La Repubblica del Catch è il volume di Nicolas De Crécy più recente, uscito in Francia nel 2015. Dopo l’uscita di Il celestiale Bibendum e dopo il suo successo di critica (premiato come miglior libro a fumetti del 2015 a Napoli Comicon), Eris Edizioni prosegue la pubblicazione delle opere del fumettista francese con un volume molto diverso dal precedente e dalla storia (editoriale) molto singolare. Verrà distribuito in libreria e fumetteria a partire dalla prossima settimana. Intanto, ve ne mostriamo un’anteprima esclusiva di oltre venti pagine.
La Repubblica del Catch è stato realizzato per il mercato giapponese; un manga, si potrebbe quindi dire, o perlomeno, un incontro tra manga e bande dessinée. È stato pubblicato tra il 2014 e il 2015 sulla rivista UltraJump (Shueisha). Un’opera recente, quindi, a differenza di Il celestiale Bibendum, uscito originariamente in tre volumi, tra il 1994 e il 2002.
Il titolo originale è traducibile in “La folle sinfonia del catch”, a rappresentare la duale identità della creatura di De Crécy, che bilancia follia e armonia, ancor di più che nelle opere precedenti, sempre permeate da forti elementi surreali. Proprio l’armoniosa alternanza di opposti è caratteristica fondante di La Repubblica del Catch, costruito sull’interazione e fusione di peculiarità orientali o occidentali. La velocità e il dinamismo del manga si coniugano con la riflessività e la complessità visive della bande dessinée; la mitologia giapponese di mostri e spettri tradizionali viene rappresentata con approccio grafico occidentale, e i contesti della malavita in cui si muovono alcuni personaggi attingono dalla tanto dalla mafia occidentale quanto dalla Yakuza giapponese.
Il protagonista, Mario, vive in un mondo dai contorni surreali, fa pare di una famiglia mafiosa, ma il suo interesse è riposto tutto nella musica e gestisce un negozio di pianoforti. Lirico e grottesco sono in costante scontro tra le pagine di De Crécy nel volume che è stato accolto come una sorta di atteso ritorno al fumetto, dopo alcuni anni di pausa del maestro francese.