Come annunciato da tempo, oggi, 20 maggio, David Letterman lascerà la conduzione del suo Late Show, programma televisivo da lui creato nel 1994 dopo i dissidi su chi avrebbe dovuto rimpiazzare Johnny Carson allo storico Tonight Show (ruolo poi andato a Jay Leno). Al suo posto subentrerà Stephen Colbert, la cui nuova versione del format prenderà il via il prossimo 8 settembre. Per omaggiare la carriera del conduttore abbiamo riesumato una sua storica comparsa nell’universo Marvel. Letterman infatti apparvi, nei panni di se stesso – accanto al fedele Paul Shaffer, direttore d’orchestra dello show – su Avengers #239 (gennaio 1984), durante il cosiddetto Assistant Editors’ Month.
Tale evento prevedeva che ogni assistente gestisse la testata come meglio reputava – con la scusa farlocca dei supervisori partiti per il comic-con di San Diego; il progetto dette origine ad ambiziosi esperimenti stilistici (le pagine bianche alla Malevič di Accecato dalla neve, da Alpha Flight #6), insolite incursioni nel tragico (Il ragazzo che collezionava l’Uomo Ragno) o stravaganze come il numero 79 di Star Wars, in cui ci si disperava per l’assenza di film di Guerre stellari dopo Il ritorno dello Jedi. Nel filone di queste bizzarrie editoriali ricadeva proprio la comparsata di Letterman.
La storia si intitolava Notte fonda con i supereroi (Late Night of the Super-Stars with David Letterman, in originale) e fu prodotta dal team creativo Roger Stern-Al Milgrom. L’idea del team-up si deve a Mike Carlin, all’epoca assistente editor di Mark Gruenwald:
«Ero un grande fan dello show, così come anche Roger Stern, che sceneggiava la serie dei Vendicatori. Chiamai l’agente di Letterman e dissero di sì. Fu davvero semplice. Mandammo loro una lettera, la firmarono e noi avevamo soltanto l’obbligo di inserire la dicitura ‘tutti i personaggi presenti sono di proprietà della Marvel Comics, con l’eccezione di David Letterman e Paul Shaffer’.»
Pubblicata in Italia nel luglio 1991 su Capitan America & I Vendicatori n. 24 della Star Comics, la storia fu adattata secondo i riferimenti culturali del nostro paese (lo show di Letterman avrebbe debuttato da noi solo nel 1999), tanto che nella traduzione della copertina, a Letterman viene messa in bocca una famosa frase di Gigi Marzullo. Non a caso, Marco M. Lupoi, nell’introduzione all’albo, descrisse il presentatore come «un incrocio tra Gigi Marzullo, Pippo Baudo e il Gabibbo».
Nella storia, Wonder Man, che sta cercando di sfondare come attore, è invitato al Late Night with David Letterman, con la clausola di portare con sé i Vendicatori. I produttori vorrebbero i pezzi grossi (Cap, Iron Man, Thor), ma questi sono impegnati sulla Costa Ovest, così Simon rimedia Occhio di Falco, la Vedova Nera, Bestia e Pantera Nera. Dopo un breve siparietto (Occhio di Falco è parzialmente sordo e anticipa tutte le domande precompilate di Letterman), lo show viene interrotto da Fabian Stankowicz, nemico di serie Z degli Avengers che vuole farsi un nome sconfiggendoli.
Fabian, ingegnere arricchitosi grazie a una vincita alla lotteria, ha modificato le telecamere e introdotto nello studio congegni che mettono in difficoltà i Vendicatori. Il giovane si siede sulla poltrona degli ospiti per bearsi del suo successo, ma viene messo k.o. da Letterman. Dopo la registrazione della puntata, Wonder Man pregusta il successo della messa in onda – e la conseguente pubblicità che gli produrrà – ma le sue attese sono rovinate dalla trasmissione di un notiziario straordinario.
Letterman sarebbe poi apparso in altre occasioni, all’interno degli albi Marvel, mentre intervista eroi o cattivi (Captain America & The Falcon, Dark Reign: Lethal Legion).
In realtà, Letterman ha avuto l’onore di comparire anche in American Splendor – la serie in cui Harvey Pekar aveva trasposto le proprie apparizioni nello show del comico – e di essere parodiato da Frank Miller ne Il ritorno del Cavaliere Oscuro: nell’opera, Joker è ospite nello show di David Endochrine, un conduttore sardonico che ha le fattezze di Letterman. Endochrine ha invitato come ospite Ruth Westheimer, famosa terapista del sesso dall’accento tedesco che Letterman era solito invitare negli anni Ottanta al suo Late Night, lo show che aveva creato nel 1982.
Letterman non è stata però l’unica celebrità ad aver calcato il palcoscenico dei fumetti. Insieme a lui figurano le più svariate personalità: presidenti e sindaci, Muhammad Ali (nello storico incontro con Superman), Orson Wells, Charles Barkley, l’Ayatollah Khomeini e perfino il rivale di Letterman, Jay Leno. Sempre nel campo della commedia, negli anni Settanta il cast del Saturday Night Live apparì fianco a fianco all’Uomo Ragno. Due membri dello show, Seth Meyers e Bill Hader, lo scrissero pure, un fumetto. Si tratta di The Short Halloween, un’avventura svaccata di Spider-Man disegnata da Kevin Maguire, il cui titolo paròdia Il lungo Halloween batmaniano.