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I Caroselli al cioccolato di Michele Ferrero

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Il 14 febbraio 2015 si è spento a 89 anni Michele Ferrero, fondatore dell’industria dolciaria più importante d’Italia. È a lui che dobbiamo l’invenzione della Nutella, dei Mon Chéri, del Kinder Cioccolato e degli ovetti Kinder Sorpresa. Ammettiamolo, senza di lui il nostro mondo di golosi sarebbe stato molto molto più triste.

La storia di Ferrero passa anche per Carosello, il programma televisivo contenitore di pubblicità trasmesso da Rai fra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta. Sono due le serie di Caroselli più famose legate ai prodotti Ferrero, realizzate da animatori e fumettisti di primissimo piano. Grandi nomi per grandi dolci.

Cioccolatini che fanno gola

Andata in onda nel 1962, e poi dal 1965 al 1967, “Le memorie di un diplomatico” ha per protagonista Lord Brummel, diplomatico di inizio Novecento dalla spiccata “erre moscia”. In ogni episodio è circondato da spie e avversari intenzionati a rubargli la valigetta che porta sottobraccio, pensando che contenga chissà quale segreto.

Ogni volta, immancabilmente, il Lord si libera degli inseguitori e raggiunge la sua meta, un padiglione isolato: lì apre la valigetta e… offre dei deliziosi Mon Chéri alla sua bella in attesa.

La serie fu ideata e prodotta dall’Organizzazione Pagot lo stesso studio che, sempre per Carosello, inventò Calimero e il draghetto Grisù. Regia e produzione erano in mano ai fratelli Nino e Toni Pagot, giganti della produzione animata già dal 1949 con il lungometraggio “I fratelli Dinamite”.

Nino inoltre aveva alle spalle una carriera da fumettista sul Topolino giornale d’anteguerra, sia con fumetti d’avventura come “Pino il mozzo” sia con due storie ispirate alla Biancaneve disneyana.

Toni invece ebbe il suo exploit fumettistico dopo l’esperienza con Carosello, pubblicando soprattutto per Il Giornalino. Suoi ad esempio il personaggio di Micromino e la sceneggiatura della vita a fumetti di papa Giovanni Paolo II disegnata da Sergio Toppi.

Accreditati per la serie di Lord Brummel troviamo altri due noti fumettisti: Carlo Peroni e Daniele Fagarazzi.

Peroni è stato uno dei più prolifici autori umoristici italiani, ha collaborato con decine di testate come Il Giornalino, La Vispa Teresa, Corriere dei Piccoli, Il Vittorioso, Pioniere, Horror, e ne ha fondate altrettante. La sua creazione più amata è Slurp, un essere verde e linguacciuto, protagonista di un giornale realizzato interamente dal solo Peroni, a partire dal colophon scritto con il suo lettering inconfondibile.

Daniele Fagarazzi è noto soprattutto per le serie disegnate per il Corriere dei Ragazzi: Tilt, Zio Boris (“ereditata” da Peroni) e Otto Krunz. Pochi sanno invece che è stato uno dei primi disegnatori italiani di Spider-Man: erano sue molte delle storie dell’Arrampicamuri realizzate in Italia apparse sul giornale Supergulp! pubblicato da Mondadori tra il 1978 e il 1979.

Il gigante del cioccolato

Il Carosello più famoso della Ferrero è però senza dubbio “Il gigante amico”, in onda dal 1972 al 1976. Le puntate vedono sempre il malvagio Jo Condor, pennuto militaresco con un mirino sul becco, piombare in picchiata sul Paese Felice e distruggere di volta in volta la scala nuova dei pompieri o il tetto della scuola o la scopa della befana. Gli abitanti invocano quindi il gigante, che interverrà per risolvere la situazione e castigare il rapace.

In questa serie i tormentoni si sprecano: dalla celebre frase “E che, c’ho scritto Jo Condor?” all’invocazione “Gigante, pensaci tu!” fino alla canzoncina che elenca gli abitanti del paese e che si conclude sempre con “Lulù coi suoi occhi blu”.

https://www.youtube.com/watch?v=OjJWVn3Yc5Y

L’inventore di Jo Condor fu Romano Bertola, compositore e paroliere con alle spalle già dei grandi successi sia per Carosello che per San Remo. Sue sono ideazione, sceneggiatura e musiche della serie, mentre l’animazione era supervisionata da Toni Pagot e realizzata da autori provenienti dal suo studio. Primo tra tutti Sergio Toppi.

Toppi lavorò per anni nello studio dei Pagot, realizzando scenografie e animazioni e firmando la regia di molti episodi di Carosello. Allo stesso tempo disegnava fumetti per il Corriere dei Piccoli, il Corriere dei Ragazzi e il Messaggero dei Ragazzi, sviluppando uno stile molto diverso da quello usato per i cartoni animati, che lo renderà uno dei maestri del fumetto mondiale.

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