*English translation at the end of the page
Negli scorsi giorni Marvel Comics ha diffuso, attraverso il sito specializzato Comic Book Resources, la variant cover di Spider-Woman #1 disegnata da Milo Manara. Si tratta della prima uscita della nuova serie dedicata alla Donna Ragno, scritta da Dennis Hopeless, disegnata da Greg Land e prevista per la pubblicazione a partire da novembre.
L’illustrazione realizzata dal disegnatore italiano, però, ha suscitato ampie polemiche sulle pagine della stampa americana. Il webmagazine Mary Sue – testata di approfondimento e opinioni sulla cultura pop, da un punto vista femminile – ha criticato la copertina per il suo approccio – definito ‘misogino’ – sottolineando come questa operazione vada in controtendenza con la volontà dichiarata da Marvel Comics di avvicinarsi al pubblico femminile. Altri siti di informazione e opinioni come Blastr, io9 e Vox hanno rilanciato, ritenendo l’immagine “sessualmente esplicita” e non adatta alla rappresentazione di una supereroina. La controversia ha avuto una eco così vasta da diventare rapidamente virale sui social network, ed approdare sulle pagine dei principali magazine e quotidiani di tutto il mondo. Ne hanno parlato, ad esempio: Time, Slate, The Guardian, Corriere della Sera, Daily Mail, Hollywood Reporter, Veja, Telegraph, Elle, Entertainment Weekly, Vos, Perù 21, E!, La Prensa, Le Parisien, Zòcalo Saltillo, TN.
Nella discussione è intervenuto in seguito Tom Brevoort, Vicepresidente incaricato del settore publishing della Marvel, che ha difeso la decisione di pubblicare comunque la copertina, pur riconoscendo la legittimità del dibattito. «Milo Manara lavora come fumettista dal 1969, e quello che fa non è cambiato nel corso di tutto questo tempo,» ha dichiarato Brevoort, quasi a voler sottolineare l’ovvio. «Quindi, dicendo “una copertina di Manara”, guardando l’insieme dei suoi lavori, dovrebbe già essere chiaro che tipo di cosa sta per fare. Dato poi che il personaggio è coperto da capo a piedi ed è accovacciato in una posa da ragno, mi sembra che sfrutti il corpo femminile molto meno di altre opere di Manara che abbiamo pubblicato nei mesi e negli anni passati.»
Sebbene una simile polemica non sia certo la prima, né nella carriera di Manara né nella storia dell’editoria di supereroi, il tema della rappresentazione della donna nel fumetto popolare pare oggi sempre più una questione “sensibile”, come dimostrato anche poche settimane fa proprio dall’annuncio delle nuove serie Marvel con protagonisti noti supereroi in versione femminile. Secondo l’analisi del sito ICv2, una spiegazione ha a che vedere con la trasformazione del pubblico di riferimento:
Questo perché di recente il pubblico femminile è aumentato, ed è cambiato il modo in cui gli editori di fumetti si relazionano a esso. La Marvel, negli ultimi anni, si è dimostrata particolarmente sensibile a tale discorso, provando a diversificare in modo significativo il proprio parco testate, per cui sarà interessante vedere quale sarà la reazione alla pubblicazione di tale copertina.
Da parte nostra, abbiamo raggiunto Milo Manara per proseguire la discussione, e raccogliere la sua opinione.
Come interpreta il dibattito generato dalla sua copertina?
Leggendo su Internet, ho visto che le critiche hanno due motivazioni differenti. Una è il lato erotico e sexy, l’altro è l’errore anatomico. Ora, sull’imperizia nel disegno non so cosa dire. Diciamo che cerco di fare del mio meglio da 40 anni. Nessuno è perfetto, e posso sbagliare; semplicemente, sono un professionista, quindi faccio del mio meglio.
Sul lato erotico, invece, ho trovato la cosa un po’ sorprendente. A parte il fatto che c’è una premessa obbligatoria da fare: mi pare che sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo ci siano cose molto più importanti e gravi di cui occuparsi. I fatti di Ferguson, oppure il dramma di Ebola. Che ci siano persone che se la prendano per cose del genere … A meno che non ci sia, di questi tempi, una ipersensibilità verso immagini più o meno erotiche, dovuta a questo confronto continuo che siamo chiamati a fare con l’Islam. Si sa che la censura del corpo della donna non dovrebbe essere una caratteristica nostra, occidentale. È anche questo che mi sorprende abbastanza.
