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DC YOU, il rilancio che delude

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Mentre Marvel occupa le classifiche con Star Wars, linea che continua a raccogliere interesse, e con il crossover Secret Wars, che si conferma un primo battitore nelle vendite, la DC soffre del recente insuccesso di pubblico del mezzo reboot DC YOU.

Dopo quattro anni dallo scossone The New 52, che azzerava quasi tutte le narrazioni di Superman e compari, la controllata Warner ha provato ad aggrapparsi alla contemporaneità con DC YOU, un rilancio che prometteva ciò che ha tenuto banco negli ultimi anni nelle discussioni sul fumetto generalista, diversificazione. Dove The New 52 era gravata da un’omogeneità di fondo – soprattutto grafica, con una linea uguale per tutte le testate nel tentativo di proporre lo stile di casa DC, ossia quello di Jim Lee (unica anomalia l’incensata Batgirl) – DC YOU avrebbe offerto pane per tutti i denti, dalla mattanza di Harley Quinn all’horror di Constantine fino alle sperimentazioni hipster di We Are Robin (qui altri esempi).

La luna di miele è stata quasi inesistente: un primo mese buono, un ricontro critico tutto sommato positivo, poi l’ignavia estiva. E ora otto testate sono state messe alla porta (sette, in realtà, grazie all’appello dei lettori).

Il co-publisher Dan DiDio sembrerebbe essere stato uno dei pochi fautori dello stile pragmatico che manca alle nuove serie, ma ora che le vendite gli hanno dato ragione, la DC potrebbe tornare a storie meno sperimentali, a una continuity più stringente o a «idee scioccanti», come riporta Heidi MacDonald. L’ex editor DC segnala che una delle stagnazioni più critiche sarebbe proprio il segno di Jim Lee: «Curt Swan era il migliore negli anni Settanta, ma ora non andrebbe lontano, e nessuno stile rimane attuale per sempre.»

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L’altro grande nodo è la gestione della continuity, che la DC ha maneggiato goffamente. The New 52 ha fatto tabula rasa di tutte le storie, tranne per Batman e Lanterna Verde (titoli forti che non necessitavo reset), e questa estate DC YOU ha fatto vanto di etichette come ‘prismatica’, ‘leggera’ o ‘a due velocità’ per indicare un nucleo di storie integranti attorno a cui orbitano titoli liberi da ogni convenzione.

Lo scontro è interno al DNA conservativo dell’editore. Un editore che tenta di stare sul pezzo pur non essendone predisposto (il personaggio bandiera, Superman, è quello più vicino al concetto di mito greco che esista nei fumetti) e che così facendo ha perso i lettori fedeli: «Li hanno persi rimuovendo alcuni concetti chiave delle loro testate, il senso di eredità e di storia. Cose che la DC portava avanti da 75 anni.»

Secondo i dati Diamond, quello di DC YOU può essere considerato, se non un fallimento, una disattesa delle aspettative. Ma il supporto ricevuto dai social media è stato costante, arrivando ad allungare la vita a Omega Man, una delle serie destinate alla chiusura. Eppure SKTCHD, il sito di David Harper che ha raccolti i pareri degli esercenti, racconta come alcuni negozi ordinassero soltanto cinque copie di Omega Man. Una dimostrazione dello scollamento che c’è tra la situazione percepita dai social media e la realtà dei fatti.

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La campionatura di Harper è minima, ma sembra evidenziare tendenze di cui avevamo già parlato: i negozianti acquistano con più facilità – e in quantità maggiore – testate che ripartono con il numero 1. Dopodiché, gli ordini tornano a calare. I pochi addetti ai lavori interpellati comunicano che l’attesa per DC YOU non era comunque molta e la casa editrice, forse sospettandolo, ha concesso l’opzione del reso a chiunque ordinasse oltre una certa soglia (soglia basata sugli ordini dei titoli più popolari). «È una cosa che dimostra la volontà di prendersi dei rischi insieme al negoziante, a differenza della Marvel», dichiara Chris Thompson, proprietario della londinese Orbital Comics. Thompson si riferisce alla recente politica Marvel di distribuire le variant a tema hip hop (ma lo ha fatto anche con le copertine disegnate da Skottie Young) solo di fronte a un ordine massiccio di copie. La prassi sarebbe quella di fornire una copia variant ogni dieci/venti copie regolari. Il Daily Dot ha confermato che, nel caso delle copertine hip hop, la richiesta era salita fino al 175% di un ordine regolare.

In parallelo con i dati di vendite, le esperienze dei negozianti mostrano come DC YOU abbia il fiato corto ma non per questo sia un’operazione qualitativamente infima: «Nessuno dei nuovi titoli sta andando bene, specie Omega Men. Ma alcuni potrebbero trovare un loro pubblico nel tempo, specie con le raccolte in volume.» Non tutti sono d’accordo con questa affermazione. Certo, i grandi negozi possono permettersi di tenere le raccolte di Black Canary, ma i piccoli esercenti preferiranno sempre avere qualche copia in più di Saga o Sex Criminal invece che rischiare con volumi dall’esito ignoto.

I commenti sono sull’onda del «c’è un voto quasi unanime di sfiducia verso la DC», «nessuna serie sembra parlare ai lettori in maniera profonda», mentre i rilievi positivi indicano che, nella media, le vendite DC sono stabili. I titoli più forti restano tali (Batman, Justice League, Batgirl), anche grazie all’approdo di nuovi lettori, ma fuori dalla zona di sicurezza, la casa editrice è incerta sul da farsi.

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