Dicembre è da sempre il momento dei bilanci sull’anno che si sta per concludere. Dunque, abbiamo selezionato quello che a nostro parere è stato il meglio dell’annata a fumetti, attraverso varie categorie che approfondiremo da qui a Natale (in modo che le nostre proposte possano esservi utili anche come suggerimenti per eventuali regali).
Per cominciare, vi proponiamo i nostri 10 migliori graphic novel dell’anno, che comprendono ben sei libri (e mezzo) di autori italiani, a cui si aggiungono due francesi (e mezzo) e un americano. Il risultato è un ottimo spaccato dell’annata editoriale, tra conferme di autori già affermati – anche se di generazioni diverse tra loro – e nuove leve in ascesa, che dimostrano, dopo un paio di annate più opache, come il fumetto italiano sia ancora in grado di dare tanto.
Con una piccola curiosità che emerge dallo scorrere la lista tutta d’un fiato (e proposta in rigoroso ordine casuale): la realizzazione di molti di questi libri ha richiesto una gestazione lunga, in alcuni casi addirittura di molti anni, per questioni di impegno o di ricerca. In un’epoca in cui tutto è troppo effimero, ci sembra un bell’insegnamento per chi si vuole avvicinare alla (spesso ineffabile) forma del romanzo a fumetti.
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Qui, di Richard McGuire (Rizzoli Lizard)
Tutto ebbe inizio quasi 30 anni fa sulla rivista Raw diretta da Art Spiegelman, quando nel 1989 Richard McGuire cambiò la storia del fumetto pubblicando un racconto di sole 6 tavole. In quelle pagine l’autore scardinava completamente la tradizionale narrazione lineare, imponendo su uno sfondo spaziale fisso una semplice stanza e diverse finestre temporali parallele collegate tra loro. Un unico ambiente che attraversava avanti e indietro il tempo. Oggi quelle tavole sono state ripensate, riviste, ampliate, colorate e adattate per il formato libro. Una riflessione sul fumetto che ha fatto – fa e continuerà a fare – scuola. Una storia che è possibile solo a fumetti. QUI un’anteprima, QUI una recensione e QUI un’intervista all’autore.
Quaderni giapponesi, di Igort (Coconino Press)
L’attesa ultima opera della trilogia di Quaderni di Igort – la serie di libri di giornalismo storico dal taglio personale e autoriale – dopo le visite in Ucraina e in Russia, entra maggiormente nel campo dell’autobiografico. Igort racconta la propria esperienza in Giappone, quando agli inizi degli anni Novanta visse nel Paese del Sol Levante, producendo fumetti per la grande casa editrice Kodansha.
Nel libro – tra moltissime tavole dalla notevole forza espressiva – l’autore unisce aneddoti di vita con suggestioni che ruotano attorno ai più influenti personaggi della cultura giapponese degli ultimi decenni, da Hayao Miyazaki a Jun’ichiro Tanizaki. QUI un’anteprima e QUI la nostra recensione.
Catarsi, di Luz (Bao Publishing)
Dopo essere sopravvissuto alla strage di Charlie Hebdo, Luz ha messo in cantiere un libro che incarnasse la disperazione di quei momenti e la lenta ripresa successiva, attraverso la necessità di ritrovare feeling con il disegno, divenuto un vero e proprio trauma da superare.
Catarsi racconta dunque con angoscia e trasporto il lento riappropriarsi da parte di Luz di uno strumento talmente espressivo nelle sue mani da fare in modo, per riprendere le parole di Boris Battaglia per la nostra recensione, che questo libro non sia solo «il racconto della disperazione del suo autore. È quella disperazione».
Viaggio a Tokyo, di Vincenzo Filosa (Canicola)
Vincenzo Filosa realizza un imponente racconto che è di fatto un viaggio – fisico e onirico – nel Giappone e, in parte, nella storia stessa dei manga. L’autore si fonde col suo protagonista, un occidentale sperso a Tokyo che fantastica in un mondo in cui immaginazione, mito e realtà sono la stessa cosa. L’idealizzazione del Giappone, del manga e dei suoi creatori diventa una pimpante e colta celebrazione di una passione, oltre che di un universo culturale tanto distante quanto ricco di stimoli (e paradossi).
Il libro di Filosa è un labour of love – in gestazione da anni – che ha tutte le caratteristiche per essere uno dei graphic novel italiani dell’anno: esperienza diretta e documentazione puntuale, profondità e leggerezza, stile e grande semplicità. QUI alcune pagine di anteprima, QUI una recensione.
