La primavera 2018 del fumetto italiano sembra davvero calda. Dopo un marzo vivace e in grado di risvegliare dai torpori invernali, aprile ha offerto diversi titoli e lanci di rilievo. Questo anche grazie alle numerose fiere in arrivo, a partire dal Napoli Comicon, andato in scena dal 28 aprile al 1 maggio e nel quale come ogni anno sono stati assegnati i Premi Micheluzzi.
Chissà se tra i fumetti da noi selezionati questo mese non si nasconda anche qualche titolo da tenere d’occhio per l’edizione 2019 di questo premio. Tra di essi ci sono i nuovi graphic novel di due grandi e apprezzati narratori contemporanei, due recenti sorprese al femminile che stanno facendo parlare molto al di fuori del mondo del fumetto, e un nuovo manga che segna, peraltro, il ritorno al fumetto di uno storico marchio specializzato in animazione giapponese.
La mia cosa preferita sono i mostri, di Emil Ferris (Bao Publishing)
Uno dei graphic novel americani più premiati e più venduti degli ultimi anni, un vero e proprio caso editoriale negli Stati Uniti che ha fatto scoprire un’autrice che, nonostante sia alla sua opera prima, debutta con una maturità invidiabile. Il lungo racconto di Emil Ferris è un lavoro imponente di oltre 400 pagine (ed è solo il primo volume; un secondo è in lavorazione), in cui l’autrice costruisce un immaginario affascinante nel quale i mostri surreali sono solo un pretesto per raccontare la mostruosità dell’animo umano.
Le storie di numerosi personaggi si intrecciano in una tela tessuta in tratti fitti e variegati, mentre la protagonista cerca di risolvere il mistero della morte della bella ed enigmatica vicina del piano di sopra. Ferris, inoltre, ha realizzato il libro in circostanze insolite, dopo essere stata morsa da una zanzara che la ha infettatta con un virus in grado di paralizzarla temporaneamente dalla vita in giù. Perso inoltre l’uso della mano destra, si è allontanata dal lavoro di designer di giocattoli e illustratrice per studiare scrittura creativa. Qui abbiamo raccontato la travagliata storia dell’autrice e del libro.
Ragazze cattive, di Ancco (Canicola Edizioni)
Un fumetto che arriva da un paese di cui ancora si sa poco dal punto di vista fumettistico e di cui, in Italia, non si conosce molto nemmeno sul piano culturale (tecnologie e auto a parte), la Corea del Sud. Ancco infatti stupisce in ogni sequenza per come rivela una realtà sociale e urbana tanto distante (anche nel tempo: gli anni 90) quanto brutalmente vera. L’autrice fa un sincero resoconto di un’infanzia segnata da continue violenze, subite da lei e da chi la circondava – soprattutto donne – in una società maschilista e autoritaria.
Ragazze cattive è un memoir tracciato con un segno (o)scuro che non lascia spazio alla speranza. Un’indagine intorno al potere del ricordo e alla forza delle scelte individuali. Un romanzo a fumetti dalla potenza inaspettata. Ancco – premiata nel 2017 come miglior rivelazione al festival di Angoulême – è una voce forte e delicata del fumetto contemporaneo, una narratrice spietata e raffinata.
QUI un po’ di pagine in anteprima e QUI la nostra recensione del libro.
Tokyo Alien Bros. vol. 1, di Keigo Shinzo (Dynit Manga)
Keigo Shinzo, al suo esordio in Italia, ha già alle spalle una canditatura alla selezione ufficiale di Angoulême 2018 proprio con Tokyo Alien Bros., breve serie fantascientifica (in tre volumi) ma dai toni da commedia. I protagonisti sono infatti due fratelli alieni – dalle buffe sembianze simili a condom giganti con occhi e bocca – inviati sulla Terra per scoprire se è possibile sfruttarne le risorse. I due assumono sembianze antropomorfe e, con i nomi Fuyunosuke e Natsutarō, iniziamo a prendere le misure del nostro pianeta.
L’approccio dei personaggi è inizialmente diverso: il primo è più cinico e affabile e si lascia andare volentieri ai piaceri terrestri, pur dovendo prenderne ancora le misure; il secondo è più ingenuo e non riesce ad apprezzare ciò che la Terra ha da offrire, visto che lo costringe a uscire dalla sua zona di comfort. Il risultato è una serie che, sotto l’aspetto caricaturale, offre un fine lavoro di scrittura dei personaggi, che l’autore utilizza come chiave interpretativa del nostro mondo contemporaneo.
Prosopopus, di Nicolas De Crécy (Eris Edizioni)
A nemmeno un anno dall’uscita in Italia di Diario di un fantasma (per noi uno dei migliori graphic novel usciti nel 2017), Eris Edizioni porta di nuovo in Italia l’opera di Nicolas de Crécy, tra le più influenti figure dell’attuale panorama della bande dessinée, riscoperta negli ultimi anni anche in Italia. Prosopopus – pubblicato originariamente in Francia nel 2003 – è un graphic novel muto, un’opera in cui De Crécy lascia spazio al disegno e all’illustrazione per raccontare una tesa storia noir urbana dalle tinte fantastiche.
La città che ospita la storia ricorda la New York-sur-Loire de Il Celestiale bibendum, ma qui il protagonista è un assassino ricercato per l’omicidio con cui si apre il libro. Il libro si dispiega in un susseguirsi di azioni da classico racconto di fuga, ma rinforzato dalla vena surreale tipica di De Crécy.
QUI le prime pagine del libro, in anteprima.
The Love Bunglers, di Jaime Hernandez (Oblomov Edizioni)
The Love Bunglers è il capitolo più recente (almeno in Italia) della lunga saga creata da Jaime Hernandez all’inizio degli anni Ottanta sulle pagine di Love and Rockets, la rivista alternativa da lui fondata insieme ai fratelli Gilbert e Mario. In questo volume – leggibile senza aver bisogno di conoscere i personaggi e la loro storia – ritroviamo infatti alcuni dei protagonisti di Locas, in particolare Maggie e Ray, entrambi invecchiati e desiderosi di riannodare i fili spezzati del passato.
La storia diventa così una sorta di “bignami” di tutto il meglio che Hernandez ha saputo fare in quasi 40 anni di carriera. Al centro di tutto troviamo innanzitutto i personaggi, tratteggiati in modo profondamente umano e messi al centro di una complicata vicenda sentimentale, nella quale non mancano però momenti in grado di far sorridere il lettore.
In un racconto con happy ending e in grado di riaccendere una scintilla di speranza in quasi chiunque, il tratto del più piccolo degli Los Bros Hernandez si fa più solare, mentre le vignette diventano più piccole, quasi a formare dei microscopici focus sull’intimità dei personaggi.
QUI un po’ di pagine in anteprima.