L’Uomo Ragno è senz’altro il personaggio che può vantare sia il maggior numero di storie realizzate fuori dagli USA, che il maggior numero di versioni apocrife. Marvel UK, ad esempio, ha al suo attivo le storie inedite ambientate in Gran Bretagna e firmate da Mike Collins (storie disegnate da Barry Kitson e apparse sui numeri 607/610 della testa inglese Spider-Man fra l’ottobre e il novembre 1984) e quelle “for kids” del XXI secolo pubblicate sul magazine britannico Spectacular Spider-Man. Nato come contenitore di ristampe di testate tipo Adventures of Spider-Man, Spectacular Spider-Man (UK) fra il numero 52 (settembre 1999) e il 223 (luglio 2011) ha proposto quasi esclusivamente storie di autori britannici quali (fra gli altri) Alan Cowsill, Mitchel Scanlon, Jason Quinn, Jim Alexander e – soprattutto – Freg Handley.

La longevità della rivista rappresenta quasi un record ma – se si tiene conto dei tempi e delle circostanze – non è poi niente di così sensazionale a confronto dei 45 racconti che l’editore messicano La Prensa presentò a partire dal 1972 su El Sorprendente Hombre Araña.

La vicenda editoriale messicana dell’Uomo Ragno ebbe inizio a pochi mesi di distanza dall’uscita del primo numero di Amazing Spider-Man. Nel giugno 1963 La Prensa cominciò infatti la pubblicazione de El Sorprendente Hombre Araña divulgando le storie di Lee e Ditko non solo in patria ma anche in Argentina, Cile, Uruguay, Perù e per le comunità latine della California e della Florida.

La copertina di El Sorprendente Hombre Araña #123

Un po’ per carenza di materiale originale, un po’ forse per volontà di dare una visione del personaggio epurata da riferimenti gringos, la Prensa riuscì ad ottenere dalla Marvel una licenza per produrre in proprio storie dell’arrampicamuri mantenendo il contesto, la storia passata e tutti i comprimari del fumetto originale. Così a partire da El Sorprendente Hombre Araña #123 (La Victoria del Hombre de Hierro del 15 marzo 1972) si aprì un ciclo di storie, scritte in genere di Raùl Martinez e disegnate da José Luis González Durán, caratterizzate da un tipico tratto da scuola sudamericana.

Nei racconti compaiono regolarmente zia May, Jonah Jameson e il consueto cast di Amazing Spider-Man ma, via via, emergono sempre più evidenti anche alcune divergenze rispetto al fumetto americano; differenze sia di stile che, soprattutto, di approccio che resero Peter Parker sempre meno un supereroe con superproblemi, ma che al tempo stesso furono talmente apprezzate dai lettori sudamericani da far passare la periodicità della testata da quindicinale a settimanale.

Le storie messicane dettero molto spazio a Gwen Stacy – mostrata sexy come mai la si era vista –, introdussero nuovi supercriminali (il sunnominato Hombre de Hierro che non ha niente a che vedere con Iron-Man, El Hombre Gigante, El Puercoespin, El Hombre Dorado, …) e nuove razze aliene (i piccoli invasori alieni che appaiono in El Sorprendente Hombre Araña #157  o i mostruosi Hombres Formigas che invadono la Terra nei n. 178/179 della testata) e non disdegnarono riferimenti a temi sociali di un certo rilievo. Notevole a questo proposito il racconto La Rebelion de los negros (El Sorprendente Hombre Araña #165, 15 giugno 1973) in cui sullo sfondo delle tensioni razziali americane viene introdotto un Capitan America di colore molti anni prima sia di Isaiah Bradley che di Sam Wilson.

Una tavola da El Sorprendente Hombre Araña #128

Le pubblicazioni de El Sorprendente Hombre Araña andarono avanti sino al numero 185 (più cinque “anuarios”) e furono accompagnate anche da una serie di strisce pubblicate su vari quotidiani sempre a firma di autori messicani.

Quando, nella seconda metà del 1973, La Prensa cessò di pubblicare le storie della Marvel, le licenze dei vari personaggi passarono all’Editorial OEPISA (Organización Editorial de Publicaciones e Impresiones S.A.) che, sotto l’egida del marchio Macc División de Historietas, affidò la direzione artistica a José Luis Duran.

Oltre alle ristampe dei comics americani anche la OEPISA pubblicò storie fatte in Messico dell’Uomo Ragno. Anzitutto su un quindicinale chiamato anch’esso El Sorprendente Hombre Araña che presentò storie “locali” nei n. 12, 19, 21 e 25, usciti fra il 1974 e il ’75 (nel n. 19 vennero forniti i credits dello sceneggiatore Gómez Talancón e del disegnatore Ramiro Zettli, ma secondo alcuni si tratta di un’attribuzione fallace).

La storia editoriale della suddetta testata è piuttosto intricata. Fino al n. 15 presenta racconti dell’Uomo Ragno con traduzioni dei numeri fra il 121 e il 134 di Amazing Spider-Man (non sempre in ordine cronologico e con la suddetta eccezione del n. 12), dal 16 al 36 alterna racconti dell’Uomo Ragno nei numeri dispari e della Pantera Nera nei numeri pari (questi ultimi con l’intestazione El Hombre Araña presenta la Pantera Negra). Dal n. 38 in poi alterna invece traduzioni delle collane statunitensi di Spider-Man a una serie tutta messicana dedicata all’Uomo Ragno e titolata Arañita Super Historias. Con quest’ultima intestazione vennero pubblicati 23 episodi inediti (nei n. 40, 44, 50, 52, 56, 58, 60, 62, 64, 66, 68, 70, 72, 76, 80, 82, 84, 86, 88, 90, 92, 94, 96; il n. 38 traduce invece Spidey Super Stories #1) ma anche le traduzioni di vari numeri di Marvel Team Up.

Da notare che, dopo l’uscita di El Hombre Araña presenta la Pantera Negra #36, alla Pantera venne dedicata una testata propria che mantenne la numerazione precedente e procedette solo per numeri pari fino al 50. Nelle due versioni di Pantera Negra vennero presentate traduzioni di Jungle Action e cinque episodi inediti fatti in Messico: quello sul n. 36 di El Hombre Araña presenta la Pantera Negra e quelli sui n. 42, 44, 46 e 48 di Pantera Negra. Questi ultimi andarono a collocarsi fra le traduzioni di Jungle Action 16 e 17 apparse rispettivamente sui n. 40 e 50.

La Pantera Negra #48 del 1075

La OEPISA realizzò inoltre storie messicane dei Fantastici Quattro (12 episodi apparsi sui n. 11, 12, 15, 16, 17, 19, 20, 22, 29, 30, 38, 46, 49 della testata Los 4 Fantasticos; nel n. 49 c’è un team up con l’Uomo Ragno), di Ka-zar (Ka-zar, Amo de la tierra perdida 4 del settembre 1975), di Iron Fist (ribattezzato Puno de Acero) e di personaggi inediti ma legati alle storie kung fu della Marvel quali la Chica de Kung Fu, Ken Yu, El Halcon Justiciero e El Solitario (la testata Kung Fu presenta, sulla quale apparvero Iron Fist, Shang Chi e da un certo punto in poi anche Conan, presentò in tutto 16 episodi inediti di personaggi Marvel).

A differenza de la Prensa, quelli della OEPISA evitarono di chiedere alla Marvel una qualsiasi licenza per la realizzazione di storie originali e solo con il tempo arginarono le controversie. Cessarono di pubblicare materiale Marvel nel 1979.

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