Nel corso della sua oltre cinquantennale carriera Robert Crumb ha avuto una moltitudine di volti. Narrativamente parlando, intendo, perché come personalità è semplicemente una delle divinità del fumetto, e anche graficamente si è sempre disegnato nello stesso modo.
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C’è il Crumb del blues, il Crumb delle memorie, quello del perverso funny animal Fritz il gatto, poi c’è la filosofia spicciola e psichedelica di Mister Natural, e poi c’è il Crumb dell’ossessione per il sesso. Per citarne alcuni, visto che il maestro dell’underground, in anzianità, non ha mancato di fare anche una incursione nell’immaginario religioso, con Il libro della Genesi.
Presa per tematiche, l’opera dell’autore è leggibile grazie ad alcune raccolte; anche Italia sono uscite quelle di Mister Natural – intitolato Mr. Natural – e quella dedicata al blues – intitolata Mister Nostalgia (entrambe per Comma22) – mentre più di recente è iniziata la collection completa di Comicon Edizioni, col volume dedicato a Fritz il gatto (QUI un saggio estratto dal volume), preceduto da un primo volume dedicato agli adattamenti letterari (QUI una anteprima).
Per quanto riguarda il Crumb morboso e carnale delle storie dedicate alle donne, ora è reperibile un volume edito da Taschen (cartonato sovraccoperta, a un prezzo accessibile) – e importato direttamente da Logos Edizioni in edizione originale – che serve a raccogliere buona parte delle sue opere incentrate sul sesso, esplicativamente intitolato Sex Obsessions.
Leggi anche: A colazione con Robert Crumb e Gilbert Shelton [Intervista]Il libro contiene sia brevi storie a fumetti (a colori e non), che illustrazioni a pagina intera (sketch o altre più elaborate). Si va da lavori della metà degli anni Ottanta fino ad altri degli inizi dei Duemila. L’espediente dell’ossessione per il sesso, sua e dei suoi personaggi, per Crumb è occasione di raccontarsi come uomo e come artista. Senza alcun pudore, mette a nudo se stesso e la sua mente di fronte al lettore, con una nonchalance tale da far pensare che vari di questi lavori non siano stati realizzati pensando al pubblico, bensì per urgenza personale. La morbosità del racconto – unito alla prorompente fisicità del disegno, fatto di corpi estremamente tondeggianti e proporzioni ignorate a fini metaforici – assume valore psicologico, di irrazionale sfogo.
Che la chiave di lettura sia quella della confessione lo mostrano da subito i titoli. Per citarne alcuni: My Troubles With Women (“I miei problemi con le donne”), con un viaggio a ritroso nella pubertà crumbiana; Shameless Comics (“Fumetti svergognati”), breve serie di sketch di perversioni – e contorsioni – sessuali; The Mighty Power Fems (“Le femmine potentissime”), e le sue nerborute donne lottatrici adorate da un gruppo di nanetti; The Story of My Life (“La storia della mia vita”), con l’autore dentro a una culla, ma anziano, spinto da una ragazzina disinibita; Divine Source of Female Power (“La fonte divina del potere femminile”), col barbuto Mister Natural anche lui alle prese con un donnone; You Can’t Have Them All (“Non puoi averle tutte”), in cui Crumb va in giro per strada a lasciarsi affascinare da qualunque fanciulla.
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I racconti sono ben 67, in un volume cartonato con sovraccoperta di ottima fattura. Per certi versi, si potrebbe dire che si tratta del miglior Crumb che si possa leggere (seppur meno universalmente apprezzabile rispetto al Crumb delle storie sul blues). Un autore nella sua maturità (anche anzianità, in alcuni punti), sia narrativa che grafica; che adatta con efficacia il ragionamento su sé a tematiche di schietta quotidianità o a scenari astratti. Il confessionale sessuale di Crumb non trascende mai il reale, non fa mai filosofia (eccetto quando con la filosofia gioca, con Mister Natural); di modo che, pur rischiando di dare ad alcuni l’impressione di un racconto troppo triviale, ha il pregio di portare la franchezza e la modestia woodyalleniana (e jewish) a un livello sempre estremamente umano, down to heart, che, a differenza dell’opera del regista, difficilmente può prestarsi a onanismo intellettuale da salotto (né sfocia nell’onanismo da pornografia).
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Unico piccolo problema di un volume di indubbio pregio: è in lingua originale. E per certi versi, questo non sarebbe nemmeno un difetto. Sì, perché Crumb sarà anche spesso verboso e capace di scrivere in un linguaggio non standard ma simile al parlato (quindi non sempre di semplice comprensione), però è operazione complessa e delicata adattare le sue parole e il suo lettering tanto che avere davanti le sue tavole così come sono nate non può che essere una gioia.
Sex Obsessions
di Robert Crumb
Taschen, 2015
258 pagine, 19,99€