Dopo la bulimia fumettistica post Napoli Comicon e i primi esodi dalle città verso i bagnasciuga, tutto ci sia aspettava tranne che giugno fosse un mese così ricco di pubblicazioni. Non è stato quindi semplice stilare una lista, ma una volta ristretto il cerchio ci sono stati ben pochi dubbi sui migliori da selezionare. Questo mese, infatti, abbiamo espresso redazionalmente le nostre preferenze quasi all’unanimità. E anche con un pizzico di sorpresa. Perché nella grande offerta di opere tradotte presente nel nostro paese, per noi, a giugno, in classifica ci devono stare ben tre fumetti italiani. Tutti di editori diversi e tutti pensati per target diversi. Gli altri due, invece, rappresentano l’eccellenza della bande dessinée contemporanea.
L’arabo del futuro vol.1, di Riad Sattouf (Rizzoli Lizard)
Il primo di tre tomi de L’arabo del futuro, opera autobiografica di Riad Sattouf, già autore di Pascal Brutal, narra dell’infanzia del piccolo Riad nella Libia di Gheddafi e nella Siria di Hafez al-Assad. Al seguito di un padre, dottore in Storia e ossessionato dalla politica panarabista, Sattouf racconta la sua educazione a contatto con il culto dei dittatori arabi e della dura vita nella provincia siriana. Un romanzo di formazione, best-seller in patria, che diviene riflessione politica e analisi sociologica. Qui un approfondimento, qui un’anteprima.
Blast vol.3, di Manu Larcenet (Coconino Press)
Terzo volume (di quattro) della saga introspettiva di Manu Larcenet. Prosegue il viaggio – con la mente e con il corpo – del goffo e misterioso Polza. Tra ricerca individuale di un personaggio in profonda crisi d’identità e descrizione di un condivisibile male di vivere contemporaneo, il racconto di Larcenet continua a portare il lettore in profondi scenari mistici, mettendo in contrasto la vita quotidiana con scenari naturali avvolgenti ed evocativi.
Blast è una delle opere a fumetti più evocative e intense che si possano leggere oggi; nelle sue pagine, il confine tra follia e vivere ordinario si (con)fonde nei grigi intensi e nei neri drammatici di ogni tavola disegnata magistralmente da Larcenet. Qui la nostra anteprima, per sfogliarne le prime pagine; mentre qui potete leggere un esaustivo articolo dedicato all’opera.
Lilith n. 14, di Luca Enoch (Sergio Bonelli Editore)
Giunta al quattordicesimo volume, la saga temporale di Luca Enoch è ormai indirizzata verso la conclusione, ma, prima di iniziare a tirare le proprie fila, la storia si concede un’ulteriore tappa di passaggio necessaria ad approfondire la caratterizzazione di una Lilith sempre più tormentata e il mondo (o meglio, il tempo) da lei alterato nel corso della serie.
E sarà per l’affascinante ambientazione ucronica della storia (un mondo in cui la Prima guerra mondiale non è stata combattuta e c’è stata un unico grande conflitto globale), per il gusto retro-fantascientifico dei mezzi impiegati dai personaggi o per l’ambiguità morale dei personaggi, costantemente in bilico (basti vedere il romantico contrasto tra la violenza compassionevole di Lilith e il saggio cinismo dello Scuro), ma questo “L’età della catastrofe” fa davvero sperare che la storia di Lilith non si concluda mai. Qui un approfondimento.
Marco Polo, di Marco Tabilio (BeccoGiallo)
Un bel graphic novel per raccontare il lungo viaggio che nel 1271, percorrendo la Via della Seta, portò il veneziano Marco Polo, con suo padre Niccolò e lo zio Matteo, alla corte dell’imperatore cinese Kublai Khan, dove si stabilì per diciassette anni svolgendo la funzione di ambasciatore.
L’autore è Marco Tabilio, che con un tratto semplice, una capacità di narrazione affilata e una costruzione delle tavole particolarmente riuscita, firma una delle più belle sorprese di questo giugno. Qui la nostra anteprima.
La distanza, di Colapesce e Alessandro Baronciani (Bao Publishing)
Siamo in Sicilia. Il protagonista è Nicola, fidanzato a distanza con una ragazza che vive a Londra. Nicola si sta preparando a raggiungerla; prima, però, ha in mente un mini-tour dell’isola, un festival a cui andare e una rimpatriata con gli amici di una vita. A lui, si affiancano (per puro caso) Francesca e Charlotte, i fantasmi dell’estate presente e futura, quella cioè che è e quella che potrebbe essere, e dell’estate passata, quella fatta invece di turiste, notti brave e di ricordi alcolici.
Il cantautore Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo) unisce le forze col fumettista (ma anche musicista) Alessandro Baronciani in un match made in heaven, per raccontare un fumetto on the road, con un disegno luminoso per una storia dolente. Qui la nostra recensione.