Lunedì 6 luglio la dirigenza della rivista Heavy Metal – nata nel 1975 come corrispettivo americano della Métal Hutlant francese – ha annunciato che da febbraio 2016 sulle sue pagine esordirà un nuovo Editor-In-Chief: Grant Morrison.
«Cambierà i vestiti che indosso, il modo in cui creo; per me è come una performance. Oltre a questo, la semplice idea di essere in grado di curare le storie, decidere la direzione della rivista, lavorare con grandi talenti e svilupparne di nuovi è un’opportunità eccitante.» Aveva detto Morrison durante l’annuncio. In seguito, sulle pagine del sito della rivista, ha aggiunto nuovi particolari suo ruolo.
Non vedo l’ora di farlo. Non vedo l’ora di vedere cosa c’è là fuori e cominciare a selezionare artisti e materiale. Non ho mai fatto nulla di simile prima, ma so quello che mi piace e so quello che sto cercando da chi parteciperà. Sono molto entusiasta per come sta procedendo e non vedo l’ora di vedere uno o due numeri pubblicati per capire come sta andando il mio lavoro.
Morrison ha spiegato come la rivista abbia contribuito a formare tutti quegli autori britannici – tra cui lui stesso – che negli anni 1990 cominciarono a lavorare per Vertigo, la linea per lettori adulti di DC Comics, innovando il mercato e alzando di molto sia le vendite che la qualità. É The Filth, per l’autore, l’opera personale Vertigo più vicina all’estetica di Heavy Metal. E sulla visione del suo ruolo afferma:
Ho una visione molto particolare. Con Heavy Metal, sto facendo la stessa cosa che faccio quando mi viene chiesto di “rinnovare” un personaggio come Superman o Wonder Woman; Scavo alle radici, per capirne l’idea originale, quindi provo a costruire il mio “definitivo” punto di vista sul materiale. Heavy Metal era il fumetto a cui passavi una volta che ti eri stancato dei supereroi, quindi sto scavando in profondità tutti quei fumetti e quegli artisti che mi hanno ispirato da adolescente – i fumetti cosmici di Jim Starlin e Bryan Talbot; i disegni di Guido Crepax, Esteban Maroto e Jose Gonzalez; il Dracula Magazine della New English Library; la new wave della sci-fi – tutti i piccoli affluenti e corsi d’acqua che, almeno per me, hanno nutrito visivamente e concettualmente quel fiume possente che è Heavy Metal. Sto prestando molta più attenzione alla collezione di dischi di musica industrial che possiede mia moglie Kristan. Nella rivista voglio avere la presenza di più musicisti, ma anche più donne. Al di là delle influenze e riflessioni iniziali, posso certamente promettere più fantascienza e più sesso!