La principale critica mossa verso quell’immagine – per quanto non nuova, né nel dibattito sui comics né in quello sul suo lavoro – è che rappresenti una donna resa ‘oggetto’ di desiderio sessuale, attraverso una forma e una posa provocanti, poco ‘naturali’.
Quello che ho voluto fare è una ragazza che, dopo avere scalato una parete di un grattacielo, gattona sul tetto. Si ritrova sullo spigolo, e la sua gamba destra ce l’ha ancora giù dal tetto. Perciò anche le critiche anatomiche che sono state fatte, secondo me sono sbagliate: non è che abbia tutte e due le ginocchia sul tetto. Una gamba è ancora giù, e con l’altra sta tirandosi su. Proprio per questo, inoltre, ha poi questa schiena inarcata. Io ho cercato di fare questo.
Dopodiché, non è mica colpa mia se le donne sono fatte così. Io le disegno solamente. Non sono io che le ho fatte così: è un autore molto più “importante”, diciamo, per chi crede … Per gli evoluzionisti tra cui sono io, invece, il corpo delle donne ha assunto questa forma nel corso dei millenni proprio per evitare l’estinzione della specie, insomma. Se le donne fossero fatte esattamente come gli uomini, con la stessa forma, penso che ci saremmo già estinti da un pezzo.
Inoltre, non la considero una delle copertine più erotiche che ho fatto. Mi pare di aver scelto, fra tutte le pose possibili e immaginabili – e la prova è se uno va su Internet, dove mi sono documentato io, a vedere tutte le immagini di Spider-Woman – in fondo quella, anche come inquadratura, meno problematica. Infatti è vista un po’ dall’alto. Non si vede praticamente niente. Si vede solo che ha un culo, disegnato così. Ed è una ragazza con un bel culo, quello sì, dal mio punto di vista.
I supereroi sono così: sono nudi, dipinti di qualche cosa. Superman è nudo dipinto di blu, Spider-Man è nudo rosso e blu, e Spider-Woman è dipinta di rosso. Ma sono cose che fanno parte del “trucco”, diciamo così, che usano gli editori di supereroi per creare queste forme nude – su cui non ci trovo niente di male – senza che però ci sia un’autentica nudità. Se noi li vediamo poi nelle storie, andando oltre la copertina, sono personaggi i cui corpi sono “in vista”.
Oltre alle forme, però, c’è quella posizione. Non la vede come qualcosa di provocante, se non di problematico, in sé?
In realtà è una ragazza che sta gattonando o, meglio, che avanza col passo del giaguaro. Dopo avere scalato la parete del palazzo, sta issandosi sul tetto di questo grattacielo. Io la vedo così. Certo, naturalmente essendo le donne fatte in un certo modo, qualsiasi movimento facciano, se sono nude … E più o meno, le super eroine sono tutte nude. Di queste copertine ne ho fatte diverse. E Spider-Woman non poteva certo essere seduta in poltrona, no? Ma se uno va a vedere su internet tutte le altre immagini del personaggio, ce ne sono molte ben più erotiche che, se solo fossero nude, sarebbero più sguaiate di quella che ho fatto io. Invece, come sappiamo, hanno questa calzamaglia, questa – diciamo – ‘pellicola colorata’ che salva tutte le apparenze.
Il dibattito resta però aperto e di grande attualità. Ad aggiungere un elemento di discussione è stato anche l’intervento del Vicepresidente del settore publishing della Marvel, Tom Brevoort, che ha affermato “Come opera di Manara, è una delle meno ‘sessualizzate’, almeno ai miei occhi. […] mi pare molto meno discutibile [exploitative] di altri lavori di Manara tra quelli che abbiamo pubblicato nei mesi e anni passati. […] Credo che una discussione su come sono rappresentate le donne nel fumetto sia a questo punto importante, e mi pare che stia emergendo nel clima attuale. Anche questo mi pare giusto”. Pare che questa copertina sia arrivata in un momento in cui anche nel fumetto c’è una sensibilità in parte nuova: non si ritengono più accettabili alcuni eccessi nelle rappresentazioni ‘provocanti’ della donna.
