Verso le ore 16.00 del 14 febbraio a Copenaghen, in Danimarca, durante un convegno sull’Islam e la libertà d’espressione, un uomo ha esploso una raffica di colpi d’arma da fuoco. Finn Noergaard, regista di 55 anni, ha perso la vita, mentre tre poliziotti sono rimasti feriti. L’incontro, dal titolo Arte, blasfemia e libertà d’espressione era stato organizzato in ricordo dei caduti dell’attentato alla strage al giornale satirico Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso.
All’evento erano presenti l’ambasciatore francese in Danimarca Francois Zilmeray e il vignettista svedese Lars Vilks, che nel 2007 ritrasse Maometto con il corpo di un cane. Secondo la polizia il bersaglio dell’attentatore sarebbe stato proprio il disegnatore svedese, che a suo tempo aveva già ricevuto pesanti minacce di morte da parte di Al Qaeda. Vilks vive sotto scorta da 8 anni. Sulla sua testa pende una taglia da 100mila dollari.
Il sospettato si è poi dato alla fuga su una macchina rubata.
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L’audio della sparatoria al convegno
Nove ore dopo, l’attentatore è tornato ad aprire il fuoco nei pressi di una Sinagoga, mentre si stava celebrando un Bat mitzvah. Un membro della comunità ebraica locale ha perso la vita riuscendo ad impedire che l’assassino entrasse nel luogo sacro. Altri 2 poliziotti sono rimasti feriti. Di nuovo in fuga, l’attentatore è stato individuato nel quartiere di Norrebro, dove ha ingaggiato una sparatoria con le forze dell’ordine. È morto nello scontro a fuoco.
Il killer è stato identificato come Omar Abdel Hamid El-Hussein. 22enne danese di origini arabe, con precedenti penali e già noto alla polizia. Secondo l’intelligence danese, il bersaglio primario era il vignettista svedese Lars Vilks ed entrambi gli attentati sarebbero stati ispirati dalla strage di Charlie Hebdo.
Ieri, inoltre, sono stati arrestati due persone, presunte complici di Omar el-Hussein.