HomeFocusProfiliChi sono i nuovi autori di Asterix

Chi sono i nuovi autori di Asterix

-

«Un’eredità pesante come il menhir che Obelix si trascina appresso» affermano lo sceneggiatore Jean-Yves Ferri e il disegnatore Didier Conrad, a proposito della scelta di Edizioni Hachette e di Albert Uderzo di nominarli responsabili della realizzazione dell’episodio numero 35 di Astérix.

Il nuovo albo Astérix chez le Pictes (tradotto da noi Asterix e i Pitti) è una scommessa enorme. Due nuovi autori di fronte a un monumento della storia della narrativa disegnata, tradotto in più di 30 paesi del mondo, venduto per un totale di circa 350 milioni di volumi (la tiratura di questo nuovo albo, solo in Francia, è di 1.850.000 copie). Saranno all’altezza del compito? A voi la risposta. Intanto, questo è il loro curriculum (una curiosità: entrambi sono nati nel 1959, l’anno in cui fu pubblicata la prima puntata di Asterix su “Pilote”. Un caso?). asterix e i pitti.indd

ferriJean-Yves Ferri impara a leggere su “Pilote” e già a 11 anni crea la sua prima striscia a fumetti, decidendo di diventare autore a tempo pieno… il prima possibile. Pubblica il suo primo libro a fumetti nel 1990, Les Fables Autonomes, una satira del mondo del mid-west americano. Tra il 2000 e il 2007 racconta le avventure di Aimé Lacapelle, poliziotto nella Francia rurale. Nel frattempo, conosce Manu Lacernet con il quale comincia a realizzare la sua saga più celebre: Le retour à la terre, serie in più volumi sulla vita di campagna di una coppia in fuga dalla città. Il suo umorismo è fulminante, il senso del ritmo perfetto. Le gag non sono mai gratuite ma contribuiscono allo svolgersi della trama, esattamente come nella migliore tradizione del maestro Goscinny. Insieme a Lacernet, lavora anche a testi sperimentali come Correspondances nel 2006 e Le Sens de la vis nel 2007. Il suo ultimo lavoro prima di Asterix che le Pictes è De Gaulle à la plage, in cui ironizza sulla mitica figura del Generale francese. Fortemente franco-centrico, è probabilmente lo sceneggiatore più adatto in circolazione per scrivere Asterix.

AVT_Didier-ConradWilbur_1127Didier Conrad debutta nel 1973 sulle pagine di “Spirou” e diventa celebre negli anni ’80 grazie a due saghe realizzate insieme allo sceneggiatore Yann: la prima di stampo realistico, Les Innommables e la seconda satirica, “Bob Marone”. Nel 1984 comincia a lavorare a L’Avatar, il cui protagonista tornerà nei due volumi di Le Piége Malais, sei anni più tardi. Nel 1991, crea per un pubblico di giovanissimi Donito e racconta, sotto lo pseudonimo “Pearce” e su sceneggiatura di Jean Lèturgie, l’infanzia di Lucky Luke con Kid Lucky. Il suo stile si inserisce perfettamente all’interno della tradizione franco-belga di Peyo, Uderzo e Morris, i quali avevano avevano attinto a loro volta all’insegnamento disneyano. E così, nel 1996, la DreamWorks gli chiede di collaborare alla realizzazione del film d’animazione The Road to Eldorado. Conrad stabilisce negli Stati Uniti ma prosegue comunque insieme a Yann la saga di Les Innommables, da cui nasce lo spin off Tigresse Blanche, portata avanti sulle sceneggiature di Wilbur, aka Sophie Commenge. Con Commenge crea anche la serie “Cotton Kid”. Nel 2007, sempre con Wilbur, realizza RAJ ambientando la storia in India all’inizio del colonialismo britannico. Nel 2011 viene scelto da Hachette come successore di Albert Uderzo nel ruolo di disegnatore per Asterix chez le Pictes.

Una recente video intervista a Ferri e Conrad.

 

Questo articolo ti è piaciuto?

Su Fumettologica puoi leggerne molti altri, e magari scoprire qualche fumetto che diventerà il tuo preferito. Se ti piace quello che facciamo e ti interessa sostenerci puoi scegliere di abbonarti. Facendolo non solo ci aiuterai a creare quello che stai leggendo, ma avrai accesso anche a diversi contenuti esclusivi.

Articolo precedente
Articolo successivo

Ultimi articoli