Posso capire, naturalmente. Come anche capisco le persone che si sono sentite offese. Ma le capisco nel senso che improvvisamente apro gli occhi, e devo prendere atto che quella che secondo me è un’immagine bella, piacevole, attraente, seducente – che è esattamente il mio scopo, o quello che vorrei raggiungere – per altri è disturbante. Ma questa è una cosa di cui devo prendere atto ogni volta. E per certi versi mi sorprende sempre di più.
Se si va sulle spiagge adesso, si vedono ragazze che hanno costumi striminziti, con cui leggi completamente le forme del loro corpo. Certo, per qualcuno può essere un’immagine che disturba, ma per me no. Anzi, mi dispiace, ma il mio scopo – quando mi chiedono un disegno – è cercare di comunicare serenità, oltre che seduzione.
Quel che ha colpito commentatori o autori – per esempio Dan Slott – è che si sia sollevato tanto stupore su un lavoro perfettamente nel solco della sua tradizione, ormai nota. Qualcun altro si è invece chiesto come mai tutto ciò sia accaduto con un suo disegno e non con altri, suggerendo come nel suo tocco ci sia una carica grafica che, nel bene o nel male, rende forse più forte l’impatto erotico dei suoi corpi.
Se fosse così sarebbe un grosso complimento. Io tendo a credere che magari fossi già nel mirino di certi commentatori o blogger che hanno approfittato dell’occasione, magari neanche la più convincente, per sollevare un problema del genere. Capisco le polemiche sul fatto che l’uso del corpo delle donne sia una questione delicata. E sono d’accordissimo sul fatto che il corpo femminile non dovrebbe essere usato in pubblicità, per esempio, per … vendere del silicone sigillante. La cosa su cui non sono d’accordo non è tanto il fatto che queste immagini siano erotiche, ma il fatto che siano banali. Sono capaci tutti di abbinare un prodotto qualsiasi a un’immagine bellissima: è chiaro che trasferisci sul tuo prodotto la bellezza di quell’immagine. Un trucco talmente banale che lo trovo stucchevole. Ma se invece si tratta di disegnare un personaggio con una calzamaglia rossa, che di mestiere fa quella che sale i grattacieli, non vedo scandalo nel fatto del disegnarla possibilmente anche seducente. Perché immagino che lo sia.
Non so se questo personaggio diventerà anche un film, ma se lo diventasse credo avrebbero i loro bei problemi a fargli fare quello che fa Spider-Man: inquadrarlo nelle stesse peripezie e performance atletiche eccetera, senza che diventi seducente? Essendo interpretata da un’attrice dotata di culo, è chiaro che il culo si vedrà. Ricordo che, essendo la calzamaglia diciamo “dipinta addosso” … Ho anche notato che qualche sito dice che più che una tuta, nel mio disegno, è un body painting. È vero. Certo che è così. Ma perché è così in tutti i fumetti di supereroi: queste calzamaglie sono dipinte addosso. Non vedi una piega, una grinza. Leggi perfettamente i muscoli.
Non sono poi tanto convinto, poi, dall’ultima parte della polemica. Cioè chi accusa la Marvel di essere stata improvvida nel tentare di catturare del pubblico femminile mettendo una copertina di quel genere, e chiedendola a me che, si sa, avrei un pubblico maschile. Questo lo contesto totalmente. Il mio pubblico è almeno al 50% femminile. Lo so di preciso perché quando vado ai festival, e vedo la coda di chi si mette in fila per farsi firmare i libri, sono di più le donne degli uomini. Quindi contesto che la celebrazione di un corpo femminile interessi solo ai maschi: non credo proprio.
