di Enrico Piscitelli
Nella cinquina delle nominations al Premio Boscarato 2015 per la categoria “Miglior disegnatore italiano”, accanto ad autori noti come LRNZ, Elia Bonetti, Leomacs, Matteo Scalera, c’è un nome che, anche ai lettori più attenti e informati, potrebbe suonare tutt’altro che familiare: Stefano Cardoselli.
Cardoselli è in lizza per due lavori pubblicati in Italia dalla piccola etichetta Bookmaker Comics: Who Will Save the World? (zombie comic ambientato durante la Prima guerra mondiale, esaurito e non ancora ristampato) e il primo – e per il momento ultimo – episodio della serie Silence of God. Stefano Cardoselli, insomma, è davvero un autore indie. Così tanto indie che molti degli editori che lo hanno pubblicato – quasi tutti americani o canadesi – non hanno nemmeno un sito internet. Sono marchi come Cold Blooded Chillers, Resolution Comics, Thirsty Shadow, 407 Studios, Chimaera studios o Broken Trees – nomi così strani da far sorgere il sospetto che Stefano abbia fatto una cosa incredibilmente underground e situazionista: se li sia inventati.
Poi però, se si ha l’opportunità di sfogliare la rivista Heavy Metal – controparte americana di Métal Hurlant, ovvero la testata che nel 1983 pubblicò Ranxerox negli USA – o 2000 AD (palestra di tutti gli autori della British Invasion, da Moore fino a Morrison e Gaiman) ecco che si incontrano le immaginifiche tavole di Cardoselli. Nei forum in cui gli appassionati d’oltreoceano discutono esclusivamente di fumetti indie (quindi: indie al quadrato) Cardoselli viene accostato a Keith Giffen e Simon Bisley, al Bill Sienkiewicz di 30 Days of night, oppure a Jamie Hewlett, per la cura dei dettagli. Con l’aiuto di qualche altra coordinata grafica, potremmo poi rinvenire altri modelli che Cardoselli sembra avere fatto propri. Penso ai disegnatori della corrente espressionista tedesca di inizio XX secolo, come il Ludwig Kirchner di Autoritratto da soldato del 1915, e soprattutto come Otto Dix. Peraltro proprio i soldati di Dix – quelli di Assault under Gas (1924), dipinti mentre assaltano la trincea nemica armati di maschere antigas e bombe a mano – hanno esattamente l’aspetto dei terrificanti zombi di Who Will Save the World?.
Negli ultimi quindici anni, insomma, lo “sconosciuto” Cardoselli ha disegnato un centinaio di storie, finendo col diventare uno di quei non numerosissimi fumettisti italiani che si sono fatti notare più all’estero che in patria. Il ‘recupero’ di questo interessante expat del fumetto italiano, reso possibile dal Premio Boscarato, ci permette quindi di offrirvi una breve panoramica dei suoi lavori, tratti da: Polaroids (Antartic Press – USA), Who Will Save the World? (Darkslinger – USA, Bookmakers – Italia), Cherry Bullet (Amigo Comics – Spagna), Darkness Within (Markosia – UK) e La trappola (di prossima pubblicazione in Italia).