Biliardino, di Alessio Spataro (Bao Publishing)
Un libro atteso, soprattutto a causa della gestazione molto lunga. Un libro che racconta la Storia di un paese (la Spagna) e di un lungo periodo storico (dalla Guerra Civile spagnola alla fine della Seconda guerra mondiale) attraverso le vicende di uno dei giochi più popolari del mondo e di Alexandre Campos Ramirez, la figura a cui si attribuisce la registrazione del brevetto del biliardino moderno.
Per questo lavoro, Alessio Spataro ha alleggerito il suo tratto caricaturale – usato per le produzioni satiriche – virando verso un convincente espressionismo macchiato da una bicromia di rossi e blu che ricordano gli omini del biliardino. QUI la nostra anteprima e QUI un’intervista all’autore.
Le variazioni d’Orsay, di Manuele Fior (Coconino Press)
Manuele Fior torna con un nuovo libro in cui esplora le sale del museo parigino d’Orsay, con uno stile che ricorda le atmosfere art noveau del suo La signorina Else e segna il ritorno dell’autore al colore dopo L’intervista.
Le variazioni d’Orsay propone – come già il titolo potrebbe suggerire – una trama non unitaria e ricca di suggestioni e spunti ma che procede comunque con ordine e organicità, nonostante l’abbondanza di spunti proposti e rielaborati, pagina dopo pagina. QUI l’anteprima, QUI la recensione, QUI l’intervista a Fior sul libro.
Remi Tot in STUNT, di Martoz (MalEdizioni)
Remi Tot è uno stuntman della realtà. Grazie alle sue geniali capacità di calcolo matematico prevede i disastri, le catastrofi e gli eventi apocalittici, sostituendosi al posto delle persone coinvolte e sopravvivendo al posto loro, all’inseguimento di un obbiettivo finale rivelato – com’è giusto che sia – solamente nelle ultime pagine del libro
Un esordio sorprendente quello di Martoz, con un libro dal disegno denso di influenze artistiche (da Prampolini a Sironi, passando per Picasso) e un ritmo sfrenato come quello di un ottovolante, con momenti di (breve) quiete seguiti da discese vorticose. QUI c’è la nostra anteprima, mentre QUI la nostra intervista all’autore.
Il ladro di libri, di Alessandro Tota e Pierre Van Hove (Coconino Press)
Parigi, 1953: il giovane studente Daniel Brodin ottiene per caso un grande successo durante una serata mondana leggendo una poesia non sua ed entra a far parte dell’esclusivo giro culturale della capitale francese di quegli anni. Queste le premesse di una storia colta, raffinata, a tratti rocambolesca e avventurosa, in grado di offrirci un ricco spaccato storico, sociale e culturale di una Parigi dai contorni ormai quasi leggendari.
Tota ci offre un racconto ricco di riferimenti e suggestioni ben integrati in una vicenda passionale e romanzesca, resa più vivida dal chiaroscuro di Van Hove. QUI un’anteprima e QUI un’intervista ad Alessandro Tota.
Gli ignoranti, di Étienne Davodeau (Porthos Edizioni)
Davodeau è un autore ancora poco noto in Italia, nonostante due suoi libri – Rurale e Un uomo è morto, per citarne alcuni – siano in passato stati pubblicati da Q Press. Ma i suoi reportage a fumetti meritano di raggiungere di sicuro un pubblico più vasto, e gli Gli ignoranti – una sorta di romanzo di formazione (enologica) in versione documentaristica – arrivato in Italia grazie a Sergio Rossi e a Porthos edizioni, potrebbe consentirglielo.
Il libro racconta infatti della collaborazione tra un autore di fumetto – lo stesso Davodeau – e un vignaiolo. Nessuno dei due sa nulla del mestiere dell’altro, così la loro frequentazione lunga un anno diventa un percorso di crescita appassionante e interessante. Per saperne di più, rimandiamo alla nostra recensione, e per leggerne un corposo estratto, ecco la nostra anteprima.
Anubi, di Marco Taddei e Simone Angelini (GRRRz Comic Art Books)
Frutto di un lavoro iniziato nel 2013, Anubi è la prima prova sulla lunga distanza di Marco Taddei e Simone Angelini, coppia di autori che in precedenza s’era fatta notare per le raccolte di racconti Storie brevi e senza pietà e Altre storie brevi e senza pietà, entrambe pubblicate da Bel-Ami Edizioni.
Incentrato sulla bizzarra vita di una versione moderna-contemporanea del Dio-Cane e su un’altrettanto strampalata carrellata di personaggi che gli ruotano attorno (il collega di divinità Horus, Burroughs, il Clown, Travis…), arricchito da un disegno all’apparenza dimesso, ma profondamente funzionale al racconto, Anubi si è affermato come uno dei migliori graphic novel dell’anno. QUI l’anteprima e QUI la nostra recensione firmata da Tonio Troiani.