Ah, c’è anche chi insinua sia tutta una polemica montata. E dire che io non ne sapevo niente, finché non me l’hanno segnalata. Casomai, dal mio punto di vista, devo fare i complimenti alla Marvel: hanno mostrato rispetto per un disegno che potrà anche essere orribile, ma di cui nessuno mi ha chiesto alcun tipo di cambiamento. Secondo me non era peggio di altre o più scandalosa di altre. E di fronte a un’immagine di seduzione io provo gioia, non repulsione
L’autore della copertina regolare, Greg Land, è stato ricordato che sia noto per usare talvolta foto di attrici porno per costruire le sue pose.
Non lo sapevo. Stimo molto Land come disegnatore. Vedo che è uno dei più realistici, e supponevo che avesse delle modelle, ma che ricalcasse foto del genere non sapevo. A meno che non sia una malignità priva di fondamento? Mi piace perché ha una certa potenza evocativa, a volte forte, impressionante, quindi è tra quelli che mi piacciono. Ho visto, fra l’altro, che hanno dato lezioni di anatomia anche a lui. Non si finisce mai di imparare.
E comunque ci tengo dirlo: l’ultima cosa che voglio è épater les bourgeois, o scandalizzare qualcuno. Voglio solo fare della seduzione qualcosa che offra cinque minuti di relax. Tutto lì. Il motivo per cui ho accettato di fare alcune copertine per la Marvel quando me lo hanno chiesto, è perché pensavo che in qualche sperduta fattoria del Maine o dell’Oregon ci fosse qualcuno che avrebbe letto questi fumetti, magari dicendo “ah, che bella ragazza”. Tutto lì. Mi sentirei più che appagato se succedesse una cosa del genere. Ma non credo che un disegno come quello della copertina di Spider-Woman possa avere conseguenze masturbatorie. Non mi pare; dev’essere seducente, e io faccio il possibile perché lo sia. Come ho detto: l’inquadratura che ho scelto – non l’ho inquadrata da dietro, da sotto eccetera – è dall’alto. E dall’alto vedi la sinuosità della schiena e queste due natiche. Ma non è che vedi chissà che.
Mi verrebbe da chiudere tornando all’inizio: credo ci siano cose di cui preoccuparsi di più. se volete, però, un’ultima cosa. A oggi non ho ancora sentito quelli della Marvel (in questi giorni ci sono alcune difficoltà di comunicazione, ma penso di sentirli fra poco, in settimana). Ma mi pare che questa copertina non sia ancora stata pubblicata. Questo per dire che può anche darsi che la Marvel, vedendo queste polemiche, receda e non la pubblichi. Chissà, magari stiamo parlando del nulla: Marvel decide di non pubblicarla e buonanotte al secchio. In un altro caso, giusto per completezza, ricordo che mi chiesero di allargare un pochino il costume di una di quelle copertine. Quindi in genere, se non sono d’accordo, me lo dicono. E io concordo: siccome la responsabilità è loro, è giusto che si cautelino come credono. Ne sanno di più, il mercato è quello americano, eccetera. Peraltro questa l’ho consegnata 3-4 mesi fa. Era e resta solo una celebrazione del corpo, senza alcuna strumentalizzazione. Capirei se fossero ragazze vere, obbligate a fare cose che non vogliono fare, e a scopo commerciale. Ma sono dei disegni, santa pazienza.
*English version:
How do you interpret the debate generated by your cover?
Browsing on the internet, I have seen that criticisms have two different directions. One points out to the sexy and erotic side; the other to some anatomical mistakes. About the incompetence in the drawing … I don’t know what to say. I just try to do my best, since 40 years to date. Nobody is perfect, and I may be wrong; simply, I’m a professional, so I do my best.
On the erotic side, instead, I found it pretty surprising. That said, I should like to add a premise: it seems to me that both in the United States and around the world, there are things much more important and serious to worry about. What’s happened in Ferguson, or Ebola’s dramatic rise, for example. The fact that some people take this so seriously … Unless the point is that, in these days, a sort of hypersensitivity to erotic images is spreading, maybe due to the ongoing discussions we are facing related to Islam. We know that censorship on woman’s body should not be a Western trait. That too, is quite surprising to me.
The main criticism to such image – although not new, nor in the general debate about comics nor in the debate about your work – is that it represents a woman as an ‘object’ of sexual desire, through a provocative shape and posture, very loosely ‘natural‘.
