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Orfani 5: le tavole di Luca Maresca

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“Tutto è iniziato mentre stavo realizzando il mio ultimo numero di John Doe, con un ritmo incredibile di 2/3 tavole al giorno. Roberto mi dice che vuole che io faccia le prove per questa nuova miniserie Bonelli. Con enorme entusiasmo inizio a lavorare sulle tavole di prova e dopo qualche settimana il verdetto: sono in Bonelli. E via di ansia da prestazione, anche perché tutti gli autori al lavoro sulla serie sono già rodati e immensamente bravi.”

Luca Maresca, salernitano, classe 1983, è il disegnatore del quinto numero di Orfani, la serie creata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari. Per lui è l’esordio nella casa editrice milanese, e abbiamo colto l’occasione di intervistarlo per farci raccontare i dietro le quinte della lavorazione del fumetto e la sua esperienza.

orfani 5 l'uomo fucile massimo carnevale
Copertina di Massimo Carnevale

“Appena sono iniziati ad arrivarmi tutti gli studi, i concept dei personaggi e le prime tavole degli altri autori, mi sono accorto che Roberto ed Emiliano avevano creato qualcosa di assolutamente favoloso. Lavori del genere li ho visti fare solo per la creazione di videogiochi. Nella bibbia  – l’insieme degli studi preparatori – c’era di tutto, dalle divise di ogni singolo personaggio, alle astronavi, ai vari tipi di alieni, equipaggiamento dei militari, automobili, velivoli…di tutto!

Sulla lavorazione:

“È stato un lavoro faticosissimo e stremante, non avrei mai pensato di lavorare così tanto, ci sono stati momenti di sconforto più totale, ma volevo portare a casa un buon risultato e sono andato avanti cercando di fare del mio meglio, e spero che questo si possa evincere dalle tavole, anche perché ho sempre odiato disegnare armi e astronavi! Ci ho messo un po’ per trovare il giusto ritmo e riuscire ad arrivare ad un livello qualitativamente migliore, è stato come “ricominciare da zero” (così come ha già detto Gigi Cavenago). Per me poi è stato come cominciare da “meno 10”, vi spiego il perché. Prima di Orfani, lavorando su John Doe, il ritmo si aggirava sulle 2 pagine al giorno (ne ho fatte anche 7 in un giorno) perché i tempi di consegna erano strettissimi. Quindi soffermarsi troppo a studiare una tavola, inquadrature, equilibri, pathos, non era possibile, la tavola doveva andare bene così, cercando di farla nel miglior modo possibile, è stato sempre un “buona la prima”.

Sullo stile:

“Su Orfani ho dovuto abbandonare questo ritmo frenetico e imparare di nuovo a dare la giusta lettura alla tavola, la giusta costruzione, senza dimenticare che tutto poi sarebbe stato colorato, e il colore qualche volta si trova ad accentuare tutti i tuoi difetti. Ma c’è anche da dire che Alessia Pastorello (la colorista del mio numero) ha fato un lavoro egregio! Ho dovuto ripensare al tratto, con Orfani ho iniziato a inchiostrare in digitale, prima parzialmente poi completamente, erano talmente tante le correzioni da fare che con carta e pennarelli ci avrei impiegato il doppio del tempo, e devo dire che più vado avanti più mi trovo a mio agio.”

Infine, qualche indiscrezione sulla storia:

“Nell’episodio scopriamo chi è Raul, come e perché si è unito alla squadra e che ruolo ha nel gruppo. È davvero un bel personaggio, l’unico che inizia a porsi delle domande precise. È molto ben caratterizzato e sono felice di averlo potuto sviluppare nel mio numero.”

In anteprima, vi presentiamo, 4 pagine di Orfani 5 – L’uomo con il fucile, più 3 con un aggiunta di bozze, matite, chine altri particolari.

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