Ogni settimana su Sunday Page un autore o un critico ci presenta una tavola. E spiega le ragioni per cui vi è particolarmente legato, o cosa lo ha colpito per motivi tecnici, artistici o emotivi. Le conversazioni possono divagare nelle acque aperte del fumetto, ma parte tutto dalla stessa domanda: «Se ora ti chiedessi di indicare una pagina che ami di un fumetto, quale sceglieresti e perché?».
Questa domenica converso con Simone Angelini, fumettista, grafico, illustratore, fondatore del P.I.C.S. Pescara Intergalactic Comics Show, è la mente che si nasconde dietro il Canale delle MAZZATE, l’unico luogo della rete nel quale i fumettisti, attraverso relativi fumetti, sono chiamati a darsele di santa ragione. In coppia con Marco Taddei ha realizzato Anubi, un fumetto che Tonio Troiani ha definito «il graphic novel dell’anno» nel 2015, e Malloy, il Gabelliere Spaziale, di prossima pubblicazione per Panini.
Ho spulciato nella mia libreria, riportando alla luce una serie di fumetti indiani fighissimi! Questo è Chacha Chaudhary.
La mia ignoranza è ampia e sterminata. Come l’hai conosciuto?
Il mio incontro con Chacha Chaudhary di Pran è stato casuale. Mattia, un amico d’infanzia che vive da anni in India, mi ha regalato una decina di numeri di questo fumetto mattacchione. E’ stato amore a prima vista, un frullato di Tiramolla, TinTin, Braccio di Ferro, Zio Paperone e tante altre faccende. In un albo si trovano sia avventure articolate medio lunghe che storie brevissime di una pagina, le migliori. Questa è una di quelle.
Quindi conosci la lingua (o erano tradotte in inglese)?
No, non conosco l’hindi! E non sono neanche tradotte! Ma non serve, si capisce tutto alla perfezione. C’è Chacha con il suo turbante, il suo fido cane Rocket e un ragazzo. Poi succede qualcosa di universale. Premetto che Chacha in hindi vuol dire “Zio” mentre Chaudhary è l’appellativo per i saggi anziani, quindi suona più o meno come “Vecchio Zio”. Purtroppo in questa tavola manca all’appello il suo amico Sabu, un gigante forzuto che lo aiuta in tante avventure. Vi faccio vedere questa pagina con i miei occhiali.
E a livello grafico c’è qualcosa da segnalare?
Graficamente è una pagina ben ideata, design minimal dell’intestazione, vignette regolari e un gran dinamismo nelle immagini. Non volendo andare a verificare se rispetta determinate regole (se ci sono) del narrare a fumetti, la mia impressione da lettore è che la storia scorre fluida, prende vita, è comprensibile, ironica e avvincente. Se Pran nella sua semplicità stilistica fa tutto questo, vuol dire che è un duro.
In conclusione ti passo la versione tradotta in maniera ufficiale dall’Hindi, forse Pran non è così tosto come l’ho dipinto, ma sicuramente in quel “net” si nasconde un mondo da scoprire!