What I wanted to do is a girl who, after climbing the wall of a skyscraper, is crawling on the roof. She finds herself on the edge, and his right leg still has it off the roof. So the anatomical criticism that were made, I think they’re wrong: she doesn’t have both knees on the roof. One leg is still down, and the other is pulling up. Precisely for this reason, also, then her back is arched. I’ve tried to do such.
That said, it’s not my fault if women are like that. I just draws them. It’s not me that I’ve done so: the author – let’s just say – is a much more “important” one, for those who have faith … On the other hand, for evolutionists (including me), women’s bodies have taken this form over the millennia in order to avoid the extinction, in fact. If women were made exactly as men, with the same shape, I think we would have already been extinct for a long time.
Also, I do not consider that as one of the most erotic covers I’ve ever done. I think I have chosen, out of all the poses imaginable (and the proof is if you go on the Internet, where I dug for documentation, looking at all the Spider-Woman images), one of the less problematic shots or viewpoints. Indeed, she is viewed a bit from above. You don’t see hardly … anything. We just see that she has an ass, drawn like this. And she’s a girl with a nice ass, yes, from my point of view.
Superheroes are like that: they are naked, some sort of painted. Superman is naked painted in blue, Spider-Man is naked in red and blue, and Spider-Woman is painted red. But these are sort of elements part of the “trick”, so to speak, that publishers use to create these nude figures – on which I don’t find anything wrong. But there is no real nudity. If we look at them later in the inside stories, going beyond the cover, these are characters whose bodies are “in view”.
But in addition to shape issue, however, there is her ‘position’. Do you not see it as something provocative, if not problematic, in itself?
It’s actually a girl who is crawling, or rather, advancing at the pasture low [in italian: “al passo del giaguaro”]. After climbing the wall of the building, she is pulling himself on the roof of the building. I see it that way. Sure, of course, since women are created in a certain way, any movement they do, if they are nude … And more or less, you know, super heroines are all naked. I’ve done a bunch of these covers in the past. And Spider-Woman could not be someone just sitting in a chair, isn’t she? But if one goes on the internet to see all the other images of the character, there are many far more erotic: if only they were naked, they would be more coarse than what I did. Instead, as we know, they wear this leotard, this – let’s say – ‘colored film’ that keep up all appearances.
The debate remains open, however, and very timely. Adding elements to the discussion, Tom Brevoort, Vice president of publishing at Marvel, said “It’s, for a Manara piece, one of the less sexualized ones, at least to my eye. […] it seems far less exploitative to me than other Manara pieces we’ve run in previous months and years. […] I think a conversation about how women are depicted in comics is relevant at this point, and definitely seems to be bubbling up from the zeitgeist.” It seems that this cover has come at a time when even within comics culture there is some sort of a newer sensitivity: many are less inclined to accept some excesses around ‘provocative’ representations of women.
I can understand, of course. As I also understand people who have felt offended. But I understand them in the sense that it suddenly open my eyes, and I have to acknowledge that what I think is a beautiful picture, nice, attractive, seductive – that is exactly my purpose, or what I want to achieve – for some others is disturbing. But this is something that I have to consider every time. And in some ways, I am more and more surprised.
If you go on a beach now, you will see girls who have skimpy swimwear, which allows you to fully ‘read’ the shapes of their bodies. Of course, for someone it can be a disturbing image, but not for me. In fact, I’m sorry, but my aim – when I am asked for a drawing – is trying to communicate serenity, as well as seduction.
What has struck some commentators and writers – Dan Slott for example – is that we have raised so much amazement on a job perfectly in synch with your extensive career, which is known to everyone. Others have instead asked why all this has happened with one of your drawings and not others, suggesting how in your touch there is a graphic load that, for better or worse, makes the strongest erotic impact of the bodies you draw.
