Per la nostra rubrica Lo scaffale di… è il turno di Claudio Calia, autore del recente Piccolo atlante geografico dei centri sociali, per Becco Giallo e di vari altri graphic novel tra cui, anni fa Caro Babbo Natale. Ecco, di seguito, le sue letture più recenti, che gli abbiamo ‘chiesto di raccontarci.
Una storia di eroi e supereroi, di Sean Howe (Panini Comics)
Un saggio che mi sta avvincendo come un romanzo. La storia di quelli che tutto sommato rimangono i miei autori preferiti, che hanno scritto e disegnato le storie a cui sono più affezionato. E allora che soddisfazione sapere delle serate passate tra Jim Starlin e Steve Gerber a passeggiare sotto effetto di LSD creando nuovi, indimenticabili, mondi. I miti del passato toccano terra e si mostrano in tutto il loro splendore e le loro miserie.
Il vampiro che ride vol. 1 e 2, di Shueiro Maruo (Coconino Press)
Il mio primo Maruo. Freddo, tagliente, incredibilmente morboso e violento. Un David Lynch allucinato e senza inibizioni dopo avere inghiottito un paio di pastiglie fornite da Go Nagai. Era tempo che non mi dedicavo alla lettura di racconti così violenti, soprattutto da quando sono diventato papà le scene di violenza che hanno come soggetti o testimoni dei bambini mi urtano parecchio. Maruo mostra ma non è accondiscendente, la freddezza attraverso il quale è raccontato tutto, i disegni gelidi e precisi, rendono la sensazione di turbamento più interiore, riflessiva, che un semplice disgusto. Se il Giappone è quello che ci racconta non deve essere un bel posto in cui vivere.
H.P. Lovecraft – Da Altrove e altri racconti, di Erik Kriek (Eris Edizioni)
Una delle più convincenti versioni a fumetti di Lovecraft. Giuro, alla vista di Dagon ho avuto quasi un sussulto, non mi era mai capitato. Oltre a Lovecraft, il richiamo è a Weird Tales, alle classiche storie horror statunitensi pre-comics code. Ci vedo decine di tavole, vignette, inquadrature di autori come Jack Davis, Wally Wood, Al Feldstein, Bernie Wrigthson, assorbite e rielaborate con stile, applicando quell’approccio al racconto ad alcuni testi di Lovecraft. Una vera sorpresa.
Spirit World, di Jack Kirby (RW Lion)
Lo si sa da tempo, che Robert Crumb con la cultura psichedelica non c’ha mai avuto davvero a che fare. Quello che sorprende leggendo questo libro è che un autore come Jack Kirby invece sia riuscito a realizzare uno degli albi più psichedelici di sempre! Ci credo che sia durato un solo numero. Storie pazzesche nella loro ingenuità, collage azzardati, il tutto tenuto insieme dall’incontrollabile talento del King. La prova che con il senso del racconto di Kirby anche l’idea più fessa poteva diventare avvincente.