La risposta al senso della vita può essere un musicista? Sì, se lo si domanda a Schroeder.
Il bambino biondo, membro fisso del cast dei Peanuts dal 30 maggio del 1951, è un musicista prodigio. Poco più che neonato riceve da Charlie Brown un piano giocattolo su cui riesce a suonare i pezzi più complessi nonostante sia privo dei tasti neri. Schulz si ispirò al giocattolo che aveva regalato a sua figlia Meredith per caratterizzare il personaggio, che all’inizio era semplicemente un bambino più piccolo degli altri.
Nelle prime strisce il repertorio di Schroeder comprende Brahms, Tchaikovsky e Bach, ma pian piano il biondino si focalizza su Beethoven. Come mai Charles Schulz scelse proprio il compositore di Bonn? «La risposta è semplicemente che è più divertente così.» – disse l’autore – Ci sono parole e nomi che funzionano meglio di altri. Sarebbe stato molto meno spassoso se Schroeder avesse ammirato Brahms».
Beethoven diventa così una monomania per Schroeder, che ha un armadio pieno di busti in gesso del compositore e ogni 17 dicembre ne festeggia il compleanno come se fosse una festa nazionale. Non è una sorpresa quindi che, quando nella striscia 20 marzo 1969 Lucy gli domanda: «Sono in cerca della risposta al senso della vita… Tu quale pensi che sia?», la sua risposta sia «BEETHOVEN!».
Le note della musica suonata da Schroeder erano trascritte da Schulz senza sapere minimamente da dove fossero tratte o come suonasse il passaggio: non era esperto di musica e non sapeva leggere il pentagramma. A lui importava solo che le note che uscivano dal piano giocattolo fossero belle da disegnare.