If that were so, it would be a great compliment. I tend to believe that maybe I was already in the crosshairs of some commentators or bloggers who have seized the opportunity, even though it wasn’t the most convincing one, to raise such a problem. I understand the controversy over the fact that the use of women bodies is a sensitive issue. And I couldn’t agree more on the fact that the female body should not be used in advertising, for example, to sell … silicone sealant. The thing that I do not agree is not so much the fact that these images are erotic, but the fact that they are banal. Everyone is capable of assign a beautiful image to any product: it is clear that you transfer to your product the beauty of that image. A trick so trivial that I find cloying. But when it comes to draw a character in red tights, whose line of work is skyscraper crawling, I see no scandal in the fact of drawing her in a seductive way. Because I imagine that’s how she is.
I don’t know if this character will also become a movie, but if it does, I think they would have their sweet problems to make her do what Spider-Man does (frame her in the same vicissitudes and athletic performance and so on) without her becoming seductive. If she’s played by an actress endowed with an ass, it is clear that her ass will be seen. I’m reminded that her tights are “painted on” … I also noticed that some website says that more than a suit, what you see in my drawing, it’s body painting. It’s true. Sure it is. But because it is so in all the superhero comics: These tights are painted on them. You don’t see a crease, a wrinkle. You read the muscles perfectly.
I’m not so convinced, though, by the last part of the controversy. That is, those who accuse Marvel that while trying to take a stab at capturing the female audience, by using a cover of that kind, they’re commissioning it to me, an artist who, you know, has a male audience. I totally reject this. My audience is at least 50% female. I know it for a fact because when I go to festivals, and I see the queue of those who put themselves in line to get signed books, there are more women than men. Therefore, I also reject the notion that the celebration of the female body interests only to males: I do not think so.
Ah, there’s also those who insinuate the whole controversy is manufactured on purpose. I can only say I did not know anything until I was informed about it. If anything, from my point of view, I have to congratulate Marvel, who showed respect for a drawing that, as horrible as it might be, no one asked me to do any kind of change. I do not think it was worse than others, or more scandalous than others. And in front of an image of seduction I feel joy, not repulsion.
The author of the regular cover, Greg Land, it’s been noted that he is known to sometimes use photos of porn actresses to draw poses in his comics.
I wasn’t aware of that. I respect very much Land as a draftsman. I see that he is one of the most realistic, and I assumed that he used models, but that he traced pictures of that kind, that I did not know. Unless it’s not just unsubstantiated slander? I like his art because it has a certain evocative power, sometimes strong, impressive, so he’s among the ones I like. I have seen, anyhow, that some have given anatomy lessons to him too. You never stop learning.
And anyway, I have to say this: the last thing I want is “épater les bourgeois” (shock the bourgeoisie), or offend someone. I just want to make something seductive that provides five minutes of relaxation. It’s all there is. The reason why I agreed to do some covers for Marvel when they asked me is because I think that in some remote farm in Maine or Oregon there was anyone who would read these comics, perhaps saying “ah, what a beautiful girl “. It’s all there is. I’d be more than satisfied if such a thing were to happen. But I do not think a design like the one on the cover of Spider-Woman could have masturbatory consequences. I don’t think so; it must be seductive, and I’ll do my best for it to be that way. As I said, the perspective that I chose – I have not framed her from behind, from beneath, etc. – is from above. And from height you see her sinuous back and you see her two buttocks. But it is not what you see, it’s what you know.
I’m tempted to circle back to the beginning: I think there are other things to worry about. but if you please, however, one last thing. To date I have not heard from Marvel (these days there are some communication difficulties, but I think I’ll hear from them soon, next week). But it seems to me that this cover has not yet been published. This is to say that it may well be that Marvel, seeing these controversies, withdraws it and does not publish it. Who knows, maybe we are talking about nothing: Marvel decides not to publish it so then it’s “goodnight to the bucket” (Italian expression that means “and then we’re screwed”). In any event, just for completeness, I remember that they asked me to enlarge a little bit the costume of one of those covers. So in general, if they have any objections, they tell me. And I concur: since the responsibility is theirs, it is their right to be cautios. Furthermore, it’s the American market, so whatever… Also, I was given this assignment 3-4 months ago. It was and remains only a celebration of the body, without any manipulation. I’d understand if they were real girls, forced to do things they do not want to do, for commercial purposes. But it’s just drawings, santa pazienza (holy patience).”