La notte che arrivò l’inverno (Keiner Flug) è un libro illustrato e a fumetti realizzato da Checco Frongia, con allegato un CD del quartetto jazz Musica ex Machina. Il volume adatta 9 storie tratte dal romanzo il Maestro e Margherita di Bulgakov, in una nuova traduzione a cura di Nella Giacomelli.
«Ogni “storia” è stata illustrata da me e musicata dai Musica ex Machina con ospite d’eccezione Daniele Sepe al sax in alcune tracce.» Ci racconta l’autore, Checco Frongia. «Il progetto nasce semplicemente dalle chiacchiere fra me e il pianista e compositore dei musica ex machina Guido Coradu – ci conosciamo da quanto abbiamo 6 mesi – e dal grande amore che abbiamo per il romanzo di Bulgakov.»
Negli ultimi anni Frongia, insieme ai Musica ex Machina e al collettivo di fumettisti Mammaiuto, ha realizzato diversi spettacoli dal vivo per il festival di letteratura performativa Marina Caffè Noir e per il premio letterario Dessì, incrociando musica e disegno partendo da storie brevi di matrice noir o da interi romanzi: «ci siamo divertiti molto. Il percorso musicale e quello visuale affiancandosi si rafforzano, sviluppando nuovi significati dalle narrazioni di partenza. Il libro si basa su questi presupposti e non si propone come una narrazione per episodi del romanzo di Bulgakov. Le storie vengono infatti decostruite, riorganizzate e traslate nel tempo e nello spazio. A ciascuna storia è associato un brano del disco, e musica e disegni mutano e si adattano alla narrazione, proponendo così una ricca tavolozza di stili e registri (striscia, racconto illustrato, fumetto d’azione, racconto per immagini, ed ancora, funky, tarantella, valzer, son cubano, ecc.).» A prevalere è sempre la forma breve sia nel racconto che nella musica.
«I Musica ex Machina nella loro produzione da sempre portano avanti un approccio “rigorosamente eclettico”, senza cadere nella semplificazione della “commistione di stili”; da parte mia ho esplorato questa direzione con i due libri illustrati “Materiali ai Margini di un Viaggio”, mescolando diverse forme narrative e stilistiche.» Continua Frongia: «quando ho iniziato il lavoro ho stimato che fosse impensabile farne una adattamento a fumetti (almeno per me), perché sarebbe risultato troppo stratificato nei contenuti e nelle forme. C’era il rischio di impoverirlo, di darne una “versione”, stravolgendone l’enorme capacità evocativa.»
Ma che cos’é per l’autore Il Maestro e Margherita? «È un romanzo di formazione, una riflessione sull’uomo, sulla burocrazia, la spiritualità e altro ancora. Qua mi si è posto quindi il problema di ‘quale’ romanzo rappresentare. Gran parte della narrazione de Il Maestro e Marghertita contiene molte chiavi di lettura, alcune immediatamente fruibili, altre decisamente celate, che vanno messe in una prospettiva storica e critica. Mi sono affacciato ad alcuni studi critici del romanzo…ho avuto le vertgigini. Ho rischiato la paralisi creativa per qualche mese e alfine ho optato per lasciarmi suggestionare dai “miti” rappresentati visivamente in modo così abile da Bulgakov, incoscientemente ho chiuso il libro e ho prodotto i miei segni a prescindere.» Un tentativo, secondo Frongia: «di immergersi nella magmatica varietà di stili e significati delle “storie” presenti nel romanzo per confezionare un altra “possibile” narrazione.»
L’esperimento del libro-disco non finisce qui, ma è pensato per essere continuamente aggiornato, rappresentandolo dal vivo con una voce narrante e naturalmente musica e disegni. Un’anteprima dello spettacolo è stata recentemente eseguita per il Salone del Libro di Torino (Salone Off) con Giorgio Trinchero (Mammaiuto) alla voce narrante: «con cui ho sceneggiato lo spettacolo visuale, un’ora e mezza di musica con disegni live a metà strada tra illustrazione e animazione e tanta voglia di stravolgerlo nuovamente per approdare ambiziosamente ad un fumetto vero e proprio disegnato dal vivo.»