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Jim Lee, il fumettista fissato con Twitch

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Cosa fa nel “tempo libero” uno dei disegnatori più famosi al mondo come Jim Lee? Trasmette su Twitch. Niente palestra, vasche per il centro di Los Angeles o serate davanti la tv: ogni giovedì, sabato e domenica, la routine del disegnatore – ex star Marvel, fondatore di Image Comics e infine boss DC Comics – prevede diverse attività di webcasting: disegno dal vivo, partite a qualche videogioco (per lo più in famiglia), ospitate di altri artisti e persino sessioni ai fornelli (altro che food show Marvel). Con un ritmo talvolta forsennato – un giorno sì e uno no – che pare proprio quello di un autentico appassionato (o fissato, o nerd: a voi la scelta).

jim lee twitch

Da quando la piattaforma di live video streaming – nata nel 2011 – è diventata la patria elettiva dei gamers, la principale “arena” internazionale delle competizioni di eSports, e una delle prede più cool dell’espansione di Amazon (che la ha acquistata nel 2014), Twitch ha attirato l’attenzione di un numero crescente di talenti creativi. Una tentazione irresistibile per un geek entusiasta come Lee, sempre in prima linea nel respirare le nuove tendenze pop. Risultato: iscritto nell’agosto 2017, Jim Lee è oggi il fumettista più seguito (26.800 followers) sulla piattaforma che alcuni chiamano “la YouTube del futuro”, la quarta fonte di tutto il traffico internet statunitense nei peak time dopo Netflix, Google e Apple.

Lee nelle sue 4/5 ore di diretta si “immerge” nell’esperienza al punto da andare a ruota libera. Gioca, chiacchiera, commenta e spesso elargisce anche consigli sulla professione: in uno degli ultimi stream ha parlato – ça va sans dire – di come stare sui social, oltre che del rapporto coi fan. E di quel che gli passava per la mente.

Molti suoi streaming vengono rimpacchettati in clip e caricati su YouTube, dove il disegnatore ha due canali, uno suo e uno a cui ha dato la procura: sono i segmenti più titillanti, quelli in cui disegna un personaggio a richiesta (Kaneda, Goku) e hanno un buon numero di visite, che si somma al totale delle interazioni prodotte. Ovviamente la visione su Twitch è un’esperienza più “viscerale”, vicina e immediata.

Perché c’è la possibilità di ottenere uno dei disegni che realizza nella live, ovviamente, ma anche perché dal vivo si è costretti a seguire tutto il processo lavorativo senza skippare in avanti, assistendo a (lunghi) momenti in cui Lee molla la matita, si beve una Red Bull, parla del suo hamburger preferito («da In-N-Out Burger, un numero due, ketchup e senape, niente salsa, poche cipolle e peperone a pezzi») e risponde alle domande della chat.

Si vede che Lee si diverte con questa modalità di comunicazione, che interagisce con tutti i messaggi della chat, creando un engagement fortissimo. Ma l’aspetto ludico si affianca inevitabilmente a quello economico. Sulla sua pagina ci sono i banner per comprare su Amazon le matite e gli strumenti che gli vediamo utilizzare nello stream, per esempio. E se sei un suo subscriber (pagante) puoi farti fare una portfolio review dall’autore.

Jim Lee multipiattaforma

Lee è l’unica celebrità del fumetto, e una delle poche in generale (penso a Hunter Pence, T-Pain, deadmau5, Thomas Middleditch), a sbarcare su Twitch non cercando di farsi un nome ma avendolo già. L’anatomia digitale del suo profilo è unica nell’industria fumettistica: oltre a Twitch, Lee è presente sulle piattaforme classiche (ma anche su quelle meno, come Discord). I suoi 456mila like sulla sua pagina Facebook, i 322mila su Instagram e i 304mila su Twitter sono un bel biglietto da visita e un segnale della sua vitalità internettiana.

Come su Twitch, anche su Instagram passa dal postare disegni in lavorazione a vecchi classici o scatti di famiglia, offrendo uno spaccato abbastanza rotondo della sua giornata. La moglie in questo gli fa da sparring partner documentando pranzi domenicali, grigliate, uscite con i figli. Su Instagram ha perfino un secondo profilo, privato, in cui raccoglie il proprio diario alimentare.

jim lee wired

La presenza digitale di Lee è spalmata ovunque, e con efficacia trasversale. Sono strade percorribili se si ha un seguito nutrito, ma è attraverso queste vie che il proprio bacino di appassionati aumenta.  Le dirette Instagram non sono certo una sua esclusiva, ma la stragrande maggioranza gira brevi video di work in progress e nulla più. Qui parliamo di sessioni da tre, quattro, a volte sei ore. Chi dovesse mai scrivere una biografia del disegnatore dovrà passare obbligatoriamente su questo materiale per capirne la personalità, i percorsi mentali, i gusti.

Twitch non è Twitter o Facebook, non è nemmeno un Instagram delle origini. È settoriale, figlio di una mentalità da enclave che Lee sembra voler aggirare, forse prevedendo un allargamento futuro. Un passo avanti sugli altri, Lee, lo è sempre stato, fin da quando lasciò la Marvel per fondare la casa editrice creator-owned Image Comics. Del gruppo Image, Lee fu l’ultimo e il più restio ad abbandonare la madre che lo nutriva. Restò sempre quello più disincantato sulle capacità imprenditoriali del gruppo: tornò in Marvel per vie traverse e, quando si presentò l’occasione, vendette la propria etichetta, Wildstorm, a DC Comics, editore di cui è a oggi un dipendente.

Per trovare qualcuno con lo stesso assetto mentale bisogna pescare di nuovo in Image, unica casa editrice big con un canale Twitch, insieme al distaccamento Skybound; e uno dei suoi fondatori, Todd McFarlane, che non è su Twitch ma sulla propria pagina Facebook è attivissimo. Le sue dirette sono costanti e di solito accoglie richieste dei fan o spiega una particolare tecnica di disegno. Lui, rispetto a Lee, è pedagogico, quasi didascalico. E usa la tavoletta digitale. Lee invece adopera ancora carta, matita e gomma pane. Un’altra probabile ragione del suo seguito: chi apre una sua diretta vede il processo creativo con maggior chiarezza, osserva la mano muoversi e tracciare i segni, fermarsi sulle incertezze ed elaborare le scelte (repentine) che fa.

Nonostante il recente memorandum DC Comics in cui si invitavano gli autori a non diffondere tavole o progetti in lavorazione, Lee fa streaming in cui disegna pagine interne di progetti futuri (di recente si era messo a disegnare una tavola da Action Comics #1000). Spesso parla dei meccanismi aziendali. Non si capisce se DC Comics sia a conoscenza delle sue azioni su questo social – in ogni caso, è lecito presumere che per lui, co-publisher, valga una sorta di lasciapassare.La sua popolarità su Twitch è quindi un insieme di molti fattori. Soprattutto, è aperto al dialogo, non si tira indietro di fronte a nulla e appare per quello è.

«Come è andata in ufficio oggi?» gli scrivono dalla chat di Twitch durante una diretta. Lee risponde: «Che sei, mia moglie? Sapete che non posso parlare di quello che succede in ufficio», e poi si lascia sfuggire un sibillino «anche se oggi ho visto un po’ di scene dei prossimi film. Erano belle».

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